Il concertone del 1° Maggio

Siete andati al concertone per fare che? per farvi prendere per il culo.
Questa melassa che avvolge tutto e tutti, che assegna ruoli pre-stabiliti, che confonde i carnefici con le vittime, che relega i ragionamenti a 148 caratteri (o giù di lì) su twitter, che ti fa consumare velocemente tutto e non ti dà modo di fermarti un attimo a pensare, da solo e con il tuo cervello, questo palcoscenico che ha bisogno di attori compiacenti e adatti al ruolo è talmente impermeabile al vostro e nostro malessere, vero o finto che sia, che ha la capacità di montarti un palco dal quale artisti milionari dispensano "saggezza" su una massa indistinta di rincoglioniti persi.
E  hai voglia a fare la faccia cattiva, a predicare che sei precario e non ti puoi sposare perché le banche non ti fanno il mutuo e non puoi comperare due camere cesso e tinello. Basta metterti zumpazumpazzà, una cannetta, la maglietta del Che, due fischi a berlusconi, un applauso al carabiniere ferito, un minuto di silenzio per i morti sul lavoro, tre fotografie con il fazzoletto sul volto da far vedere agli amici del centrosocialeoccupato e domani ricomincia un altro giorno. Da servo come sempre.
D'altra parte la "rivolta" si accontenta di ghetti tollerati, di momenti scenici da immortalare sui media alternativi e no, di incazzatura non cattiva espressa al massimo con il riconoscersi  nel gesto disperato dell'altro, salvo fuggire a gambe levate quando è ora di prendersi in prima persona un po' di responsabilità .
E' cinema, sceneggiatura scritta e recitata. Non s'improvvisa nulla. Tutto è ricondotto a qualcosa che sia digeribile per il sistema. 
Osservo e basta, non sono neanche triste a vedere tutto ciò. Oggi il primo maggio l'ho passato per i cazzi miei. Era l'unica cosa rivoluzionaria da fare. Non recitare a soggetto e rimanere per una volta a casa.

Commenti

Luca K. ha detto…
Come sempre splendido post che mi trova in totale accordo.
Giusto a riguardo della conclusione segnalo che dalle parti di napoli sono riusciti a non recitare a soggetto senza però rimanere a farsi i cazzi loro, ma andando sotto il palco dei confederali a rovinargli lo spettacolino. Un compagno di Napoli ha raccontato così: "la contestazione è riuscita benissimo perché i confederali hanno dovuto sospendere tutto, la gente che era presente ci ha ascoltato, ha applaudito ed è venuta con noi per un corteo spontaneo. questa cosa gli ha roso così tanto ed hanno così paura di perdere le loro rendite di posizione che i confederali hanno senza alcun pudore denunciato i compagni."

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