Di quello che accade qui nel democratico Mexico cortile di suburbia
La gente si sposta ordinatamente e senza fretta, ci dicono che appena pronti inizieranno il blocco stradale.
Mi sono svegliato presto e sono arrivato con anticipo davanti alla "parada"
Fab e' arrivato con gli altri compagni, la divisa e' d'ordinanza compreso il foulard per coprire il volto. Dovremo stare li' e seguire l'azione documentando eventuali scontri con i paramilitari.
Nel villaggio di Mitziton si vive questo evento in modo rilassato, nonstante il morto dello scorso anno ed i 10 torturati appesi ai pali che si trovano piu' avanti.
Si' perche' qui funziona in questo modo, la gente viene sequestrata appesa ad un palo, cosparsa di orina e picchiata a sangue.
Nonostante questo i compagni non reagiscono, sono tanti e avessero voglia farebbero piazza pulita di quello che c'e' attorno. La loro capacita' ed intelligenza politica e' anche questo e mi chiedo quanto resisterei pazientemente nelle loro condizioni.
Il materiale per i blocchi viene messo di tracerso sulla strada, lla gente si siede per terra ed aspetta. le auto iniziano ad incollonnarsi, i collettivos si fermano ai margini e trasbordano dall'altra parte le persone.
Chi "paga" questa azione politica e' il business del turismo che blocca i propri pullman e li rimanda indietro.
Nessuno protesta, tutti prendono i volantini e li leggono.
Ci dicono di un posto di blocco di paramilitari, ci dirigiamo li' per capire le intenzioni ed intanto si gira qualche ripresa.
il blocco s'interrompe verso le 12. Una mezzora di tregua per dare modo alle macchine di passare e non calcare troppo la mano.
Guardo le facce di questi indigeni, scure e segnate. Pastori e contadini che difendono un pezzo di terra, gente che non vuole trasformarsi in venditori di pulseras ai margini di qualche citta'. Espulsi da cio' che e' il loro mondo.
Torno con Fab a S. Cristobal. Sono colpito da quello che vedo ed imparo.
Dopo due giorni la notizia arrivera' puntuale. Alle 11 di sera i paramilitari hanno attaccato il blocco, hanno ferito allo stomaco con un colpo d'arma da fuoco una delle persone che stavano li'. Un'altra l'hanno sequestrata e torturata per ore.L'esercito e' arrivato ed ha terminato l'opera sgombrando le persone.
Guerra a bassa intensita' nel cortile di casa di zio Sam.
Mi sono svegliato presto e sono arrivato con anticipo davanti alla "parada"
Fab e' arrivato con gli altri compagni, la divisa e' d'ordinanza compreso il foulard per coprire il volto. Dovremo stare li' e seguire l'azione documentando eventuali scontri con i paramilitari.
Nel villaggio di Mitziton si vive questo evento in modo rilassato, nonstante il morto dello scorso anno ed i 10 torturati appesi ai pali che si trovano piu' avanti.
Si' perche' qui funziona in questo modo, la gente viene sequestrata appesa ad un palo, cosparsa di orina e picchiata a sangue.
Nonostante questo i compagni non reagiscono, sono tanti e avessero voglia farebbero piazza pulita di quello che c'e' attorno. La loro capacita' ed intelligenza politica e' anche questo e mi chiedo quanto resisterei pazientemente nelle loro condizioni.
Il materiale per i blocchi viene messo di tracerso sulla strada, lla gente si siede per terra ed aspetta. le auto iniziano ad incollonnarsi, i collettivos si fermano ai margini e trasbordano dall'altra parte le persone.
Chi "paga" questa azione politica e' il business del turismo che blocca i propri pullman e li rimanda indietro.
Nessuno protesta, tutti prendono i volantini e li leggono.
Ci dicono di un posto di blocco di paramilitari, ci dirigiamo li' per capire le intenzioni ed intanto si gira qualche ripresa.
il blocco s'interrompe verso le 12. Una mezzora di tregua per dare modo alle macchine di passare e non calcare troppo la mano.
Guardo le facce di questi indigeni, scure e segnate. Pastori e contadini che difendono un pezzo di terra, gente che non vuole trasformarsi in venditori di pulseras ai margini di qualche citta'. Espulsi da cio' che e' il loro mondo.
Torno con Fab a S. Cristobal. Sono colpito da quello che vedo ed imparo.
Dopo due giorni la notizia arrivera' puntuale. Alle 11 di sera i paramilitari hanno attaccato il blocco, hanno ferito allo stomaco con un colpo d'arma da fuoco una delle persone che stavano li'. Un'altra l'hanno sequestrata e torturata per ore.L'esercito e' arrivato ed ha terminato l'opera sgombrando le persone.
Guerra a bassa intensita' nel cortile di casa di zio Sam.
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