La rivoluzione

Questa mattina sono andato a votare ed ho votato quattro sì. Lo stesso ha fatto Carla, e così le persone che conosco, così come le mie sorelle.
Siamo gente che vota poco, non amante della politica "istituzionale" ed attratta da quanti alle parole ed ai discorsi ha sostituito il fare. Ci  stanno discretamente sul culo quelle faccine da piccolo borghesi modello "cappuccino e bombolone" ridotti ad urlare lo sdegno su feisbuk e con il culo inchiodato da mille scuse, gente che sublima la voglia di riscatto votando Pisapia o Fassino.
Però questa mattina valeva un'eccezione.
In tanti se passerà il referendum si faranno avanti mettendo un cappello sul significato di questa partecipazione. Sarà il loro significato e non sarà il mio.
Una signora prima di me, e più "anziana" del sottoscritto, guardando il presidente di seggio, giovane e con il viso imberbe, ha detto "voto per voi, mica per me. Per la vostra generazione, a cui lasciamo questo schifo.E spero che serva a qualcosa".
Spero anch'io che serva a qualcosa, ma diffido.
A quella signora, al suo lento incedere, al suo argomentare lieve dedico questa poesia.

Rivoluzione

Ho visto una formica,
in un giorno freddo e triste,
donare alla cicala
metà delle sue provviste.

Tutto cambia: le nuvole,
le favole, le persone...
la formica si fa generosa...
è una rivoluzione!

Gianni Rodari

Commenti

faustpatrone ha detto…
anche io dei vostri.
prima il voto. poi la colazione e il resto.
e sono stati 4 SI.

non voto da anni, anni. ma i referendum non me li perdo mai...

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