Quando la precarietà dipende dai santi in paradiso

Copio una mail ticevuta da una compagna nella quale si descrive la situazione che ha come oggetto la stabilizzazione di alcune insegnanti precarie. Come potete leggere sembra che in Italia la questione vale solo se sei un insegnante di religione. Ma come mai?
L'altra domanda è: come si comporteranno i laici del PD? Ed i fustigatori della morale dell'IDV?



Insegnanti di religione assunte nelle scuole materne comunali: un pateracchio all'italiana

Nonostante le voci di dissenso delle settimane scorse da parte di diversi soggetti sociali e politici (Coordinamento Nidi e Materne, COOGEN, Consulta Torinese per la laicità delle Istituzioni, Rete Deportatimaipiu, Cobas, consiglieri comunali di Prc e Sinistra Democratica), la Giunta e i
sindacati hanno siglato un accordo per fare un concorso che stabilizzerà 31 insegnanti di religione delle scuole materne di Torino nella figura di insegnanti di Attività Integrative o di sostegno.
Le pressioni della Curia, della Cisl e dei consiglieri teodem sono dunque state più forti e si è trovato "l'inghippo" per consentire le assunzioni.

L'assessore Borgogno e i sindacalisti Cgil affermano di aver almeno ottenuto l'assicurazione di un altro concorso da farsi nel 2010 per stabilizzare un numero ancora imprecisato di insegnanti
precarie di nidi e materne. Sembra anche che nel concorso "dedicato" possano forse rientrare 4 o 5 persone che non sono insegnanti di religione.
Ma ciò non toglie che sia stato fatto un gran pateracchio all'italiana, all'insegna dell'integralismo cattolico.
Quanto questo possa costituire un precedente a livello italiano non so valutarlo, ma il fatto è che a Milano, patria della Moratti, si sono scandalizzati tutti perchè in 175 materne comunali sono salite da 20 a 46 le insegnanti di religione a tempo determinato indicate dalla Curia (e pagate dall'Assessorato ai servizi sociali). Torino è molto più avanti: non solo da anni ha 31 insegnanti di religione, ma adesso le assume anche a tempo indeterminato.

Il provvedimento sarà ratificato dalla Giunta di martedì mattina.

Di seguito il comunicato che abbiamo inviato oggi ai giornali.
Abbiamo presentato una interpellanza con Sinistra Democratica, che sarà discussa il prossimo lunedì.


Saluti cari
Terry Silvestrini







Pateracchio all'italiana:
la Curia diventa l'Ufficio di Collocamento del Comune e l'insegnamento della religione diventa una Attività Integrativa


L'Intesa tra Repubblica Italiana e Vaticano del 1985 e la successiva legge del 2003 prevedono che nelle scuole materne l'insegnamento della religione possa essere affidato a insegnanti di classe o di sezione disposte/i a svolgerlo e riconosciute/i idonee/i dalla autorità ecclesiastica. In subordine questo insegnamento può essere affidato a docenti esterne/i indicate/i dall'ordinario diocesano e dotate/i della qualificazione prevista.

Ma al Comune di Torino l'insegnamento della religione nelle materne risulta affidato da anni a docenti esterne, sulla sola base dell'indicazione della Curia. Non c'erano insegnanti di ruolo disposte/i a svolgere questo insegnamento?
E' stata fatta la "ricerca di professionalità interna" prevista dalla legge? Quali sono le necessità di docenti di religione nelle materne comunali? Non si sa: forse lo scopriremo a seguito dell'interpellanza che abbiamo presentato. Quello che si sa è che negli anni si è creato un gruppo di 31 precarie che hanno insegnato religione nelle materne maturando un'"anzianità" di oltre 36 mesi che ora viene fatta valere dalla Cisl e dai politici teodem del Pd come un "diritto" per l'inserimento in ruolo con un concorso ad hoc, nonostante una sentenza contraria del TAR del 2008.

Siamo in Italia: non vengono rispettate neppure le Intese fra Stato e Chiesa, pur di accontentare quella o quell'altra lobby che fanno capo a cordate politiche in vista delle campagne elettorali.

Le 31 docenti precarie diventeranno dunque insegnanti di ruolo di Attività Integrative, dato che non hanno i titoli per entrare di ruolo nei profili di Istruttore pedagogico previsto per le scuole materne, ma soprattutto non dispongono dell'abilitazione all'insegnamento. Se risultassero in soprannumero andranno a coprire i posti di insegnante di sostegno all'handicap, che, come noto, sono carenti, ma per i quali non hanno la qualifica.

In sostanza un pateracchio all'italiana: fatta la legge trovato l'inganno, furbizia e arbitrio alla faccia della "governance", dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità con cui la Giunta comunale di centro sinistra scimmiotta Brunetta quando le conviene e lo smentisce quando le pare.

Per condire il tutto di italianità verace, se ne fa una strumentalizzazione politico-confessionale: il catechismo viene brandito come un trofeo politico "di parte", l'insegnamento della religione diventa legittimazione ad aggirare le regole e la Curia diventa l'Ufficio di Collocamento del Comune. "Una parte", quella "cattolica", "canta vittoria" per essere riuscita a far fessi gli altri: complimenti!

Tutto ciò, mentre i "tagli" di bilancio e il patto di stabilità "obbligano" il Comune a ridurre il personale di oltre 1300 unità, a gestire i nidi e le materne attraverso folte schiere di precari/e che non hanno santi in Paradiso, a stipulare fantasiosi contratti atipici nelle Fondazioni culturali, a introdurre cooperative che "costano meno" nelle partecipate comunali mettendo in mobilità i lavoratori dipendenti, a ridurre all'osso i cantieri di lavoro, a distribuire come elemosine le borse lavoro, a respingere le richieste di sussidio economico delle/i cittadine/i disoccupate/i che si
rivolgono ai Servizi sociali, a ridurre i soggiorni estivi dei disabili, ecc., ecc.



Nella crisi globale, la Torino "always on the move" è tornata al Medioevo, alla lotta tra guelfi e ghibellini: si negano diritti, si creano privilegi e si salvi chi può.

E' questo il Governo della Città? Rifondazione non ci sta!



Maria Teresa
Silvestrini e Luca Cassano

Gruppo Comunale di Rifondazione




Giulia Bertelli
Responsabile Provinciale Scuola Rifondazione Comunista

Commenti

KorvoRosso ha detto…
prova
korvorosso
Anonimo ha detto…
Ciao Mario,
insegnanti inserite di fatto dalla curia? Via! Mi pare assurdo! Sarebbe come se - per esempio - una casa dello studente di una università statale, costruita con soldi pubblici, venisse affidata in gestione alla curia.
Sarebbe da matti, vero?

Beh, prova a leggere qui:
http://www.uduaq.org/07/

E' la storia della Regione Lombardia che "aiuta" i poveri aquilani a ricostruire la casa dello studente crollata guarda caso costruendola su terreno agricolo della curia (decuplicandone il valore), e per compensare questo "sacrificio" affida appunto alla curia de L'Aquila la gestione.
Per senso di carità cristiana non mi sono andato a cercare le reazioni del PD locale.
Saluti dalla famiglia
Carlo

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