C'è la guerra e faccio il tifo
Mo' ci sta 'sto fatto delle proporzioni. Viviamo in un posto di fantasmi, gente che si lamenta e rovescia quintali di parole senza mai arrivare a niente. Proporzioni, parolina magica che dovrebbe farci sempre ragionare su noi e gli altri. Che so, magari vi fanno incazzare tutte 'ste brutte notizie sugli omicidi e 'sta società violenta ecco in quel caso vi inviterei a fare un giretto dalle parti di San Pedro Sula. Mai stati a san Pedro Sula? No eh?! Io sì. Fa una roba tipo 10 omicidi al giorno, nelle statistiche risulta essere da un pezzo (ora non lo so) la città più pericolosa al mondo. Se ti vedono con il tuo zaino e magari gli stai sul cazzo zac una coltellatina non te la leva nessuno.Ecco, un po' di vacanze da quelle parti e poi anche il vostro vicino vi sta simpatico.
Torniamo alle proporzioni, ormai non ci impressiona più niente. saranno forse tutti quei morti che sezionano in prima serata durante la cena. La morte ha assunto una sua dimensione plastica, a furia di vedere gente stesa sui tavolini sembra che quella (la morte) non esista più, che sia un problema di altri. Lontana da noi. Bene, ci sta un libro che vi consiglio che s'intitola le benevole, parla di un tedesco ex ufficiale delle ss che narra delle sue vicende durante la seconda guerra mondiale. Quel libro ha un fascino perverso, cita numeri, milioni di morti, li seziona al secondo, quanti al minuto e quanti in un'ora. Le tecniche per ammazzarli e farli stare in 10.000 dentro una buca. I bambini che non ne volevano sapere di crepare e robe così.
Ah, la guerra. Per rimanere dentro a 'sto discorso delle proporzioni mi viene da pensare al tempo speso per fare il tifo ora per l'uno ed ora per l'altro.
Ci sta la Siria, la Palestina, Israele, l'Afghanistan e noi lì a pensare come schierarci, cercare i bastardi le responsabilità e tutto il bollito.
Non so a quanti di voi sia capitato di vederlo un paese in guerra, a me sì. Mi è capitato in Salvador, un posticino dove con un certo anticipo sui tempi staccavano la testa alla gente sospettata di appoggiare la guerriglia e la lasciavano all'ingresso dei paesi.
Da un pezzo lo fanno anche in Messico, ma lì dicono che è roba tra narcos. Ecco,dicevo delle proporzioni e della guerra. Un conto fare il tifo e stare qui davanti alla TV, un conto è stare là e sentirla la paura.
Mi sto rileggendo un po' di storia nostra. Ci sono due libri che danno il senso delle proporzioni in guerra, uno s'intitola Soldaten, l'altro Inferno. Il primo è una sorta di saggio scritto da due ricercatori che trovarono i documenti delle conversazioni che i soldati tedeschi avevano tra di loro nei campi di prigionia. Gli americani li spiavano per avere informazioni e quello che veniva fuori era di tutto un po'.
Potete leggere conversazioni così:
L'altro è una narrazione che per più di 800 pagine ti porta attraverso tutti gli scenari e le atrocità commesse.
Atrocità in senso lato e ovunque. Dare una misura a tutto questo è impossibile, non basta fare il consuntivo e calcolare in quanti ci lasciarono la pelle. Quello che viene fuori è la proporzione della nostra vigliaccheria, di come un po' tutti ci prendessero per il culo e di quanto il pelatone si fosse sbagliato nel pensare che otto milioni di baionette potessero conquistare un impero.
I primi i nostri alleati nazisti. Leggetelo e ve ne farete un'idea.
Ci sta pure la questione della proporzione dell'antisemitismo che era una cosa che non riguardava solo i tedeschi. I francesi quando si arresero non ci pensarono due secondi a collaborare con i nazisti. Hai voglia a raccontare la storia con la retorica. Per non parlare dei polacchi che si sentirono carne di macello e mandarono elegantemente in culo gli inglesi quando questi di fatto li lasciarono al loro destino.
Nelle proporzioni degli orrori risaltano i figli del Sol Levante. I massacri che si divertirono a fare in Cina, come trattavano i prigionieri che cadevano nelle loro mani, gli esperimenti fatti sulla pelle dei prigionieri per testare armi chimiche. In questa proporzione c'è il fatto che i responsabili, se non con poche eccezioni, non pagarono il conto. Anzi, i medici che sperimentarono sulla pelle dei soldati prigionieri furono accolti come scienziati da chi li aveva sconfitti.
Azioni e reazioni, proporzioni infami di macelli e reazioni altrettanto infami di macelli. Il risultato quasi 70 milioni di morti secondo le statistiche più recenti.
Proporzioni.In quelle proporzioni ci sta il fatto che quelli che controllavano i cittadini nella Germania nazista, spiandoli, non erano più di 25.000; nella Germania dell'Est , per meno di un quarto degli abitanti della prima, erano più di 100.000 La differenza? Che con tutto lo schifo che poteva fare quel "regime" in quanto ad omologazione non è che facesse scintille, i nazisti invece sì. Erano tanto bravi questi da non avere manco più la necessità di controllarlo il popolo tanto si era assuefatto ed era complice.
