Jovanotti e Renzi e il pianeta papalla

Jovanotti per Renzi: ''Puntiamo sul nuovo''
"Ho creduto in Renzi, non tanto perché penso sia il salvatore dell'universo - dice Jovanotti durante una pausa delle prove in vista del suo nuovo tour - ma c'era bisogno di un cambio. E' un uomo ambizioso, e per me l'ambizione non è un valore negativo, intelligente, preparato"


Come la vogliamo commentare questa cosa? Questo pezzo di mexxa appartiene ai chierichetti che fanno parte della generazione dei puffi. I puffi abitano sul pianeta papalla. Il pianeta papalla è quel pianeta in cui orde di ragazzini precari vengono a sentire le tue canzoni, e ti fanno guadagnare una barca di soldi. Ma tu, che sei figo ed ecologico, ti comperi la bicicletta invece che la macchina ed i soldini magari li investi in qualche resort ai caraibi. Gli racconti pure che il concerto che fai è eco e sostenibile, perché tutto quello che consumi lo rimpiazzi piantando alberelli nel Congo. tanto chi cazzo ci verrà mai nel Congo a controllare come crescono gli alberelli.Dicevamo del pianeta dei puffi, in quel pianeta i precari invece che sbatterti giù dal palco, e mandarti a lavorare in qualche comunità delle carmelitane scalze, ti vengono pure a montare il palco a sei euro l'ora. Magari ci lasciano la pelle, ma vuoi mettere il tuo funerale con il sottofondo delle musiche di Lorenzo quello che sponsorizza Matteo il nuovo?

Commenti

faustpatrone ha detto…
A me preme sottolineare che il povero canzonettaro risulta ahimé ignaro della sintassi italiana più piana...

Si dovrebbe compitare, a rigor di sintagma:

"(Renzi) È un uomo ambizioso, intelligente, preparato, e per me l'ambizione non è un valore negativo."

O meglio, per avvicinare sintagmi dal senso analogo:

"(Renzi) È un uomo intelligente, preparato, ambizioso e per me l'ambizione non è un valore negativo."

Invece il povero illetterato - con assoluto rispetto per chi di necessità ha mancato una qualsivoglia istruzione - ha detto che l'ambizione sarebbe "un valore negativo, intelligente, preparato."

come dicevo non mi urta la mancanza di "literacy" o di istruzione se giustificata da ragioni di vita o indigenza, ma da chi si proclama "intellettuale e artista" di musica e parole, si ha da pretendere la conoscenza minima della lingua in cui ci si esprime.

altrimenti si potrebbe essere ragionevolmente esposti al sospetto di cazzaggine incompetente e indegnità di rispetto.

da calci in culo. insomma.

Post popolari in questo blog

Meglio di così si muore

I poveri e l'economia delle brave persone.