La sollevazione che non c'è e un nazista (porco)

Allora, si può vivere intensamente anche passando un pomeriggio a seguire un corteo che rincorre la lega ed è rincorso dalla polizia e poi, dopo qualche giorno (Mercoledì), andare in un ospedale per farsi operare di nuovo e tornare a casa oggi. Nel mezzo, e dopo il risveglio dall'anestesia, seguire senza tante forze il dibattito su un nazista a cui una popolazione civile e determinata ha negato non tanto la sepoltura ma che quel luogo diventasse un punto di riferimento per nazisti e fascio cattolici di ogni landa. Dopo questo seguire la manifestazione di Roma. Uno dice: e allora? Io dico: allora un cazzo, ho solo voglia di sfogare un tot di cose che mi sono girate nel cervello a seguire gli sconfortanti dibattiti che giravano in rete con l'unico collegamento dato da un cellulare ed abbonamento TIM da 10 euro al mese.

Parto dalla prima, il nazista. Ho scoperto che c'è una nuova categoria di profondi pensatori della sinistra alternativa che più alternativa non si può. Sono quelli che adesso ti dicono " e cazzo, quello è morto. I cattivi sono altri, e poi pure gli imperialisti americani ne hanno ammazzata di gente quando bombardavano"
Uno pensa, "ma questo sottile argomento a che cazzo serve? a prendere posizione su cosa? Dobbiamo tutte le volte parlare dell'universo mondo rifiutandoci di limitare la cosa a quella semplice questione? un porco che è crepato lasciando un testamento in cui rivendica le sue azioni, che parla con spregio dei compagni e delle vittime? che non ha mai avuto un dubbio su quell'azione in quel suo ex cervello bacato?" ma è possibile  che non avete altre migliori cause per discorrere dei mali del mondo e dei superimperialisti yankee? Vi accorgete che date il fianco a quella ricostruzione di un passato che viaggiava sui suoi binari e che noi dovremmo solo ricordare con rispetto per i nostri, per quelli che solitari e coraggiosi hanno scelto di lottare piuttosto che rinchiudersi dentro quattro mura a scrivere libri? Io penso che siate solo una banda di rincoglioniti parolai, affascinati solo dalla forza delle parole e della loro capacità retorica (che comunque esercitate in un circoletto in cui forse è meglio vi limitaste a giocare a scopa) che vi porta solo a rimestare e spalare merda, che alla fine rimescola tutto e lascia solo scorie. Mi state decisamente sulle balle. Anzi, di più. 
Veniamo ora alla sollevazione, oggi leggevo le argomentazioni di un tizio che rispondeva ad un post, qui tra i tanti, in cui diceva che "è dura lottare, c'è il deserto,che la manifestazione di Roma è l'inizio, che è stata un successo il fatto che non abbiano avuto la possibilità di criminalizzarla etc.etc.etc." Tutta 'sta pippa perché è sorta una domanda" ma tutto questo bisogno di continuare a dire che siete buoni belli e non cattivi a che cazzo serve?" Io aggiungerei " siete voi che pomposamente portate in piazza la gente per la "sollevazione", per l'assedio ai palazzi del potere etc. etc." E poi avete paura pure delle vostre puzzette. Vorrei capire qual'è la differenza con quello che sarà lo sciopero dei sindacati, tanto per dire. Perché usate le parole alla cazzo? Le lotte che portate avanti e mica sono una novità, magari qualcosa si faceva anche negli anni passati. Alla Falchera un compagno si ritrovò con un buco in fronte per aver organizzato l'occupazione di un intero quartiere di case popolari da assegnare. Si chiamava Tonino Miccichè. Pensate che non si viaggiasse nel deserto pure allora? E poi 'sta storia delle lotte su reddito, cittadinanza e cose così. Per carità tutte cose nobili e giuste. Ma la differenza con un bel programma dei socialisti dei primi anni 60 dove sta?  Per quale società vi battete mica l'ho capito. Non ho capito qual'è il ruolo che gioca in questo la questione del lavoro, e cose così.Certo, sembra un mondo a pallini blu in cui la gente si vuole bene, ma i passaggi per arrivarci? Pensate che questo non generi conflitto? Ne avete paura. Tutto qua. Io non so quanto cazzo mi rimane da campare, ogni giorno è una sfida. Potrei rinchiudermi in un eremo e dedicarmi alla pittura, solo che quello che vedo continua a suscitare lo stesso magma di cose che avvertivo a 20 anni. Domani andrò a vedere l'assedio al comune di Torino,di certo quella mascheretta da pagliaccio non la metterò (mi state cordialmente sui coglioni con quella roba in faccia)  non starò in prima fila perché non me lo posso permettere ma se cuzzo qualcuno di voi, bimbiminkia, qualche domanda la farò. Temo le risposte perché i vaffanculo continuano a sintetizzare molto meglio di tanti discorsi quello che penso.

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