Se la rivoluzione la fa Grillo

Beppe Grillo, sul suo blog, ha rilasciato una serie di dichiarazioni sulla vittoria di Pisapia a Milano a cui il giornale di De Benedetti (la Repubblica) ha dedicato un articolo.
Quello che il "nostro" dice lo possiamo riassumere per punti nel seguente modo:

1. Questo è un sistema in cui si vince sulla base del "tifo", perdendo di vista quella che è la sostanza delle "politiche".
2. In questo sistema convivono, senza grossi traumi, gente come Fassino
 "deputato a Roma e sindaco a Torino che vuole la militarizzazione della val di Susa" 
 con  personaggi "nuovi" come Nicky Vendola  "che costruisce inceneritori insieme alla Marcegaglia e destina 120 milioni di euro di denaro pubblico della Regione Puglia alla fondazione San Raffaele di Don Verzé, padre spirituale di Berlusconi e mantiene privata la gestione dell'acqua"
3.  "Il Sistema ha liquidato Berlusconi e deve presentare nuove facce per non essere travolto. Se sono vecchie, le fa passare per nuove. Se sono nuove le fagocita con la tessera di partito e ruoli di rappresentanza. Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'EXPO 2015 insieme a quella di City Life, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi dei consiglieri comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?"
4. Sul Partito Democratico di Crozza (pardon) di Bersani dice:
Ha vinto il Pdmenoelle, lo stesso che ha garantito per 18 anni a Berlusconi "una vita che non è mai tardi", che ha permesso lo Scudo Fiscale, votato l'indulto, che non ha reso possibile l'accorpamento tra elezioni amministrative e referendum (bastava un solo voto, ma erano assenti 10 pdmenoellini, tra cui Fassino, e 2 Idv, pensate che sia un caso?), che ha regalato tre frequenze nazionali pubbliche a Berlusconi chiedendo in cambio solo l'uno per cento del fatturato, che non ha fatto la legge sul conflitto di interessi quando era al governo e neppure ha modificato la legge porcata di Calderoli".

Naturalmente il giornale del cliente dell'avvocato Pisapia (De Benedetti) dà conto di alcune reazioni "sdegnate" dei suoi sostenitori che, secondo la Repubblica, non sono d'accordo con il loro capo.
La cosa curiosa, ad un osservatore esterno come il sottoscritto, è leggere che nessuna di quelle reazioni entra nel merito degli argomenti usati da Grillo per smontarli.

Avrà torto o ragione il Grillo. Io penso che abbia ragione e misureremo nei prossimi mesi la sostanza del "cambiamento"
Al momento ci accontentiamo della memoria storica che ci racconta come, ad esempio, una serie di personaggi entrarono trionfanti nei quartieri popolari a Torino dopo la vittoria di Prodi per raccogliere una serie di bulloni, dopo qualche mese, alla fine delle finanziarie della buonanima di Padoa Schioppa.
Quello che è desolante è vedere come la realtà della sinistra sia ridotta a questo, sperare che la "rivoluzione" passi anche attraverso un comico qualunquista che vola sopra le ideologie e presenta candidati di 20 anni come sindaco.

Quello che ci inquieta (per il futuro) è la serie di dichiarazioni "interessate" dei vari Montezemolo, i cortei dei padroni e padroncini per protestare contro "nessuno" capitanati dalla Marcegaglia, la riesumazione di un'idea di "società civile" fatta da borghesi buonisti esclusa al popolo. Gente che si muove in modo etereo sulle questioni senza avere il coraggio di incidere nel profondo dei meccanismi che governano l'ambaradan.

Un esempio è l'economia e le cosiddette riforme.
Riforme de che  ? viene da domandarsi, ed allora su quello tutti a ripeterti la solita storiella:
-pensioni, sanità, scuola,flessibilità (che attenzione non è precarietà, echecazzo!),peso dello stato,tasse. Il tutto per rilanciare il sistema paese e la competitività.
Peccato che è roba che significa una sola cosa, peggioramento dei servizi e dei diritti proprio per quelle fasce della popolazione che, al contrario, dovrebbero misurare in modo evidente un miglioramento nelle condizioni di vita. Specie se a governare è la sinistra.

Ma se la sinistra la pensa, alla fine, come la destra su come governare la macchina come  possono cambiare le cose? Qual'è l'idea di società che hanno in mente i "nostri" sinistrini?  
Sere fa si è svolto un surreale dibattito (televisione locale) in cui erano ospiti tale Rosso del PDL ed uno del PD (di cui mi sfugge il nome) a commento dell'elezione di Fassino a Torino.
L'argomento del Rosso a spiegazione della sconfitta del suo candidato (tale Coppola) è stato:
" Non ci hanno votato perché non si notavano le differenze, quindi piuttosto che la fotocopia hanno scelto l'originale"
Già, la fotocopia. Significa forse questo che alla fine la differenza la fanno le zoccole che frequentano il nano e su cui il "moralismo" ha imperversato imperterrito? Sì, la differenza la fa quella roba lì.
Ne desumiamo,quindi, che se fosse toccato all'altro più o meno le cose per la città non sarebbero cambiate.

