I poveri non fanno paura



La Repubblica ,nel solito articoletto strappa lacrime post Natale, ha messo in prima pagina un po' di fotografie di barboni (li chiamo così perché è più rancido di homeless, nà roba da fighettini).
Se li osservate bene (ammesso che abbiate voglia di guardare la faccia di quei poveri cristi) potrete non notare che sono volti rassicuranti.
Non c'è uno solo di loro che mostri una bocca sdentata, i vestiti sono logori ma tutto sommato in ordine, gli sguardi rassegnati ad una condizione di povertà senza uscita.
Pensare che per darci questa visione 'sto genio di fotografo si è fatto un giro in Portogallo dà da pensare.
Quelli che frequento io, al contrario, puzzano perché fanno fatica a trovare una fontanella dove lavarsi, di solito pisciano all'angolo e cagano nel posteggio dietro casa a ridosso del muro per non essere visti perché non ci pensano proprio a spendere un euro per fare quelle cose, quando ti sorridono mettono in evidenza la mancanza di almeno la metà dei denti, i capelli sono appiccicati alla testa e lucidi, si portano dietro tutto e di solito ti augurano buon Natale con una settimana di anticipo.
A differenza di repubblica che li cerca in Portogallo io li ho sotto casa.
Ogni tanto allungo loro qualcosa, ho la speranza segreta che mettano insieme un po' di soldi per acquistare P38 e farne un uso degno.
So che non sarà così perché la fame è una brutta bestia, a differenza di repubblica non mi fanno pietà. Anzi, mi fanno solo girare i coglioni.

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