Che voglio dire con questo? Niente, ricordatevi solo che le proporzioni possono sempre avere una chiave di lettura, e quando fate il tifo davanti alla Tv prima di andare a letto al calduccio sentitevi per un attimo fortunati.
Torniamo alle proporzioni, ormai non ci impressiona più niente. saranno forse tutti quei morti che sezionano in prima serata durante la cena. La morte ha assunto una sua dimensione plastica, a furia di vedere gente stesa sui tavolini sembra che quella (la morte) non esista più, che sia un problema di altri. Lontana da noi. Bene, ci sta un libro che vi consiglio che s'intitola le benevole, parla di un tedesco ex ufficiale delle ss che narra delle sue vicende durante la seconda guerra mondiale. Quel libro ha un fascino perverso, cita numeri, milioni di morti, li seziona al secondo, quanti al minuto e quanti in un'ora. Le tecniche per ammazzarli e farli stare in 10.000 dentro una buca. I bambini che non ne volevano sapere di crepare e robe così.
Ah, la guerra. Per rimanere dentro a 'sto discorso delle proporzioni mi viene da pensare al tempo speso per fare il tifo ora per l'uno ed ora per l'altro.
Ci sta la Siria, la Palestina, Israele, l'Afghanistan e noi lì a pensare come schierarci, cercare i bastardi le responsabilità e tutto il bollito.
Non so a quanti di voi sia capitato di vederlo un paese in guerra, a me sì. Mi è capitato in Salvador, un posticino dove con un certo anticipo sui tempi staccavano la testa alla gente sospettata di appoggiare la guerriglia e la lasciavano all'ingresso dei paesi.
Da un pezzo lo fanno anche in Messico, ma lì dicono che è roba tra narcos. Ecco,dicevo delle proporzioni e della guerra. Un conto fare il tifo e stare qui davanti alla TV, un conto è stare là e sentirla la paura.
Mi sto rileggendo un po' di storia nostra. Ci sono due libri che danno il senso delle proporzioni in guerra, uno s'intitola Soldaten, l'altro Inferno. Il primo è una sorta di saggio scritto da due ricercatori che trovarono i documenti delle conversazioni che i soldati tedeschi avevano tra di loro nei campi di prigionia. Gli americani li spiavano per avere informazioni e quello che veniva fuori era di tutto un po'.
Potete leggere conversazioni così:
" 50.000 prigionieri russi sono arrivati nella cittadella di Deblin. Era pieno zeppo, ci stavano solo in piedi...quando in novembre siamo arrivati ce n'erano 8000, gli altri erano già stati fatti fuori tutti."
Felbert: Cosa avete fatto con i bambini?
Kittel (molto agitato): I bambini, bambini di tre anni, li hanno presi per i capelli, li tenevano su da lì, e hanno sparato; poi li hanno gettai nella fossa."
E questo è niente!
L'altro è una narrazione che per più di 800 pagine ti porta attraverso tutti gli scenari e le atrocità commesse.
Atrocità in senso lato e ovunque. Dare una misura a tutto questo è impossibile, non basta fare il consuntivo e calcolare in quanti ci lasciarono la pelle. Quello che viene fuori è la proporzione della nostra vigliaccheria, di come un po' tutti ci prendessero per il culo e di quanto il pelatone si fosse sbagliato nel pensare che otto milioni di baionette potessero conquistare un impero.
I primi i nostri alleati nazisti. Leggetelo e ve ne farete un'idea.
Ci sta pure la questione della proporzione dell'antisemitismo che era una cosa che non riguardava solo i tedeschi. I francesi quando si arresero non ci pensarono due secondi a collaborare con i nazisti. Hai voglia a raccontare la storia con la retorica. Per non parlare dei polacchi che si sentirono carne di macello e mandarono elegantemente in culo gli inglesi quando questi di fatto li lasciarono al loro destino.
Nelle proporzioni degli orrori risaltano i figli del Sol Levante. I massacri che si divertirono a fare in Cina, come trattavano i prigionieri che cadevano nelle loro mani, gli esperimenti fatti sulla pelle dei prigionieri per testare armi chimiche. In questa proporzione c'è il fatto che i responsabili, se non con poche eccezioni, non pagarono il conto. Anzi, i medici che sperimentarono sulla pelle dei soldati prigionieri furono accolti come scienziati da chi li aveva sconfitti.
Azioni e reazioni, proporzioni infami di macelli e reazioni altrettanto infami di macelli. Il risultato quasi 70 milioni di morti secondo le statistiche più recenti.
Proporzioni.In quelle proporzioni ci sta il fatto che quelli che controllavano i cittadini nella Germania nazista, spiandoli, non erano più di 25.000; nella Germania dell'Est , per meno di un quarto degli abitanti della prima, erano più di 100.000 La differenza? Che con tutto lo schifo che poteva fare quel "regime" in quanto ad omologazione non è che facesse scintille, i nazisti invece sì. Erano tanto bravi questi da non avere manco più la necessità di controllarlo il popolo tanto si era assuefatto ed era complice.
Che voglio dire con questo? Niente, ricordatevi solo che le proporzioni possono sempre avere una chiave di lettura, e quando fate il tifo davanti alla Tv prima di andare a letto al calduccio sentitevi per un attimo fortunati.
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