I consigli disinteressati di Elkann

Con la faccia eterea di uno abituato a fare colazione al mattino con pasticcini appena sfornati, tè  servito in tazze di porcellane da camerieri in livrea bianca e seduto su una sedia di bambù all'ombra del suo giardino all'inglese, il buon Elkann ha dispensato consigli dallo scranno che gli hanno concesso i pretaioli esentati dal pagare le tasse di Comunione e Liberazione.

Sotto uno striscione che parlava di futuro incerto  anche lui ha detto la sua.
E' periodo di crisi e questo omuncolo parla della necessità di essere uniti. Come un sol corpo per superare il periodaccio dato dalla congiuntura economica.
Questo appartiene a quella dinastia a cui il Duce (l'ex socialista passato con i padroni ed i latifondisti) regalò prima una fabbrica qui a Torino, poi la pace sociale dentro i suoi stabilimenti inventandosi il corporativismo (una roba particolare per la quale tu che rimani un servo sei obbligato a rispettare la forma dando del lei al tuo capo ed al tuo padrone, mentre quello di te può fare un po' quel che cazzo gli pare. Quindi niente scioperi, ordine e disciplina perché tutti uniti dall'interesse comune ma posti ben distinti nella tavola apparecchiata), per proseguire con un po' di commesse per costruire carri armati di latta da far girare nelle adunate oceaniche prima di essere presi a calci nel culo nei deserti africani e nelle steppe della Russia.
Dicevo che dispensa consigli e nel mezzo, insieme al suo fido scudiero tal Marchionne, butta lì un ricattino sul fatto che l'Italia deve decidere se vuole ancora produrre auto.
Dopo aver socializzato le perdite, e diviso privatamente i profitti, l'ingegnere che ha chiamato uno dei suoi pargoli Oceano (che vezzo) detta le sue condizioni. 
Vuole mano libera nel governo delle fabbriche. E quindi ci vuole tutti uniti. Il paradosso è che parla di futuro incerto. Uno si chiede, ma chi è che determina le condizioni per rendere incerto il futuro? Forse io o quelli come lui? Chi è che ha più probabilità di disgregare ancora di più quel che rimane di questo corpo sociale  molliccio? Io o lui? Chi ha più potere? Io o lui? Chi è che ha governato l'economia? Io con i miei amici o lui con i suoi? Rd allora perché dovrei unirmi a lui? Io uno così lo vorrei vedere osservare il panorama da piazzale Loreto per crimini contro l'umanità. Immaginate come. 


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