Quelli che nella vita incontri
Nella vita capita d'incontrare un sacco di gente. Quelli che alla fine ricordi sono i tizi che ti hanno colpito per qualcosa (in positivo o negativo) ed i pochi con cui hai diviso l'amicizia.
Tra i primi e tra questi quelli che negli ultimi anni mi hanno, in qualche modo, "impressionato" c'è una serie di soggetti virtuali incontrati a vario titolo ed in diverse occasioni su questo blog, andandoli a trovare a "casa" loro ed infine in quel luogo mitico della "sinistra" che si chiama Kilombo.
Qualcuno dirà: "Che palle!! di nuovo con 'sto Kilombo?"
Ebbene si, di nuovo.
Ora, c'è un tizio che un giorno insieme a degli amichetti ed amichette di merenda ebbe la meravigliosa idea di aprire un luogo (il Kilombo) pensando così di fare cosa buona e giusta e di arricchire con quell'iniziativa le piazze di dibattito in cui far convergere le diverse anime della sinistra.
Era l'epoca antecedente al mitico governo Prodi (l'amico dei banchieri).
Sono un paio di secoli che la sinistra si divide e litiga quasi su tutto (qui da noi), non ci sono riusciti personaggi mitologici ad unire le diverse anime figuratevi se lo poteva fare una piazzetta della minchia come quel contenitore.
Per di più con una carta che doveva sancire le "regole" con cui frequentare lo spiazzo.
Insomma un condominio con un bel regolamento da condominio con robe molto generiche e contorte tipo "non disturbate dalle 14 alle 16". Una roba scritta da avvocati e con lo spirito di rompere i coglioni senza specificare bene cosa con quello si intende. Sapete, una di quelle pippe che viene interpretata in mille modi diversi e che fornisce l'occasione per fondare emerite scuole di pensiero.
Non starò a ripercorrere tutte le fasi degli scazzi.
C'è, però e tanto per dare un'idea dell'ambiente, qualche episodio illuminante di come, stancamente, la vicenda si è protratta negli anni.
Si iniziò rompendo le palle a militante autonomo perché aveva osato esporre una bandiera dei sionisti israeliani con una croce uncinata. Sia mai.
Continuò la storia con un premio dato, in senso di amicizia per la pace tra i popoli, anche ai Kilombari (che per la cosa fecero anche un referendum, accettarlo o no?) sponsorizzato da una tizia che diceva di rappresentare (più o meno) l'opinione ed il voto di 2000 musulmani aderenti all'iniziativa.
Scoprimmo in seguito che il premio era taroccato e che dei duemila (2000) musulmani rimanevano giusto i parenti stretti e qualche amico.
E pensare che per questa roba si scrissero migliaia di post tutti BELLISSIMI e con una serie di argomenti che neanche la corte costituzionale si sogna quando vuole prendere a sberle il Berlusca.
Si arrivò anche a chiedere conto di ciò che esattamente si intendeva dire con quello che si era scritto nel post perché non si capiva bene e se non si capiva bene e veniva male interpretato poteva anche essere censurato perché, sai, il proprietario del dominio può anche essere denunciato e lui si caga negli slip per questo (il rivoluzionario dei bambascioni).
Si passò attraverso una guerra sfibrante in cui volente o nolente ti dovevi schierare. Salvo scoprire che la tizia che l'aveva scatenata è una che di mestiere (e con il culo coperto da amicizie altolocate) se la prende con mezzo mondo e che grazie a questo sport ha riempito le colonne dei giornali di mezza Italia. E già perché denunciare, una roba da onorevole, è qualcosa che mica tutti si possono permettere. Hai bisogno di soldi, tempo e voglia. Roba da borghesi insomma e se hai il problema della sopravvivenza figurati se puoi permettertelo.
Pensate che, i democratici kilombari che in massa parteciparono alla manifestazione sulla libertà d'informazione, sono riusciti pure a falsificare le elezioni per eleggere i redattori (si avete capito bene hanno inventato i voti) e che quei redattori eletti invece che rassegnare le dimissioni hanno pure magnificato la loro elezione con mirabolanti post sull'argomento. Prima di allora si è scoperto che hanno taroccato un paio di referendum, tanto per non farsi mancare nulla. Adesso in redazione c'è uno che ha superato la quarantina e si fa fotografare con il fazzoletto sul viso, che (rigorosamente per senso femminista) esibisce sul suo blog una guerrigliera modello Barbie con un mitra tra le cosce. Si, lui è quello che ha preso metà dei voti falsi. E controlla gli altri.
In tutto questo una serie di personaggi per me sono mitici. Uno per la sua coerenza ed al quale riservo l'onore delle armi (non farò il suo nome perché non mi frega un cazzo continuare oltre la polemica). Il tipo per un po' di tempo ha esibito sul suo blog il mio nome (Mario) e l'iniziale del mio cognome (P) associandomi ai suoi "persecutori" (i famosissimi troll che è una roba che fanno tutti ma che quando la fanno a te ti incazzi come una bestia e frigni solidarietà). Un cuor di leone che probabilmente ha avuto come consiglio, dal sindacato dei pensionati, il fatto di non scrivere per intero nome e cognome che non si sa mai nella vita che quello ti denuncia.
Lo stesso tizio per un po' ha soggiornato in redazione, dimettendosi la prima volta e mettendoci le radici la seconda con l'obiettivo di monitorare solo quello che scrivevo io e qualche altro "resistente" e censurarlo. Il genio, mentre Guerrillaradio si beccava un pò di bombe sioniste in quel luogo ameno chiamato Gaza, arrivò anche a censurargli un post sempre perché esponeva la bandiera israeliana con la croce uncinata. E sia mai 2. Adesso è di nuovo lì che scorrazza in Kilombo scrivendo di "tolleranza" e di palestra della sinistra. Ma dai!!!!
L'altro personaggio è il mitico "padrone" a questo vorrei dedicare un solo pensiero. Prima di farlo immaginate uno che con voi ordisce una trama guerrigliera, che condivide tutto di quello e che con voi prende la bisaccia e la borraccia, si mette la bandana che portava al mare, impugna il mitra,si infila gli scarponi e poi vi segue in montagna. Ecco guardatelo mentre impugna il mitra e vi spara alle spalle, non vi becca e mentre vi voltate per capire da dove arrivano i colpi lui guarda in alto ed indica una parte della collina in cui non si vede anima viva. Riprendete il cammino e questa volta non sbaglia il colpo. Vi becca proprio alle spalle. Ecco, a quest'uomo coraggioso vorrei dedicare un solo epitaffio : VAFFANCULO.
Chiudiamo chiarendo che da quel luogo siamo usciti per sempre. Se uno vuole anime candide a cui accompagnarsi, in lotta contro le ingiustizie del mondo forse è meglio che frequenti qualche camposanto o che emigri in altre latitudini. Questi sono merda e basta.
Commenti
il piu bel post su quel cesso che sia mai stato scritto.
Cmq: è storia della sinistra anche (e, direi per la sua sopravvivenza, soprattutto) che molti compagni abbiano sparato alle spalle, proprio sulla barricata. Onore al colonnello Durruti, per esempio
(lo so che associare il col durruti a ste merde è una bestemmia. E' l'ultima volta, giuro :-)
eccellente.
:-)