Default come arma "rivoluzionaria"

Oggi ho letto un post del solito tizio che parla di default e di rifiuto del debito e mi sono girati i coglioni.

Il post è questo:

 http://sollevazione.blogspot.com/2011/09/la-rivolta-reazionaria-della-borghesia.html#more


Mi risparmio, al monento, un po' di considerazioni storiche ed economiche su questo strumento e vi prego di leggere per intero quello che il tizio scrive.
La mia risposta pubblicata nel forum è questa, certo è di pancia, ma perché quello che scrive lui ha una logica?


Sicuramente non andrò a combattere con i "padani" e per gli interessi di bottega dei "padani" e dei berluscones. Questi sono l'elemento cardine del problema, pensavano di non dover pagare il prezzo di questa crisi. Di poter continuare a fare i cazzi loro senza pagare tasse, sfruttando il lavoro nero di quelli che arrivano con i barconi e contro cui poi vogliono schierare la marina. Un congrega di ipocriti baciapile quando conviene. D'altra parte è la stessa gente che per 50 anni ha votato DC turandosi il naso e che oggi non ha neanche le palle di sputare in faccia ad un ministro degli interni che salva un mafioso. E' gente abituata al voto di scambio. Faranno loro la rivoluzione? Magari proveranno a farla fare utilizzando gli strumenti che utilizzano da sempre. Poi basta con l'idea che è gente fuiori dai circuiti finanziari e che non ha responsabilità in questo tipo di disastro. Basta dare un'occhiata a come hanno investito negli anni i loro soldi, rendite parassitarie grazie agli affitti che fanno pagare sulle loro seconde e terze case. Operazioni fatte sui listini utilizzando SIM. Fare denaro facile usando denaro. Pensi seriamente che da un default venga una sollevazione "popolare"? hai visto qualcosa di analogo in Russia nel 98 o in Argentina dove ci furono default? Io ho visto solo la restaurazione degli interessi di una classe borghese emergente nel 1° caso e la sostituzione di una classe dirigente con un altra nell'altro caso. Quindi bando alle illusioni.
Dimenticavo :
". In Italia c'è una ricchezza, un patrimonio, tra i più alti del mondo, tre volte il Pil. E un'economia sommersa che si aggira in un sesto del Pil. E' per forza lì, visto che i lavoratori sono già stati spremuti come limoni, che occorre andare a prendere i quattrini per evitare l'insolvenza, la bancarotta. Sulla carta una misura che sembra "anticapitalista". Invece no, invece sarà il contrario. Rubare soldi ai ricchi non è per forza un gesto anticapitalistico. Dipende da chi compie la rapina e da come poi viene utilizzato il maloppo. In questo caso sarebbe una rapina , sì a danno della borghesia, grande piccola e media, ma a tutto vantaggio della finanza speculativa internazionale, delle banche e, anzitutto del salvataggio di questo euro disgraziato. Una mazzata devastante per l'economia, l'ingresso in una depressione senza precedenti, che causerà milioni di disoccupati in più e quindi caotici conflitti sociali."
Ma quando scrivi queste cose è perché hai dato un'occhiata, per capire,a cosa accadde sul fronte sociale in quei paesi che hanno fatto default? Lo sai che l'Argentina non pubblica dati ufficiali sulla situazione della povertà dal 2007? Che quando ci fu il default il 50% della popolazione andò a raccogliere cartoni per sopravvivere, che i bambini morivano per inedia? E tu scrivi che togliere soldi ai borghesi è peggio che fare default perché innesca una crisi economica gigantesca? ma tu lavori in fabbrica? Ma di che parli? ma dove vivi? Ed anche ci fosse un default salvifico chi è che pagherà il prezzo? Pensi che uno che ha un patrimonio di svariati miliardi di euro sarà nelle nostre stesse condizioni? Scrivi "dipende da chi fa la rapina" ,grazie al cazzo dico io. Ma pensi che quel 10% di famiglie che possiede il 50% della ricchezza finanziaria, e proporzionalmente molto di più di quella immobiliare, siano dei santi che con i consigli di amministrazione delle varie banche non c'entrano un cazzo? Chi siede nel consiglio di amministrazione di Mediobanca? Chi possiede Medionalum? Sono della stessa famiglia amico, è capitalismo amico. Ed il default è una roba che utilizzeranno loro, ed il peggio è che gente come te ne fa un'arma propagandistica rivoluzionaria.

Commenti

Solo per capire ma quanto sai della sirtuazione argentina oggi? Hai fonti per affermare che li davvero stiano male, siano poveri? Se si puopi indicarle? Sono affidabili e dimostrabili (non mi citare per favore giornaluncoli al soldo del ricco occidente usa-europa, qulli travisano sempre tutte le notizie per i loro scopi).

Carlos
mario ha detto…
Questo è link che rimanda ai dati statistici che la CIA pubblica su ogni singolo stato, è senza commenti e cita solo la fascia di popolazione sotto la soglia di povertà.

http://www.indexmundi.com/g/g.aspx?v=69&c=ar&l=it

Il dato che pubblicano sull'Argentina è un dato che dal 2007 non ha riscontri statistici ufficiali. tanto è vero che puoi osservare come danno un dato per il 2010 che è poco attendibile (si passa dal 24% del 2009 al 12% circa dell'anno dopo)

E' dal 2007 che l'Argentina non fornisce dati ufficiali su questa questione.

