Riformisti dal cuore tenero

"Tito Boeri 13.09.2005
Le politiche dell'immigrazione degli stati dell'Unione Europea stanno diventando sempre più restrittive per i lavoratori poco qualificati, mentre i diversi paesi competono tra di loro nel cercare di attrarre dall'estero lavoratori più istruiti. Da noi, invece, prevale un atteggiamento restrittivo su tutti i fronti. E nel dibattito pre-elettorale si continua a pensare che si possa gestire la politica dell'immigrazione a livello nazionale, ignorando ciò che avviene altrove."

Queste cose Tito Boeri le ha scritte nel 2005. In sostanza per lui se c'è una ragione per applicare politiche restrittive nei confronti dell'immigrazione questa dovrebbe focalizzarsi sugli "straccioni", quelli dequalificati e non in grado di esibire una laurea in economia e commercio.
Insomma uno dal cuore tenero. Magari la questione della "coscienza" la risolviamo con un po' di adozioni a distanza e la raccolta di abiti usati.

A questo si contrappone il fronte di quanti, molto semplicemente, li vorrebbero tenere a casa loro. Indistintamente.Tra questi ho scoperto un sacco di gente che combatte l'imperialismo.
Categoria mai molto in voga come in questo periodo, però talmente evanescente che alla fine ti fa perdere di vista quello che concretamente ti si muove sotto gli occhi.
Che dire?
Dico che il fronte dei reazionari a vario titolo è molto ampio. Le ragioni sono le più diverse ma, sotto sotto, quello che si intravede è solo la necessità di mantenere un privilegio di casta.
In più questi signori hanno l'ambizione di far quadrare il cerchio. In sostanza, una volta tenuta ferma la marea umana facciamo sì che i nostri baldi imprenditori non provino per nulla a delocalizzare, così risolviamo anche la questione della disoccupazione ed i salari crescono.

A me sfugge il motivo per il quale un tizio, che viene preso a calci nel culo e sfruttato, dovrebbe essere un mio nemico piuttosto che uno con cui allearmi e rovesciare questo sistema. Ma forse sono un uomo semplice e poco complicato.

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