Mio figlio e la fabbrica
Lucas è uscito alle 14,10 dalla fabbrica. la mansione è "addetto al carico e scarico forno". quando si è seduto vicino a me ho sentito l'odore del ferro. Il viso sudato e sporco. Prima di lui è uscito un ragazzo sui 30 anni, si è seduto nella sua macchina, ha tirato fuori una bottiglia d'acqua ed ha bevuto ad occhi chiusi senza interruzioni. Quando ha finito è rimasto per un po' con la testa appoggiata al sedile, poi ha messo in moto ed è andato via lentamente. Tanti ragazzi giovani, un lavoro a tempo determinato in una cooperativa perché la commessa ha un periodo di prova di tre mesi. L'azienda credo sia Svizzera, ha stabilimenti in giro per il mondo in posti in cui il costo della fatica di un uomo vale meno dei 6,84 euro che danno a mio figlio. Il sito recita di "valorizzazione degli asset, di stakeolder e roba così. In sintesi capitale contro forza lavoro. Lui domani si alzerà di nuovo alle quattro, poi per due giorni lavorerà dalle 14 alle 22 e per altri due dalle 22 alle 6 della mattina prima dei due giorni di pausa. Ho dato un'occhiata al suo contratto ed ho per me un paio di domande. Ieri un signorotto rubicondo ha ammansito 7.000 coglioni in un posto chiamato la Leopolda. ha parlato di tante cose, meno che dei ragazzi che ho visto entrare al lavoro con Lucas.
Quelli della finanza hanno detto "finalmente uno che non cita Marx". Io non parlerò di Marx a mio figlio, proverò solo ad istillargli l'odio per questa classe di persone.
Sempre nel discorso il tizio ha parlato di giustizia e, guarda caso, ha citato uno dei tanti padroni delle ferriere che è incorso in un errore giudiziario. Ha detto che uno di sinistra dovrebbe inorridire per una cosa così. io penso che uno di sinistra dovrebbe iniziare il suo percorso nell'orrore andando alle quattro di mattina a None, davanti ad una fabbrica. Una qualsiasi a scelta.Prendersi un contratto qualsiasi di una qualsiasi cooperativa e leggerlo.Poi, magari, se rimane tempo dedicarsi alle ingiustizie in cui è incappato un padrone delle ferriere. Prima di lui magari, forse, è il caso di occuparsi, che so, di Aldovrandi e di tutti quei ragazzi che in cella ci sono morti. O di quel sottoproletariato che sopravvive ai margini e che trova nel sistema di detenzione una cloaca sociale. Quattro passi li suggerirei anche dentro un Cie, ma non per scoprire un orrore già noto. per chiuderlo e basta, liberando gli uomini e le donne che stanno lì dentro.
Quel tizio parla di destra e sinistra e non sa di che parla.
Io sono giunto alla semplice conclusione che questa classe di persone, collusa con il potere, tronfi di retorica e basta non merita solo il nostro disprezzo. Vanno odiati. dal profondo del cuore e senza assoluzione.
Commenti
E qui chiudo con la rettorica.... che un po' va bene ma poi fanculo.
Mario e Lucas, non ci siamo mai visti ma vi abbraccio.
Stay proud.