Quando infoaut non fa capire un cazzo (che è quasi sempre)

"Solo in questa prospettiva, crediamo, la pratica trasformativa delle minoranze agenti può produrre dei cambiamenti reali e innescare quei "processi" che non sono solo una "parolina magica che tanto piace ai marxisti" ma il piano in cui i divenire (nei soggetti) e le trasformazioni (della società) avvengono per davvero (non solo nelle nostre teste)."


Questa frase compare sulla pagina di infoaut  che questi signori hanno su feisbuk. Introduce un articolo che si trova  lì e che è questo: http://www.infoaut.org/index.php/blog/segnalazioni/item/7348-un-dibattito-interessante

Ora, ho commentato che a mio parere bisognava tradurre il significato di questa cosa, anche perché abbiamo problemi con la scuola primaria figuriamoci a capire gli scritti di ricercatori universitari.
Ecco, io penso che questa roba sia un buon motivo per cercare altri compagni di strada.
Oltre alla retorica bolsa quello che mi colpisce è constatare che questi soggetti, che hanno la pretesa di parlare a soggetti colpiti dalla crisi, sottoproletari, proletari, ceto medio proletarizzato, operai sociali e quant'altro fa parte dell'universo potenzialmente antagonista, forse dovrebbero cercare di semplificare in primo luogo il linguaggio per farsi capire.

Una roba che sarebbe apprezzata nei quartieri proletari, anche per evitare di rischiare di prendere qualche calcio nel culo dato da gente che capisce magari il contrario di quello che gli vuoi dire.
Naturalmente l'articolo è un pippone su Grillo, i grillini, i punti di vista diversi e convergenti dei libertari e triccheeballacche.
Naturalmente il mio commento è stato rimosso.
Che vogliamo dire? Che sono solo quattro coglioni.

Commenti

faustpatrone ha detto…
Mah, roba stravecchia e sempre la stessa. Mi ricordo quando da universitario (e non era né ieri, né l'altro ieri purtroppo...) mi abbordarono i Marxisti Leninisti con il loro giornale. Gli chiesi subito come potessero pensare che un proletario potesse seguire i loro articoli, leggere il loro giornale. Mi guardarono a bocca aperta, come se avessi scureggiato al funerale di Lenin. Vedo che non è cambiato niente e che non ci vuole poi molto a fottere questa gente, dal lato dei padroni.

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