La società medievale del 2011

Siamo messi peggio o come nel medioevo, come allora una cerchia ristretta di nobili governa il resto della società, come allora questa cerchia vive di rendita a scapito di chi sopravvive con il suo pezzo di terreno, come allora una cerchia di cortigiani impiegati dello stato protegge quella gente, come allora i preti predicano nelle chiese la virtù della sopportazione per evitare che il popolo si ribelli, come allora i giullari intrattengono i nobili facendoli ridere dei loro paradossi a scapito del popolo. la differenza è che c'è la televisione ed i lobotomizzati ridono insieme ai nobili invece che dare fuoco a tutto.


Dice " Sei esagerato, e poi 'sti riferimenti storici fanno acqua"
Non credo di esagerare e sui riferimenti storici concedo. Concedo il fatto che dal momento in cui qualcuno impose, ad una massa di persone, regole e comportamenti con cui condividere i metri quadri all'interno dei quali conviver,e in nuce emersero gli elementi che hanno caratterizzato la base della storia per come si è sviluppata negli ultimi 7000 anni.

Chiamateli come volete, sacerdoti, principi guerrieri, re, padroni o borghesi il succo alla fine è quello.C'è un corpo organizzato che vive di rendita sulla massa delle persone in  virtù del potere che riescono ad esercitare su questi ultimi. Il presupposto è la frantumazione negli interessi di quel corpo sociale, farli sentire individualmente un unicum rispetto al resto e governarli grazie all'apparato che consente l'applicazione delle leggi, la repressione di chi non ci sta e la trasmissione dei valori fondativi con strumenti che tengono conto di come la comunicazione pervasiva possa essere più efficace se usata nel giusto modo.

E come potremmo spiegarci altrimenti secoli di comportamento brutale che ha come unico obiettivo la sottomissione di qualcun altro per sfruttarne le risorse di dove abita o vive, o la forza lavoro, con l'unica meta che è quella di accrescere la propria ricchezza e la disponibilità di risorse per continuare ad andare avanti, a queste condizioni, su questo pianeta?

Certo la democrazia è un esercizio complicato. E come si coniuga l'economia liberale con la democrazia?
Non si coniuga affatto a vedere quello che accade, o quantomeno una delle due ha un falso fondativo nel suo svilupparsi concretamente giorno dopo giorno. Costringe l'altra ad essere un simulacro ed un concetto vuoto e falso. E, tra le due, quella che perde è la democrazia.
L'economia non può essere liberale (liberista o come pensate sia meglio usare questo termine), non può lasciare libero arbitrio all'individuo perché i risultati stanno lì a dimostrare che quello che si sviluppa è un mostro con mille teste, che divora il corpo sociale, lo costringe   in angoli angusti, produce una società che ha di fronte a sé solo orizzonti cupi.

Ed in questo orizzonte cupo bisogna scegliere, osare e rompere la macchina, essere brutali perché quel mostro è già brutale. Rivoltare e rivoluzionare le basi e le fondamenta recuperando il senso comune e di comunità. Costringere l'altro ad esser uno dei tanti strumenti per lo sviluppo della "democrazia" e non il contrario.

Esempio di giullare che fa ridere di gusto una "nobile" impiegata dello stato












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