Lo zapatismo e l'arte di piangersi addosso di noialtri

 Vorrei commentare ma quello che rimane nel mio stomaco è contratto. 40.000 compagni in silenzio hanno marciato in 5 città del Chiapas. Tra queste Ococingo dove nel 94 morirono in tanti. La stampa nazionale, compreso quello che è rimasto dei giornali della sinistra fighetta, non ha tempo per parlare di questa cosa. Noi sì.
Tra un po' sarà l'anniversario della sollevazione, io ero lì. Niente vale come stare affianco di gente che un giorno decide di sollevarsi in armi. Potresti mollarla lì perché il resto è noia. E allora ancora un omaggio a questa gente. Un loro centimetro di statura vale tutta la compagnia dei nani che mi vedo camminare attorno. W l'EZLN

Qui metto due video, il primo in spagnolo ricostruisce le ragioni storiche della nascita dello zapatismo, il secondo è un collage di foto delle manifestazioni che ci sono state ieri.
Vi lascio a queste immagini; per quanto vale un'ultima cosa la voglio dire:
leggo ogni tanto post che rimarcano una sorta di depressione individuale, di scoramento, di piangersi addosso come se i processi di censura e repressione delle lotte e la solitudine di tanti compagni fosse una novità di questi tempi.
Leggo anche di "lezioni" fatte a gente che magari è tornata ad una vita "normale". Io ho una sola domanda: oltre questo la vostra prospettiva ed il vostro contributo qual'è? Ecco prima di rompere i coglioni per giustificare la vostra ignavia, guardatevi un po' dentro.
p.s.
se qualcuno fosse interessato ad un viaggio da quelle parti a Marzo mi contatti. 





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