Saviano, il Venezuela ed una lettera di Attilio Folliero
Ho ricevuto questa mail dal Venezuela e parla di alcuni aspetti della vita di quel paese visti da chi vi si è "rifugiato" e lì ha trovato lavoro e soddisfazioni. E' una risposta a quello che ha detto recentemente Saviano ad Anno zero. Credo valga la pena pubblicarla e leggerla quanto meno per mettere quel signore, che scrive per la casa editrice del suo "nemico", nella condizione di avere qualche elemento in più prima di aprire bocca la prossima volta.
Caro Mario, per caso sono arrivato al tuo blog e ne sono rimasto favorevolmente impressionato. Sono arrivato a te, leggendo il tuo articolo "Saviano paladino" in cui ho appresso che il Saviano ha citato il Venezuela come paese antidemocratico.
Io sono un italiano che vive in Venezuela e come tant italiani con una sfilza di titoli (che evito di ripetere, ma credo tu mi possa credere sulla parola) in Italia valeva meno della "merda"; per me e tanti italiani, in italia non c'era spazio; conosco tanti italiani che andando all'estero solo diventati direttori d'orchestra, dirigenti d'azienda ... io sono diventato professore universitario, quando in italia a mala pena sono entrato nella scuola pubblica per pulire i "cessi", in quei rari casi di contratto a termpo determinato di uno o due mesi, come personale ATA.
Sia ben chiaro non ho niente contro il lavoro da bidello, che ho accettato di fare fatto molto volentieri, cosi come ho fatto altri umili, ma importantissimi lavori, dall'imbianchino, al bracciante agricolo.
Oggi, in Venezuela, sono docente universitario; opinionista in trasmissioni radiofoniche e televisive nelle principali radio e tv del paese, a volte mi chiamano anche da altri paesi (radio nazionale dell'Argentina, Ecuador ...).
Durante le mie lezioni, agli studenti parlo spesso de mio paese, l'Italia, un paese che definisco antidemocratico, dove nel settore informativo vige il latifondismo
(rimando per tali concetti ad un mio articolo:
dove il mio migliore amico è poliziotto, suo fratello è poliziototo, sua sorella è poliziotta e tutti sono poliziotti perche il padre era poliziotto; chi è figlio di nessuno, come me, sarà nessuno emalgrado tutti gli sforzi che uno possa fare, prendendo uno o piu titoli sarà sempre nessuno; in un paese antidemocratico come l'Italia si va avanti per raccomandazioni e se non ne hai o non accetti il sistema ti attacchi al tram, oppure te ne vai all'estero, come ho fatto io, o Matteo, o Michele ... tutti figli di nessuno che in italia ... lasciamo perdere.
In Venezuela ho respirato aria di libertà e di democrazia; dove qualche spazio esiste; dove puoi andare alla Radio Nazionale o alla TV Nazionale e ad esempio, criticare - come è capitato a me - l'dea del socialismo in un solo paese espressa dal locale presidente della Repubblica. Ho espresso una mia opinione, ma non per questo hanno smesso di chiamarmi! Nel mio paese, alla TV o radio nazionale non mi hanno mai fatto entrare e francamente neppure ci tengo. In Italia la libertà di stampa e di opinione è solo sulla carta (costituzionale), nella pratica non esiste; esite la mafia degli ordini professionali! I miei alunni, futuri giornalisti, che quando escono dall'università, appunto con la laurea in giornalismo, automaticamente si iscrivono all'albo dei giornalisti, che ha la funzione di tutelare i giornalisti.
In Italia per iscriversi all'albo bisogna fare un concorso; ma per fare il concorso bisogna fare 18 mesi di praticantato presso un giornale, che deve metterti in regola. Io, che scrivo da 26 anni non ho mai trovato un giornale disposto a farmi lavorare in regola o meglio finta regola, perchè alla fine si tratta di lavorare gratis, fingendo di essere in regola.
