Il si TAV Fassino lascia lo scranno del parlamento.

Piero Fassino si è dimesso da deputato per fare il sindaco. Purtroppo.
Lo avremmo voluto in servizio permanente a Roma con sua moglie ed il privilegio di due stipendi da parlamentare in famiglia. Un taglio ai costi della politica di questo tipo ci disturba e ci rammarica. Abbiamo qualche problema ad immaginare il modo in cui gestirà questa città dopo i brillanti risultati del suo predecessore.

Torino è una delle città più indebitate d'Italia, una delle più inquinate. Un posto in cui da anni si riparano strade (sempre le stesse) senza riuscire a capire come mai non si riesca a trovare una soluzione.
Un luogo in cui invece che disincentivare il traffico privato si costruiscono parcheggi in centro, con quartieri nuovi pomposamente definiti spina 1 e 2 che solo a guardarli mettono i brividi.
Una città in cui gli amministratori per primi si sono prodigati per la privatizzazione di servizi pubblici come il trasporto e la distribuzione dell'acqua.
Un luogo in cui la casa di Gramsci, sfrattando le famiglie che la abitavano, è stata venduta ad una società che la doveva trasformare in albergo. Devono ancora farlo, l'albergo. In compenso i ponteggi sono ancora lì.

Se venite da questa parti potrete ammirare una casetta di legno costruita in una piazza stravolta e resa bruttissima da un intervento illuminato di qualche architetto amico di famiglia. Il tutto nel pieno centro storico della città.
Si è scagliato contro l'antipolitica il Fassino. Nel suo parlamento pieno di gente rappresentante il popolo ma stranamente con professioni che con i mestieri del popolo non hanno nulla a che fare. Pieno di avvocati, notai, medici ed ex sindacalisti. Ingegneri e liberi professionisti di tutte le risme. Con qualche riserva indiana di operai ed ex cassaintegrati.
Insomma gente che sa bene come rappresentarvi.
Viene sostituito da tale Francesca Cilluffo di mestiere notaio. Una a cui mancava un po' di  reddito per arrotondare. 

Commenti

faustpatrone ha detto…
beh se non altro ha avuto la correttezza di non accoppiare le cariche, Fassino. cosa rara di questi tempi in cui un politico pezzo grosso occupa più poltrone in contemporanea. non pensavo lo facesse.

comunque ha fatto la sua a farsi sindaco di Torino. e naturalmente non risolverà nulla cosa che gli riesce particolarmente bene.

p.s. qual'è la casetta di legno di cui parli? ciao
mario ha detto…
Dove c'è il parcheggio Valdo Fusi
http://www.valdofusi.it/ita/valdo/index.htm

il fatto che non cumuli le cariche è il minimo per uno che ha la consorte in parlamento. Per inciso ho risparmiato altre nefandezze nel narrare cosa hanno fatto a Torino questi signori (tipo la riqualificazione di Porta Palazzo dove c'è una nuova costruzione inutilizzata e chiusa, o la storia dei due gianduiotti costati pacchi di milioni di euro lasciati lì per circa 5 anni prima che qualcuno li smontasse perché inutilizzabili)

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