Bersani e il 1° Maggio

Bocchino piace tanto alla "sinistra-centro" istituzionale per le cose che dice insieme al suo capo, questa una delle ultime dichiarazioni.

"Bocchino sfida la maggioranza del partito: "La crisi impone di rivedere la linea economica. Bisogna allungare di due anni l'età pensionabile"

L'altra sera Bersani si è incazzato perché qualcuno gli ha fatto presente che lui e le amebe del suo partito con la classe operaia non c'entrano una cippa.

Dice che il PD è un partito con la schiena dritta. Non si è accorto che i lavoratori la schiena dritta ce l'hanno da un pezzo grazie alle politiche di sinistra sul lavoro dei suoi sodali. Un bel bastone ficcato su per il culo.

E' per questo che non finiremo mai di ringraziarli per la legge Treu, per quello che pensa Ichino e per come qualcuno ha operato svendendo pezzi dello stato a quattro amici (dalla Telecom alle concessioni autostradali).

Intanto Chiamparino lascia aperti i negozi al 1° Maggio e lo stesso fa il sindaco di Firenze. La sinistra che avanza ha questi volti e rappresenta interessi molto evidenti che non sono proprio gli stessi di noialtri.

Se questa è la sinistra e le   cose che pensa le stesse di Bocchino, Fini e Montezemolo(senza dimenticare i palazzinari amici loro) ci si chiede perché faccia finta d'incazzarsi il Bersani.

Il Pd è il partito dei notai, degli avvocati e dei liberi professionisti. Ha un operaio con la faccia bruciacchiata in parlamento, ma che nessuno sente più, giusto per rifarsi un pò l'immagine.

Prende ordini da confindustria, arruola figli di padroni alla Colannino tanto per non farsi mancare nulla e discute di leggi sul lavoro mandando gente che siede nei consigli di amministrazione di aziende come Indesit.

Però hanno la schiena dritta, il portafoglio pieno e con la faccia da culo ci dicono che loro stanno con "quella gente lì" quando quella gente lì si arrampica sui tetti o si barrica su un'isola.

Pensano che rappresentarli significa far coincidere gli interessi di Agnelli con quelli di Cipputi. Con questo mantra degno di Mussolini ci hanno accompagnati fin qui. Toccherà prendere a calci nel culo anche loro.