Come riscrivere la storia

La Gelmini si farà un giro da queste parti per avere consigli, prossimamente.


Il Texas ha approvato controverse modifiche ai libri di testo destinati alle scuole elementari che avranno l’effetto di riscrivere la storia con un angolo visuale nettamente conservatore. Il “capitalismo” sarà chiamato “libera iniziativa”, la “tratta degli schiavi” diventerà il “commercio triangolare sull’Atlantico”
mentre sarà sottolineata l’importanza del “diritto di portare armi”. I nuovi libri di testo esalteranno l’importanza dell’ organizzazione cristiana della “Maggioranza Morale” e della lobby delle armi National Rifle Association (Nra) nella società americana.
Al contrario sarà messa la sordina al ruolo del terzo presidente Usa Thomas Jefferson nella storia del mondo e dell’America perché il principale autore della Dichiarazione d’Indipendenza fu uno dei grandi sostenitori della separazione tra Stato e Chiesa, un principio non in linea con la visione del mondo dei conservatori texani.
Le modifiche sono state approvate per 9 voti a 5 dal Board of Education texano. Ma l’influenza del Texas, che ha cinque milioni di scolari, si estende oltre i confini dello stato perché i suoi libri di testo sono usati anche da numerosi altri stati con popolazione scolastica più ridotta.
fonte:
http://www.blitzquotidiano.it/politica-mondiale/texas-libri-scuola-riscrivono-storia-schiavi-atlantico-388338/

Commenti

faustpatrone ha detto…
E sai che scandalo, Mario.

Noi è dal '45 che abbiamo libri di storia riscritti dai vincitori in ogni scuola di ogni ordine e grado e non ho sentito un'acca di protesta (a parte le poche voci non conformi e oovviamente isolate).

Che c'è adesso quest'abitudine è diventata scandalo? Neanche a me piace, ma dico, non è cosa nuova.

Mah......... da che mondo e mondo chi vince riscrive la storia.
mario ha detto…
Scusa, prima del 45 chi è che scriveva i libri di scuola in Italia? Vuoi dire che il modo in cui sono stati scritti non descriveva esattamente dal punto di vista storico la nostra "storia"? Bah, mi sembra che i dibattiti su queste cose non siano mancati in un paese in cui la "morale" cattolica la fa da padrona e in cui i valori dominanti sono di una parte specifica della nostra società. Nonostante il modo in cui la sinistra ha influenzato culturalmente la "riscrittura" non mi sembra che siano mancate posizioni diverse.
Su quali posizioni si doveva protestare? Sul negazionismo?
E poi, che significa che i vincitori riscrivono i libri di storia nel Texas?Che hanno vinto da quelle parti? Quale guerra? Che forse la tratta degli schiavi ha una natura diversa e deve essere chiamata in un modo diverso? O il capitalismo deve essere imbellettato in definizioni che non hanno senso?
faustpatrone ha detto…
Nel texas è più esatto dire che hanno perso una sola guerra (quella di secessione) ma hanno vinto tutte le altre insieme col resto.

quello che chiami negazionismo è niente più niente meno che un nome di comodo per impedire un dibattito obiettivo. premetto: allo stato attuale delle mie conoscenze non sono un negazionista ma non accetto per principio che esista una versione storica legale e una illegale. ma solo teorie e ricostruzioni sbagliate o corrette. e vorrei avere il diritto di documentarmi liberamente ascoltando tutte e dico tutte le campane. mentre invece siamo sulla questione fermi ai dogmi e a logiche da santa inquisizione.

detto questo non posso darti torto al 100% né ragione al 100% solo che mi stupisce la tua meraviglia.
mario ha detto…
Dai Furio, hai troppa "testa" per non capire che la mia è una meraviglia retorica.
Per il resto, anche io credo che il dibattito storico su certe questioni non deve avere i toni da santa inquisizione. Detto questo rimangono una serie di giudizi per i quali non mi trovo esattamente a mio agio quando si parla di gente che ha operato scientemente per ripulire l'Europa da razze inferiori.
Questo vale per i nazisti così come per i socialdemocratici svedesi che sterilizzavano le donne a rischio di fare figli con tare genetiche. Compresi gli "amici" sionisti che operano in palestina.

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