Ospiti

A casa amiamo categorie di persone ed animali molto particolari.

Ci piacciono i profughi, i "trovatelli" e quelli che scappano in genere. Quelli liberi (difficili da riconoscere) e quelli che si agitano dilaniati da dubbi e domande. Veniamo attratti dagli indifesi perché troppo piccoli per poter sostenere un "combattimento" che li salvi da chi aggredisce, non amiamo gli "indifesi" giunti a tale condizione nella loro vita perché abituati a trascinarsi stancamente tra rancori ed incazzature varie. "Animali" stanziali con il cervello pigro e grigio, accompagnati da qualche quintale di adipe gelatinosa che costringe le loro membra a movimenti piccoli e circospetti, pieni di attenzioni ad un mondo pieno di pericoli per il loro fisico non all'altezza delle circostanze. Impediti nella corsa, gesto salutare che mette in movimento ossigeno e cervello. Per non parlare dei finti, quelli che si atteggiano e basta.

Sarà per questo che siamo orsi e selezioniamo.

A casa amiamo i gatti e ne abbiamo tre, oggi quattro perché si è aggiunto un quarto. Lo terremo con noi fino a nuova destinazione per lui, dopo aver fatto la radiografia al suo futuro "compagno".

Non ha ancora un nome, ma si agita. Rompe le balle e graffia abituandosi alla lotta.

Gira per casa con la coda dritta, impettito. Le altre gatte lo osservano, becca qualche ceffone perché troppo invadente ed impara l'arte di trovare un equilibrio con gli altri suoi simili. Insiste e mi piace per questo.

Intanto alloggia anche sulle mie spalle ed è da qui che ora osserva il mondo.