In Italia - dice la costituzione - c'è la liberta' di stampa, cioe' tutti possono fare un giornale, ma per fare un giornale, ad esempio, bisogna registarlo al tribunale ed avere un direttore responsabile, un giornalista iscritto all'albo, altrimenti non puoi fare un giornale. Ma, come spiegavo, iscriversi all'albo almeno per me e altri milioni di italiani, figli di nessuno, è precluso ... conclusione l'Italia è un paese antidemocratico. Spesso, per dimostarlo ai miei alunni che proprio non riescono a capire l'italia, utilizzo Saviano e Gomorra che leggiamo in aula!
E adesso il signor Saviano viene a dire che non vorrebbe ritrovarsi in un paese antidemocratico come il Venezuela! Magari l'Italia fosse antidemocratico come il Venezuela. Per esempio, in Italia, quando si vota i candidati li scelgono al chiuso di una segreteria di partito; il popolo neppure ha la apossibilità di scegliere fra i candidati in lista. Neppure questo! In Venezuela chiunque si puo' candidare al parlamento, almeno nelle file del partito di Chavez. Migliaia di persone si sono candidate alle ultime elezioni, essendo sufficiente accedere ad una pagina web e registarsi; in una successiva elezione primaria, per ogni circoscrizione, sono stati scelti in libere e segrete votazioni i candidati, che poi hanno partecipato alle elezioni vere e proprie. Questo solo per fare un esempio.
Qua se sei figlio di nessuno qualche possibilità, magari piccola, di riuscire c'è; ad uno straniero, come me non è precluso assolutamente niente; appena arrivato mi hanno fatto votare nelle elezioni comunali e regionali! Io in Venezuela ho votato! Io in Italia, dopo aver votato la prima volta a 18 anni, ho deciso di astenermi, per la assoluta inutilità del voto ed impossibilktà di poter cambiare le cose attraverso il voto.
Magari l'Italia fosse un paese antidemocratico come il Venezuela; il mio amico poliziotto, che ha un fratello poliziotto e una sorella poliziotta, perchè figli di poliziotto, avrebbe potuto fare l'ingegnere o l'avvocato! Io che in Italia sono un semplice figlio di operaio, sia pure con laurea e tanti ecc..non ho avuto neppure il piacere di poter insegnare una sola ora in una scuola pubblica! (in scuole private ho insegnato); qua invece, malgrado fossi starniero, non mi è stato precluso l'insegnamento nella piu importante universita del paese!
A Saviano, sto scrivendo una lettera personale, con molti piu dettagli. In questa lettera lo rimprovero di aver giudicato troppo frettolosamente il Venezuela, magari senza esserci stato neppure una volta, magari informandosi su giornali come Liberazione o il Fatto.
Caro Mario, scusami per il disturbo, per lo sfogo e per averti dato del tu. Tra l'altro spulciando nel tuo Blog, ho scoperto che hai pubblicato almeno un articolo che mi riguarda!
Nel ringraziarti, ne approfitto per segnalarti i miei ultimi lavori, che puoi leggere all'URL:
- http://ucv-italiano. blogspot.com/2010/10/la-crisi- nel-regno-unito.html La crisi nel regno Unito
- http://ucv-italiano. blogspot.com/2010/10/gli- stati-uniti-verso-la- bancarotta.html Gli USA verso la bancarotta.
Ci aggiungo anche "L'università arriva a Cocorote"; in un paese "antidemocratico" come il Venezuela aprono università in ogni angolo! In un paese democratico come Italia, le università le stanno chiudendo!
Attilio Folliero
Commenti
Saviano dovrebbe viverci almeno 1 anno per poter esprimersi
Saviano è un eroe solo per la lega!
Saviano è servito ai più per "recintare" il pericolo camorra in una zona d'italia. Territorializzare. Circoscrivere. E' polvere negli occhi.
Tutta l'ItaGlia nostra è una Scampia, con le dovute proporzioni ovviamente!
Non avrebbero potuto raccontare Gomorra al centro di Roma o di Milano o in quel Veneto tanto caro al nostro ministro dell'interno da sempre impegnato alla lotto alle mafie. La scenografia non sarebbe stata d'effetto ed il risultato (non voluto) sarebbe stato di una idea di crimnalità organizzata diffusa anche in tempi sacri della legalità.
complimenti per il blog che seguo spesso e che oggi, per la prima volta, ho voluto "sporcare" con le mie parole.
Mau.