Economia grillina in pillole e dubbi
1°Ho letto l'intervista di Gallegati su repubblica e finanza. Questo è il teorico economico dei grillini, dire che è sconcertante è dire poco.
In pillole:
l'articolo 18 è un residuato ideologico, bisogna salvaguardare i lavoratori non i posti di lavoro, 2 aliquote irpef e se serve patrimoniale, allungare le scadenze del debito per liberare risorse.
Alcune obiezioni:
1- se allunghi le scadenze aumenta il costo del finanziamento, basta dare un'occhiata ad una qualsiasi curva dei rendimenti sui titoli di stato. Questo implica gravare ancora di più sulle future generazioni.
2- il tessuto produttivo italiano è fatto per lo più da piccole aziende in cui il problema dell'articolo 18 non si pone, pensavo che un obiettivo fosse quello di aumentare le garanzie per chi lavora. Non peggiorarle.
3- non esiste, in questo sistema chiamato capitalismo, una relazione indipendente tra crescita economica/aumento dell'occupazione/redditi. Se non si producono posti di lavoro è difficile produrre lavoratori ed un sistema di welfare in grado di coprire i bisogni di chi sta fuori.
4- la tassazione progressiva è una delle poche cose "democratiche" di questo sistema, chi più ha di più deve dare alla collettività.
C'è una strana assonanza tra le cose che dicono questi qui e certe tesi berlusconiane e iperliberiste. C'è poi da capire come farebbero questi a garantire sanità ed istruzione pubbliche, oltre che servizi, partendo da queste illuminazioni.
p.s.
l'assurdo di questa situazione è che chi lo ha votato va dietro al nulla, se non altro i comunisti assaltavano il palazzo d'inverno e facevano la rivoluzione, si appropriavano dei mezzi di produzione e collettivizzavano. Ma questi oltre che raccontarci che faremo la fame che progetto hanno?
p.s.
prossime minchiate?
In pillole:
l'articolo 18 è un residuato ideologico, bisogna salvaguardare i lavoratori non i posti di lavoro, 2 aliquote irpef e se serve patrimoniale, allungare le scadenze del debito per liberare risorse.
Alcune obiezioni:
1- se allunghi le scadenze aumenta il costo del finanziamento, basta dare un'occhiata ad una qualsiasi curva dei rendimenti sui titoli di stato. Questo implica gravare ancora di più sulle future generazioni.
2- il tessuto produttivo italiano è fatto per lo più da piccole aziende in cui il problema dell'articolo 18 non si pone, pensavo che un obiettivo fosse quello di aumentare le garanzie per chi lavora. Non peggiorarle.
3- non esiste, in questo sistema chiamato capitalismo, una relazione indipendente tra crescita economica/aumento dell'occupazione/redditi. Se non si producono posti di lavoro è difficile produrre lavoratori ed un sistema di welfare in grado di coprire i bisogni di chi sta fuori.
4- la tassazione progressiva è una delle poche cose "democratiche" di questo sistema, chi più ha di più deve dare alla collettività.
C'è una strana assonanza tra le cose che dicono questi qui e certe tesi berlusconiane e iperliberiste. C'è poi da capire come farebbero questi a garantire sanità ed istruzione pubbliche, oltre che servizi, partendo da queste illuminazioni.
2°«Ha toccato i risparmi di famiglie che ora non possono andare avanti perché non hanno soldi. Come può essere questo il bene dell’Italia e, quindi, anche il bene dell’Europa? Io sono a favore che l’Italia si ricompri il proprio debito estero da paesi come Francia e Germania e negozi nuovamente il tasso d’interesse. In realtà l’Italia è già fallita. Fra un anno non avremo i soldi per pagare le pensioni e gli stipendi dei dipendenti pubblici. C’è poco da salvare». Questo ha detto il guru in un'intervista parlando di Monti. Qualche appunto:
le famiglie non hanno soldi perché invece di toccare quelli ricchi sfondati come lui chi ha governato ha toccato noi. Lui dice che si vuole ri-comprare il debito da Germania e Francia, c'è un detto popolare che dice "quando devi soldi agli altri stai in grazia di Dio perché i cazzi sono i loro". Dovessimo mai ricompraci il debito da tedeschi e francesi ho l'impressione che quelli stapperebbero bottiglie di spumante ridendo a quattro ganasce. Dovrebbe anche spiegare come cazzo si fa se siamo di fatto già falliti. A proposito, saranno contenti pensionati e statali; tra un anno la spesa la faranno virtualmente.p.s.
l'assurdo di questa situazione è che chi lo ha votato va dietro al nulla, se non altro i comunisti assaltavano il palazzo d'inverno e facevano la rivoluzione, si appropriavano dei mezzi di produzione e collettivizzavano. Ma questi oltre che raccontarci che faremo la fame che progetto hanno?
3°Qualcuno dica a Grillo che con la decrescita ci siamo portati già avanti; tre milioni di disoccupati, redditi sempre più bassi e 17 milioni di persone a rischio povertà. E ci risparmiamo il PIL perché quello non misura la felicità.
Intanto qualcuno vaneggia di ritorno alla campagna, io sono d'accordo; il problema è fare in modo che basti per 60 milioni di persone.p.s.
prossime minchiate?
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