Memoria, fascismo e nazismo

Ruth Maier aveva ventidue anni quando fu uccisa ad Auschwitz. Questo è quello che scrisse nel suo diario: " Se ci si chiude in se stessi, se si considera le persecuzioni e le torture contro gli ebrei solo da ebrei, allora l'anima perirà lentamente e sicuramente per qualche oscuro complesso dell'anima. La salvezza sta nel guardare la questione ebraica in prospettiva, nel contesto dell'oppressione di cecoslovacchi e norvegesi, della questione operaia. Ci arricchiremo soltanto quando capiremo che non siamo noi il solo popolo di martiri. Che accanto a noi c'è un numero incalcolabile di persone che soffrono e soffriranno fino alla fine dei loro giorni se non lotteremo per un mondo migliore "


In quel campo morirono circa 1.000.000 di ebrei, 70.000 polacchi, 21.000 zingari e 15.000 prigionieri sovietici.
Una delle strategie adottate dai nazisti fu quella di far morire di fame una parte della popolazione occupata e gran parte dei prigionieri di guerra. In questo modo perirono più di 3.000.000 di russi.
Eduard Wagner, responsabile militare degli approvvigionamenti, disse ai suoi capi dipartimento :" i prigionieri di guerra che non lavorano dovranno essere lasciati morire di fame".

Propedeutico al sistematico massacro ed al genocidio fu il programma di eutanasia T4 avviato nel Luglio 1939.  Pazienti tedeschi e polacchi definiti " inadatti a proseguire la loro esistenza", al ritmo di 5.000 al mese, furono uccisi ricorrendo al gas o alla fucilazione.

Queste solo alcune cose. tanto per ricordare.



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