Lo sciopero della CGIL
"Il lavoro è sotto attacco da tanti anni - ha detto Civati durante il corteo - ma questa volta è sotto attacco da parte del Pd. Siamo in piazza contro politiche sbagliate, non contro il governo"
Questo è vissuto sul pianeta papalla tutto impegnato a scegliersi, con Bertinotti, il maglioncino da indossare per la passeggiata del sabato mattina.
Questo è vissuto sul pianeta papalla tutto impegnato a scegliersi, con Bertinotti, il maglioncino da indossare per la passeggiata del sabato mattina.
Ma che cazzo vuol dire il lavoro è sotto attacco da parte del PD. Scusa, coglione, ma Treu con chi cazzo le faceva le leggi che precarizzavano il futuro di tutti noi? Ma la riforma Fornero l'ha votata la mi' sorella?
Poi l'apoteosi " siamo in piazza contro politiche sbagliate, non contro il governo"
Ma che cazzo vuol dire? Ma le politiche sbagliate chi cazzo le pensa, le trasforma in leggi e programmi se non il governo a cui tu dai la fiducia?
Ora, quelle persone hanno tutta la mia ammirazione per essersi sobbarcate un viaggio lungo e manifestare il loro disagio. Vorrei solo informare 'sta gente che. mentre erano impegnati ad ascoltare vincerò suonata da quattro trombettisti che mo' sono diventati l'avanguardia del proletariato urbano, è un po' di tempo che ci si piglia le mazzate all'interporto di Bologna o davanti all'IKEA per combattere il caporalato delle cooperative rosse e bianche. Che ci stanno un po' di operai licenziati per rappresaglia in giro per l'Italia. Che la fiat di Pomigliano i reparti confino li mise su con il consenso di chi vi ha parlato dal palco.
Ecco, toglietevi le fette di prosciutto dagli occhi. Mollate i palloncini ed iniziate a pensare come rivoltarlo 'sto cesso di paese. Ma seriamente, sennò la prospettiva è la mistica dei sacrifici di berlingueriana memoria. Perché a mettervelo/celo nel culo 'sta gente scientificamente ha iniziato con la buonanima di Togliatti, ha proseguito con Berlinguer il santo ed ora sta solo completando l'opera.
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