La Tav, i tecnici e le minchiate.

La vicenda Tav offre lo spunto per misurare la qualita' della gentaglia che si erge a classe dirigente di questo paese. faccio una premessa, ho ancora vivo come ricordo la vicenda dell'aeroporto di Malpensa. Una roba costruita in un pezzo di territorio nel quale, nel raggio di 200 km. trovate l'aeroporto di Caselle, quello di Milano, quello di Bergamo e quello di Biella (sicuramente me ne e' sfuggito qualcuno). Anche allora per giustificare l'investimento si scomodarono fior di analisi fatte da tale universita' Bocconi ed articoli di giornali consezienti.. Dopodiche' le cose sono andate cosi':



Quale futuro attende l’Aeroporto di Malpensa? Dopo anni di litigi, dibattiti e proteste, non si è ancora arrivati ad una risposta. L’argomento sarà tema del dibattito che oggi pomeriggio, alle ore 15.00, infiammerà la sala polivalente di Largo Lazzari a Vergiate, in provincia di Varese. Ad organizzare il convegno pubblico è stato il coordinamento provinciale dei circoli di Legambiente. Parteciperanno Sindaci del territorio, rappresentanti di istituzioni nazionali e locali, di associazioni e comitati, tutti uniti nel discutere del futuro di Malpensa.
Al centro della polemica c’è il pantano nel quale l’”Aeroporto della Brughiera” versa ormai da troppi anni. “Uno scalo nato con grandi sogni di gloria infilati nel posto sbagliato. – secondo gli organizzatori – Troppo lontano da Milano per essere un city airport, troppo vicino ai grandi hub continentali per reggerne la competizione, troppo avviluppato dalla metropoli per evitare i conflitti con l’urbanizzazione, troppo costoso per le compagnie low cost”.


Veniamo a noi, e qui faccio un'ulteriore premessa: ho lavorato per circa due anni come consulente per una societa' della sitaf (quelli che gestiscono la Torino- Bardonecchia ed il tunnel del Frejus) e per circa 20 anni in societa' di logistica e trasporti.
Conosco quel territorio ed i taffici di merci che viaggiano via terra e via ferrovia da quelle parti, e non solo. Ricordo solo che l'unico anno in cui il tunnel del Frejus vide un incremento dei traffici, via strada, fu nel momento in cui quello del Bianco fu chiuso per un incendio. Di trasporti via treno poche ombre, semplicemente perche' non esistono e qualora ci fossero il camion continuerebbe ad essere il mezzo di trasporto piu' economico (purtroppo).

Ma non son questi gli aspetti di cui voglio parlare, mi interessa solo sottolineare alcune frasi uscite dal "senno" di Monti, Bersani e (ultimo) Virano.

Monti dice che tra un po' sara' pronta l'analisi costi e benefici che raccontera' agli italiani perche' conviene la Tav. Ne deduciamo che anche lui non sa quale sarebbe il vantaggio dell'opera dal punto di vista economico e, cosa piu' importante, che questi e' da venti anni che producono progetti senza avere la chiarezza su questi aspetti. Devono ancora tirare le somme.

Monti dice che e' il momento della fermezza. Solo nell'ultimo periodo tra gente in carcere e denunce varie 40 persone hanno visto limitata la loro liberta', in attesa che questi finiscano i compiti a casa.

Bersani dice che l'opera costa solo 8 miliardi. Il che significa che a Bersani non interessa saper come e per cosa si spendono i soldi, a lui basta che qualcosa costi "solo". Intanto la cifra e' sballata e si rifersisce solo al traforo ma e' imbarazzante pensare che questo signore dovrebbe rappresentare, con il suo partito (una parte del quale impegnato a scagionarsi da accuse di tangenti e connivenze mafiose),  il nuovo che avanza.. Un illusionista di cui l'unica cosa decente da ricordare sara' l'imitazione di Crozza.

Virano dice che l'opera costera' solo 2 miliardi e rotti, smentendo cosi' Bersani nel gioco al ribasso. E gia' qui potremmo chiudere la questione sull'attendibilita' di questo, ma andiamo su un punto piu' interessante.Vorrei solo che questi facessero l'elenco delle opere inutili che dovevano costare SOLO.

Virano dice che e' vero: il Musinet e' pieno di amianto MA  l'opera sara' relativamente sicura, indipercui hanno fatto bene a battersi (prima che arrivasse lui immagno) per far spostare il tracciato dal Musinet.Quindi se si fosse dato corsa all'opera, secondo il progetto originario, ci troveremmo nella merda senza poter fare nulla al rigurado. Cosi' come sul concetto di "sicurezza relativa" sorvolo perche' non capisco frasi contradditorie e cosi' ipocrite.
Ricordo solo che anche per questa semplice cosa i passaggi sono stati: mobilitazione, proteste, arresti, teste spaccate e democraticamente via discorrendo con cose cosi'.

Sulla Tav c'e' una letteratura smisurata, poco tempo fa si confrontarono al politecnico di Torino le fazioni "opposte". Chi ha voglia puo' prendere i dati li' senza aspettare che Monti il tecnico finisca il suo compitino.Potra' anche sentire le fantasmagoriche cazzate e imbufalisrsi pure lui.
Io dico solo che e' in gioco molto e che sara' dura per lorsignori. Cazzo se sara' dura.

p.s.
ma di Malpensa che ne facciamo?

Commenti

mario ha detto…
Uranio, non amianto
Scusate l'errore

Post popolari in questo blog

Meglio di così si muore

L'odio di classe