Quel fenomeno di Tremonti

Questi flash sono "solo" del 8 aprile di questo anno. Siamo al 26 maggio e sono passati 48 giorni. 


La manovra bis che, secondo le indiscrezioni, sarà varata con decreto legge prima dell'estate, probabilmente a giugno, è un intervento di manutenzione della Finanziaria triennale, come già fatto nel 2009. Il quadro macroeconomico, che consentirà una definizione più esatta dei tendenziali e dell'entità della manovra bis, sarà messo a punto con la Relazione economica e finanziaria in arrivo a fine aprile.

Sulla questione interviene però il ministro dell'Economia Giulio Tremonti che conferma «l'impegno del Governo con la Commissione Ue per una correzione dello 0,5% del Pil sul 2011». Tremonti però, proprio a proposito delle indiscrezioni circolate in Parlamento sull'ipotesi di una manovra bis, ha risposto ai giornalisti: «Confermiamo l'impegno con l'Europa e smentiamo le vostre voci». La correzione del deficit tendenziale 2011 sarà realizzata con «la legge di stabilità», ha concluso Tremonti.

fonte: corriere della sera


Quel fenomeno in queste ore è un fiume in piena di fronte al parto di una roba da 26 miliardi circa.

"Correttezza, trasparenza, integrità": sono queste le tre parole che sintetizzano le possibili vie di uscita dalla crisi. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti

"Siamo a un tornante della Storia, non siamo in una congiuntura economica". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, parlando al forum dell'Ocse. "L'intensità dei fenomeni che vediamo - ha aggiunto - è storica e sta modificando la predisposizione dell'esistenza, dell'economia e della politica".

Questo qui sembra che sia quanto di meglio il palazzo può offrire per guidare la nave oltre i marosi.
L'integrità e la trasparenza questo ex tributarista l'ha coniugata con una serie di condoni che hanno permesso a mafiosi, camorristi, imprenditori, avvocati e liberi professionisti di riciclare un pò di denaro sporco. Solo per rimanere all'ultima genialata.

Questo è lo stesso uomo confuso che auspicava, in tempi non sospetti, un'apertura ai fondi pensione per rendere più moderno il sistema paese. E stiamo vedendo come vanno le cose per chi gli ha dato retta e il suo TFR lo ha messo in fondi azionari e obbligazionari.

Il genio è quello che ha chiuso l'avventura della dismissione del patrimonio pubblico (in gergo scip 2, case di enti affittate ad equo canone) con una perdita per le casse dello stato di 1,7 miliardi di euro. la mitica finaza creativa che tanto piace a quei lobotomizzati di politici leghisti, gli stessi che l'unica banca che hanno avuto l'hanno fatta fallire in men che non si dica.

Ora mago merlino si caga nelle mutande. Lui sa bene che la spada di damocle è finanziare quel debito pubblico pari a 1.700 miliardi di euro e più che costa 80 miliardi all'anno. Se le cose continuano ad andare così e costerà di più finanziarlo (il debito ammesso che qualcuno sia disposto a metterci un euro) alla fine del tornante ci sarà un muro contro cui i passeggeri della macchina si schianteranno con gravi danni per la loro incolumità.

Noi siamo pronti a scommettere che i guidatori, nel frattempo, avranno abbandonato il "coche" difesi da stuoli di poliziotti e carabinieri al loro servizio.

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