I giovani e Napolitano

Napolitano dall'alto dei suoi 80 e passa anni ha detto che bisogna investire sui giovani. Tutti, in coda, a dire "Minchia come ci ha ragione!"
Il tutto abbarbicati alle loro poltrone.
Ora, quando uno non ha un cazzo più da dire fa il presidente della repubblica perché in quella posizione ben rappresenta gente che non ha un cazzo da chiedere.
Paese di lobotomizzati per lo più.
Basta una passerella in TV ed anche un giovinotto rivoluzionario torna a più miti consigli. Pensa te a dare a questi la missione di liberare il paese.

La dimensione dell'età è una variabile impazzita in questa economia. Che vuol dire oggi essere giovani? Uno di 50 anni espulso dal mercato del alvoro cosa rappresenta? Una terra di mezzo?
Investire sui giovani. Cioè? 
Perché non raccontate loro che in un sistema aziendale fortemente gerarchico lo spazio è per pochi eletti, contano le relazioni. Il resto è fuffa e la tua preparazione scolastica con tanto di master e laurea in ingegneria gestionale te la puoi appendere al pisello. Se sei maschio.

In un paese che produce tortellini e rigatoni, bottiglioni di vino e servizi per drogherie che significa investire sui giovani?
Perché non la smettete di propagandare un'idea di società che non esiste?
Il futuro è fatto dal tempo passato dietro ad un bancone a friggere patatine con la tua bella divisa addosso, oppure a battere scontrini. Magari, se c'è, in qualche fabbrica alla Marchionne.
Ma con quello non è cambia la sostanza. 
Questa è una piramide, come tutte le piramidi costruita a forza di schiavi e di illusioni. Fino a che uno non realizza.

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