Questo mostra cosa è accaduto negli anni 2002 e 2003
http://1.bp.blogspot.com/_GkH27oJFYrY/S9at3qk--ZI/AAAAAAAAB5c/Ug2aJ6D6njc/s1600/1+argentina.jpeg

è un dato ONU e si ferma all'anno in cui il default era già operativo.

Chi racconta che il default ed il rifiuto del debito è uno strumento "rivoluzionario" a mio parere dice una fesseria. Intanto la nostra situazione non è quella dell'Argentina, lì hanno potuto contare su una ripresa economica grazie anche al fatto che pur in presenza di una forte svalutazione della loro moneta (con un'inflazione che ha superato l'80%) non hanno deficit nella loro bilancia dei pagamenti dovuto all'importazione di materie prime come gas e petrolio. Sono autosufficienti e se combini su questo ad esempio i dati che fornisce il sito CIA world factoum puoi osservare come sono messi loro e come siamo messi noi.
Non pagare il debito farà anche fallire le banche ma non risolve nulla, anzi.
La questione è che quando si propongono strumenti del genere lo si dovrebbe fare avendo a mente anche qual'è la strategia e quali i possibili sbocchi.
Nel nostro caso ad un aumento della povertà siamo in grado di dire, sulla base di quello che c'è ora in termini di organizzazioni, che ciò porterebbe ad una situazione rivoluzionaria e ad un cambiamento?
Ed allora perché, se è vero che la ricchezza privata del paese in termini finanziari vale il doppio del debito pubblico e quella immobiliare tre volte lo stesso, devo usare uno strumento che lascerebbe inalterati i rapporti tra chi + ha e chi non ha (peggiorando sicuramente) mettendo sul lastrico milioni di persone senza difese?
Perché non abbattere il debito facendo pagare a questi il costo della crisi?
Perché non costringerli ad acquistare loro quel debito pubblico con interessi dell'1% ad esempio?
In Giappone il debito pubblico vale il doppio del pil, lì è in mano ai giapponesi e questo permette allo stato di farsi finanziare il deficit senza subire ricatti.
Se il default arriverà sarà un disastro ed auspicarlo in una situazione in cui perderemo ulteriormente non mi sembra granché.
Perdonami ma se la CIA che citi tu e' quella che ho torvato qui https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/
non la considero una fonte attendibile ne imparziale.
Io sono sudamericano, ho amici che vivono in quei paesi, e in Argentina so che la pripresa e' stata dovuta molto al fatto che si siano ciorciati le maniche e abbiano lavorato. I dipendenti hanno rilevato le fabbriche fallite dove lavoravano e lavorato tutti assieme, con la logica del tutti lavorano e tutti prendono gli stessi soldi; hanno mandato a quel paese il FMI che ha fatto nel modno piu' danni di quanti non se ne possano immaginare, e questo ha reso l'Argentina uno degli stati "carogna" dal punto di vista occidentale (in ottima compagnia con Venezuela, Bolivia e diversi altri paesi che non vogliono fare le cose come dicono lorisignori ma essere invece padroni pel proprio destino).
mario ha detto…
Mi sembra strano che tu non conosca la situazione di quel paese.
I dati sono dati statistici che nessuno ha smentito, tanto meno il governo argentino.
E' un fatto che l'Argentina è un paese che in termini di materie prime è autosufficiente e questo ha permesso a loro di godere di quelli che sono stati i valori sul mercato di questi beni.
E' vero ci sono state esperienze di fabbriche autogestite dai lavoratori, purtroppo queste esperienze si contano sulle dita di due mani e non in incidono più di tanto.
In Argentina quasi tutti i settori che furono privatizzati continuano ad essere nelle mani di investitori stranieri, la Telecomn italiana ad esempio nel campo delle telecomunicazioni.
Che in Argentina una larga fetta della popolazione viva ancora in una situazione di povertà assoluta è un fatto.
Sui rapporti con il FMI ti ricordo che " Nel 2005 il governo di Kirchner decise, contrariamente alla prassi, di saldare il proprio debito con il Fondo in un'unica rata facendo ricorso alle riserve valutarie."
Se vuoi avere un'informazione su come sono i rapporti tra FMI ed Argentina puoi leggere questo
http://www.equilibri.net/nuovo/articolo/argentina-l%E2%80%99evoluzione-dei-rapporti-con-il-fmi
o cercare notizie in rete

In pratica chi ha perso in questa vicenda sono i piccoli risparmiatori e quel soggetto ha avuto indietro con gli interessi tutti i suoi quattrini.
Conosco il sudamerica (così come il centroamerica ed il Messico dove recentemente sono stato per quattro mesi girando tra il Chiapas ed il Nord del paese), ho un figlio brasiliano e l'ho girato (soggiornandovi) in lungo ed in largo.
Con il sudamerica ho un rapporto speciale,questo però non m'impedisce di vedere le cose per come stanno.
In Argentina non è stato realizzato il socialismo, le gente fa fatica e la struttura sociale riproduce né più e né meno le contraddizioni di qualsiasi economia di mercato ed il loro default per i tanti che vivono d'espedienti non ha cambiato di molto la situazione.

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