Sono tutti uguali, chi lo dice? La 'ndrangheta
Queste sono conversazioni tra galantuomini:
Lucà: «...Ascolta, ti volevo chiedere questo, tu sai che a Torino abbiamo le primarie».
Demasi:«Certo! Tu dimmi qualcosa che io mi interesso».
Lucà:«Io sto sostenendo Fassino».
Demasi: «Eh beh, anch'io avrei fatto la stessa cosa».
Lucà: «Obbiettivamente mi pare la persona più seria in questo momento (...) volevo chiederti se magari, perché la partita è molto dura con Gariglio
Demasi: «Sì, una mano».
Lucà: «Se magari hai qualche, amico a Torino».
Demasi: «Certo!... certo che ne ho!».
Lucà: «A cui passare la voce, perché possono votare tutti i residenti a Torino, che abbiano compiuto sedici anni. »
Demasi: «Tutti i residenti a Torino...esatto!».
Lucà: «Quindi insomma, se qualcuno riesce, se hai qualche amico da consigliar».
Demasi: «Come non nè ho... ne ho!... ne ho più di uno... grazie a Dio... ne ho più di uno».
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Enzo: ...ascolta un attimo...siccome devo fare una cena a Ciriè con il Sindaco...tu hai qualche conoscente?...su Ciriè?...fai mente locale poi mi dici...
Demasi: ...eeeeh...mah...faccio mente locale... si...c'è....va beh...va beh... poi te lo dico...
Enzo: ...ecco...c'è...praticamente sto predisponendo questa cena per il Sindaco di Ciriè...che è Francesco Brizio, che è un mio amico... gli ho detto: mah... ti faccio una cena di amici paesani... qualche Calabrese c'è...
Demasi: ...va beh...adesso...adesso...(inc.)...
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«Le belle donne si fanno aspettare», commenta Giuseppe Catalano all'arrivo di Claudia Porchietto, assessore al Lavoro (Pdl). Siamo nel Bar Italia, via Veglia, al centro di Torino. È il 23maggio del 2009, in piena campagna elettorale per le Provinciali. E il futuro esponente della giunta Cota era candidata alla carica di presidente della Provincia. In quel bar, che frequenta spesso, la signora della politica torinese (anche lei non indagata) quel giorno si è fermata a prendere un aperitivo con il «responsabile provinciale della Cosca di Siderno» a Torino. E con Franco D’Onofrio, padrino del “ crimine torinese”. L'incontro è breve, dalle ore 13.54 alle ore 14.01, il tempo di un crodino.
fonte: corriere della sera
Dice che la 'ndrangehta era interessata ad orientare il voto, uno ingenuamente si può chiedere come mai. E già che ci siamo sarebbe interessante sapere qual'è l'orientamento della 'ndrangheta e della mafia sulla questione TAV.
Lucà: «...Ascolta, ti volevo chiedere questo, tu sai che a Torino abbiamo le primarie».
Demasi:«Certo! Tu dimmi qualcosa che io mi interesso».
Lucà:«Io sto sostenendo Fassino».
Demasi: «Eh beh, anch'io avrei fatto la stessa cosa».
Lucà: «Obbiettivamente mi pare la persona più seria in questo momento (...) volevo chiederti se magari, perché la partita è molto dura con Gariglio
Demasi: «Sì, una mano».
Lucà: «Se magari hai qualche, amico a Torino».
Demasi: «Certo!... certo che ne ho!».
Lucà: «A cui passare la voce, perché possono votare tutti i residenti a Torino, che abbiano compiuto sedici anni. »
Demasi: «Tutti i residenti a Torino...esatto!».
Lucà: «Quindi insomma, se qualcuno riesce, se hai qualche amico da consigliar».
Demasi: «Come non nè ho... ne ho!... ne ho più di uno... grazie a Dio... ne ho più di uno».
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Enzo: ...ascolta un attimo...siccome devo fare una cena a Ciriè con il Sindaco...tu hai qualche conoscente?...su Ciriè?...fai mente locale poi mi dici...
Demasi: ...eeeeh...mah...faccio mente locale... si...c'è....va beh...va beh... poi te lo dico...
Enzo: ...ecco...c'è...praticamente sto predisponendo questa cena per il Sindaco di Ciriè...che è Francesco Brizio, che è un mio amico... gli ho detto: mah... ti faccio una cena di amici paesani... qualche Calabrese c'è...
Demasi: ...va beh...adesso...adesso...(inc.)...
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«Le belle donne si fanno aspettare», commenta Giuseppe Catalano all'arrivo di Claudia Porchietto, assessore al Lavoro (Pdl). Siamo nel Bar Italia, via Veglia, al centro di Torino. È il 23maggio del 2009, in piena campagna elettorale per le Provinciali. E il futuro esponente della giunta Cota era candidata alla carica di presidente della Provincia. In quel bar, che frequenta spesso, la signora della politica torinese (anche lei non indagata) quel giorno si è fermata a prendere un aperitivo con il «responsabile provinciale della Cosca di Siderno» a Torino. E con Franco D’Onofrio, padrino del “ crimine torinese”. L'incontro è breve, dalle ore 13.54 alle ore 14.01, il tempo di un crodino.
fonte: corriere della sera
Dice che la 'ndrangehta era interessata ad orientare il voto, uno ingenuamente si può chiedere come mai. E già che ci siamo sarebbe interessante sapere qual'è l'orientamento della 'ndrangheta e della mafia sulla questione TAV.
Commenti
... già: chissà chi li avrà mandati, i proiettili!