La depressione che gira intorno.
Qualche giorno fa ho esternato il mio pensiero sia sulla questione "cervelli in fuga" che su quella dei suicidi. Una robetta da niente scritta su faisebuk che sono ritornato a frequentare perché la "coerenza", per gli psicopatici, non è di questo mondo.
Questo per i cultori il Mario pensiero su una protesta di stronzi, sui cervelli in fuga e sui suicidi:
"Gli specializzandi protestano perché devono pagare le tasse oltre gli 11.550 euro, presi come borse di studio, perché oltre alle tasse devono: "Per soli 5,6 euro l'ora lo specializzando segue ambulatori", garantisce "60 ore di lavoro alle settimana, 250 lettere di dimissioni all'anno, 75 turni di guardia all'anno, fa ricerca (nel tempo libero), assistenza sanitaria continua, partecipa ai congressi (a spese sue), risponde al telefono. Non ci stiamo!". Ne deduco che per loro il problema non è tanto il sistema da schiavetti a cui sono sottoposti in virtù di una agognata scalata delle classi sociali dall'alto della loro laurea, quanto le tasse. ma che se ne vadano affanculo."
"'Sta storia dei cervelli che fuggono all'estero ci ha un po' rotto i coglioni. capirai che cazzo di cervello quello di uno che va a fare il marketing manager per aiutare a vendere più borse griffate in Bosnia Erzegovina. ma tutti quei ragazzi che spendono il loro tempo in qualche campo profughi ad aiutare chi sta male, ma di quelli non frega un cazzo a nessuno? No, a 'sti stronzi interessano i rampolli borghesi frustrati perché in Italia non trovano la giusta collocazione."
"Monti fa le statistiche sugli omicidi e dice che non possiamo lamentarci, io gliele farei fare sugli omicidi politici come un tempo. Ma noi siamo gente passata di moda. e allora sparatevi."
Una cosa che trovo insopportabile è quest'aria da depressi che come una cappa avvolge tutto e tutti. La gente fa i conti e si accorge che non ce la fa a tirare a campare.
Quella cazzo d'immagine del cellulare all'ultima moda è lì che ti martella il cervello ed a te mancano gli spiccioli per pagarti il solito cappuccino con bombolone.
La nazione ha le sue preoccupazioni, ci sono i figli che emigrano perché lavare i piatti in pub con una laurea in filosofia è una roba che rompe tanto il cazzo. Per non parlare di quelli che il culo se lo sono fatti al politecnico, e con quel pezzo di carta adesso sono lì che riparano software per computer all'ultima moda.
Questo cesso di paese, come altri nel mondo, ha avuto la fortuna di uscire dalla merda in cui Benito l'aveva cacciato, con la sua mania di conquistare la Russia mandando in giro gente con gli stivali di cartone, grazie alle rimesse di milioni di migranti. Tutti rigorosamente camerieri, cuochi, muratori e falegnami . Insomma quella classe di persone che presa la sua bella valigetta con niente dentro oltre al paio di mutande per il viaggio, senza conoscere una parola d'inglese o spagnolo si è messa lì e, senza skype, chat e telefoni cellulari transoceanici, ha tirato su dal niente il necessario per sfamare se stessi e quelli rimasti al paesello.
Oggi sono di un'altra generazione, loro soffrono una cazzo di depressione che li costringe ad esternare la frustrazione dovuta al fatto che la scienza acquisita la devono applicare non a casa loro ma sulle sponde del malefico impero del male.
Sinceramente e senza simpatia: MI AVETE FRANTUMATO LE PALLE!
Sono appena tornato da un giro al sud di questo solito cesso di paese e sono stato bene. L'aria di disordine che respiravo, le regole infrante ogni nanosecondo, i semafori con il rosso messi lì per aspettare il natale perché a nessuno frega un cazzo di rispettarli mi hanno fatto pensare che senza caos la vita è niente.
Eppure ci vogliono tutti ordinati ed inquadrati. Buoni ad accettare qualsiasi regola che sia filata a filo doppio con tempi della produzione e non quelli della vita.
E noi siamo lì presi all'amo.
E allora? e allora niente, scansatevi quando passo perché il tempo di stare a sentire i vostri pianti ipocriti non l'ho più. E' il momento di scardinare i soliti discorsi triti e ritriti. E' tempo di rovesciare i valori e l'ordine delle cose perché questo mondo sta andando in culo ed il nostro ruolo è affondare il dito, non quello di toglierlo.
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