Correre,pensieri
L’oscurità sopraggiunse senza alcun preavviso. La cosa l’inquietava. Il mondo intorno era una cacofonia di suoni e voci che si rincorrevano. Rabbrividì allungando il passo. Questa volta non si sarebbe lasciata distanziare. - Non qui, con gli spiriti di generazioni di Lacandòn a farmi compagnia- scherzò tra sé. Conosceva molte delle leggende che attraversavano quei luoghi. Ogni pietra, ogni albero raccontava di storie antiche sfociate nella eternità del mito. Guardò le stelle accendersi, una dopo l’altra. Lo spettacolo del cielo stellato le tolse il fiato. Mai l’aveva visto così blu, mai così luminoso. Individuò il Grande Carro. Prolungò lo sguardo fino a scorgere la Stella Polare, l’astro più luminoso dell'Orsa Minore. Il suo compagno rallentò il passo lasciandole il tempo di assorbire l’emozione del momento. Apprezzò quella gentilezza inattesa.
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Correva lungo il sentiero con un passo diverso. Era nervoso, quella presenza lo metteva a disagio. Era abituato alla solitudine, in verità riusciva a stare da solo anche in mezzo alla folla.Scostante ed irascibile.
Non sopportava quel tipo di persone. "i prototipi", così li chiamava. Li evitava come i serpenti, lo infastidivano. Non era mai riuscito a fare un discorso con quel tipo di persone. Figuriamoci con "quella".
Avvertiva il terreno farsi più morbido, i sassi lasciavano spazio ad un manto erboso. Era così da quelle parti. Spalancò le narici, assorbì i profumi intensi, ascoltò i rumori. Guardò in alto e vide il cielo puntellato di luci. Sorrise tra sé. Come si poteva reagire ad uno spettacolo del genere senza esserci abituati?
Puoi avere tutto, poi ti accorgi in certi luoghi che non hai nulla.
Scrutò il terreno davanti a sé in cerca di un posto in cui fermarsi. L'idea di quella compagnia lo spaventava. Di cosa poteva parlare con lei? Del suo passato? Del presente? Un presente fatto di nulla per quel tipo di persone.
Si sentiva libero, era da tanto che non provava quella sensazione.
Come puoi spiegare la libertà? In nessun modo. E' fatta di scelte, di movimento, di adrenalina. La puoi vivere solo mettendoti in gioco. Ma devi avere un motivo, un percorso. Al contrario accontentati del tuo modo del cazzo di vivere. Stanziale e senza slanci
Pensava queste cose come il prologo di un discorso da fare.
Lui aveva un posto in cui andare, persone con cui condividere la sua scelta radicale. E lei? Per quale motivo lo seguiva?
Vide il posto, era perfetto. Il passo cambiò, iniziò a camminare, perlustrò il terreno e si sedette in attesa di lei.
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