Quelli del PD non hanno opinioni

Gli appelli per firmare si stanno sprecando.
Parliamo della questione di Pomigliano. Insieme a questi appelli s'avanza ordinato il fronte dell'informazione. Ordinato nel senso che, insieme agli appelli per firmare, troviamo una serie di vicende (una in verità) che vengono raccontate per indicare come in fondo gli operai sono stufi e chiedono solo di tornare al lavoro.
Non c'è che dire il volume di fuoco sviluppato dalla stampa e dalla TV su questa vicenda è impressionante. Viene il dubbio che allora la partita è di quelle che vanno al di là della firma di un semplice accordo su come far ripartire un sito produttivo fermo da due anni.

In tutto questo ho curiosato sul sito del PD per capire se il grande partito riformista, quello attento ai diritti e alla costituzione, c'è una qualche traccia di dibattito sulla questione. Io non ho visto nulla, anzi zero di zero.
Non ci credete? Magari dategli un'occhiata voi perché io non leggo niente (link).


Ho scritto sulla bacheca, su facebook, di una "illuminata" piddina per chiedere una qualche reazione sulla vicenda di Pomigliano. Niente di niente. L'unica cosa è che la tizia si è risentita perché ha letto un mio commento sulla storia di una donna rom che, qui a Torino, è stata presa a bastonate da un energumeno italiano di 22 anni che le ha ucciso il bambino che portava in pancia. La sua colpa? Aver suonato un campanello per chiedere l'elemosina
Dicevo della tizia che si è risentita in quanto lei, lesbica e attenta ai diritti delle minoranze, non ha apprezzato il fatto che i potessi scrivere una roba tipo :
Storie di ordinaria civiltà, non fa figo occuparsi dei Rom. Meglio i Gay 












E così mi ritrovo a pensare che ci sono un sacco di fighetti che si indignano se un ragazzo omosessuale viene sbattuto fuori dal suo padrone di casa solo per la sua condizione, se una coppia gay viene presa a cazzotti perché si baciano e disturbano così facendo quattro maschietti italici ma questi fanno fatica a schierarsi o a dire qualcosa quando si tratta di questioni che riguardano la povera gente. Rom e operai compresi.

Eppure sempre di diritti si tratta, eppure queste robe riguarderà qualcuno di loro. O no?
Già, forse gli operai iniziano a non votare più (a Torino i quartieri operai sono quelli in cui l'astensione va alla grande) e dei Rom non parliamone neanche, quindi come target non è che siano tanto interessanti.
E allora ti interroghi e pensi che in fondo, per questi, la politica non è passione, non è senso della giustizia. Non è incarnata da quella barricata su cui morire anche da soli se necessario solo perché le idee che rappresenti hanno bisogno di quel sacrificio.
Pensi che per loro la politica è un bilancino che distribuisce interesse in funzione di quello che puoi dare nell'urna.
Poi ti ricordi delle loro politiche sociali, del Veltroni e del Cofferati che anticiparono nei fatti le politiche fasciste di Alemanno in quanto a sgomberi di baracche abitate da zingari. Delle loro campagne xenofobe contro i poveri che lavano i vetri e pensi "ma con questo retroterra culturale pensi che non stiano dalla parte dell'Azienda sul caso Pomigliano?"
Ecco, se c'è una cosa che proprio non digerisco è questa loro servile vigliaccheria. questo loro bilancino e questo loro non dire. In questo mi auguro che non vincano mai perché preferisco un fascista evidente nella sua stupidità ad un riformista pavido e fascista uguale. 





Commenti

faustpatrone ha detto…
Bell'intervento quello di Kitticha...
profondo, pregnante, preciso.

Mario: accendi l'antispam!

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