Il Berlusconi è sulla via del tramonto (per fortuna) ma il nuovo che avanza, a dispetto delle feste di piazza, non ci piace per nulla. E questo lo diciamo in anticipo.

p.s.
se volete seguire il dibattito sull'argomento su comedonchisciotte cliccate qui.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8379
p.s.
se volete avere un'idea di come governa un campione del nuovo che avanza cliccate qui:
http://www.infoaut.org/blog/migranti/item/1681-firenze-nuova-occupazione-e-capricci-securitari

Commenti

furio ha detto…
analisi limpida come sempre.
aggiungiamo che purtroppo l'effetto Pisciapia (tutti gli stronzi se ne vanno via) ha contagiato la maggior parte di quei drogati di sudditanza che sono i nostri concittadini.

io mi gioco le palle che adesso le riforme passeranno più invaselinate (o invasellate, alla romana) di prima, senza naturalmente la stupida arroganza di Sivliuccio e dei suoi pessimi luogotenenti, più sguaiati di lui tanto da essere controproducenti (una fra tutti: la Santanché, vero abisso di ignoranza a vuoto spinto).

ma a che pro?

quand'è che la gente si ricorderà di non delegare ma di dettare dal basso e con forza le regole del gioco? perché deve esserci sempre una borghesia illuminata che gioca a fare la liberal, su temi si badi non sensibili come la difesa di gay-lesbiche-minoranzedelpiffero ecc... ecc... ecc... ma nei fatti porta avanti l'agenda dettata dai poteri forti: finanza internazionale e/o sionista?

naturalmente con Obama cicciobello nero è cambiato un bel cazzo, ma ci ha pure il Nobbelpellapace e allora Libia, Siria e Iran alla fine del sentiero, che tanto sappiamo già che l'agenda gliela scrivono a Tel Aviv o in un vicolo all'ombra del Muro del Pianto. ma lui è meglio di Bush è stato il kambiamento mica cazzi.

io Mario sarò onesto. spero tanto che qualche generale cinese si svegli dal torpore e veda come l'Occidente sta avanzando per circondare l'Asia, per sottrarre lebensraum alla Cina (e all'India in subordine), spero tanto che si incazzino a dovere e spero che ne nasca qualcosa di serio, serio, serio. perché è lì che vanno a parare le èlites dell'Occidente è lì che la partita andrà giocata. noi europei abbiamo perso l'occasione, tocca a altri. si facciano avanti. tutto meglio di questa fogna.

o sbaglio?
mario ha detto…
L'inculata (scusa il francesismo) x la sinistra fighetta è quella di voler contare ad occhi chiusi, e con le orecchie tappate su pacifisti che sono più guerrafondai dei "guerrafondai" ed Obama ne è un esempio.
Per non parlare della fiducia da cagnolini scodinzolanti quando l'osso glielo dà un "padrone" che come segno distintivo rispetto all'altro ha una causa in corso per una questione che riguarda la Mondadori, casa editrice per la quale scrive quell'altro censore di Saviano.
A loro basta fare il tifo. Se Gheddafi fosse stato attaccato durante un governo di centro sinistra le piazze sarebbero state piene di bandiere della pace.
Siccome è amico di Berlusconi che si becchi le bombe e vada affanculo, a prescindere.
Questo il senso delle cose che fanno sragionare.
Insomma, qui non si tratta neanche di confusione quanto di pigrizia mentale nel non voler vedere come stanno le cose.
Alla fine i soldi non hanno odore ed è una guerra tra bande (elites) intorno ad una torta, solo che loro sembrano aver perso di vista il punto d'arrivo di questa roba. Ed è un punto d'arrivo che non mi sembra molto democratico. certo che non sarà semplice per lor signori dichiarare guerra al mondo intero (anche se a spizzichi e bocconi ci stanno provando).
Anonimo ha detto…
sostanzialmente anch'io non sono tanto per "delegare", ma non capisco queste polemiche (mi sembra che né Pisapia né tanto meno De Magistris siano PD, come ho già detto in altri commenti!)

n.b.: Grillo, forse, dovrebbe essere più onesto (ma del resto non lo era stato neanche quando anni fa raccolse le firme, ben sapendo che erano inutilizzabili perché fuori tempo massimo) e dire che il referendum non è stato accorpato alle amministrative per un solo voto di differenza: quello contrario di un radicale!

p.s.: quando si dice "noi europei abbiamo perso l'occasione" penso che in realtà si pensi, anche involontariamente, quanto sto bene qui che non muoio più come lì!
mario ha detto…
Pisapia gestirà la giunta di Milano con assessori che per la stragrande maggioranza sono di quel partito (PD).

Non si tratta di fare polemiche quanto di rispondere alle obiezioni di Grillo, e su quelle tutti fanno finta di niente . Io ricordo come è finita con il governo Prodi, tutto qua.
De Magistris è la vera novità. ma il post non è dedicato a lui.
mario ha detto…
Sull'accorpamento, se mancano 10 signori dell'opposizione i discorsi stanno a zero. La responsabilità è evidente.

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