Debito pubblico


Ragionieri.
Nel 2007 il valore del pil, in Italia, era di 1600 miliardi. Il debito pubblico uguale.
Nel 2014 il valore del pil è stato di 1616 e il debito pubblico 2136, euro più euro meno.
In 7 anni il debito è aumentato di 536 miliardi ed il pil di 16.
Mentre il pil è più o meno sempre quello, il debito si consolida e aumenta esponenzialmente.
Tenuto conto che il debito mediamente ha una vita di sette anni, e considerando una media del 2% di interessi, ci servono più di 10 miliardi all'anno per remunerare i possessori del nuovo debito. Oltre a quelli che si pagano sul resto.
Renzi in questa situazione vuole tagliare le tasse. A ricchi e poveri uniti nella lotta. Padoan racconta che il debito scenderà di suo.
La prima domanda è: a che sono serviti quei 500 miliardi che il famoso mercato ha prestato allo stato.
Ma è la prima che mi è venuta in mente, così a muzzo.
E non dite delle pensioni e triccheballacche perché è una cazzata. Io penso di più ad un sistema mafioso occulto di re-distribuzione di rendite con soldi spremuti dalla vita di poveracci, o comunque messe in conto a costoro e ai loro figli.Rimane il fatto che se quelli rivogliono i soldi indietro qualcuno dovrà mettere mano al portafoglio. Renzi pensa di restituire quei soldi tagliando servizi e facendo vivere peggio le persone. Io penso sempre che l'esproprio della ricchezza a lorsignori è il primo passo. Poi si vedrà.

L'altra cosa interessante è osservare come l'aumento esponenziale del debito si accompagna alla crescita della disoccupazione. 

E se il famoso pil non si muove, la disoccupazione avanza e di investimenti pubblici nisba possiamo immaginare che qui dei 500 miliardi, e del loro effetto, non vi è traccia.
Altro capitolo l'assistenza sanitaria.
Il Censis scrive: "Tra il 2007 e il 2013 la spesa sanitaria pubblica è rimasta praticamente invariata (+0,6% in termini reali) a causa della stretta sui conti pubblici. È aumentata, al contrario, la spesa di tasca propria delle famiglie (out of pocket): +9,2% tra il 2007 e il 2012, per poi ridursi però del 5,7% nel 2013 a 26,9 miliardi di euro. E anche il numero dei collaboratori domestici per attività di cura e assistenza (963mila persone) ha registrato una flessione nell'ultimo anno (-0,4% nel 2013), dopo un periodo di crescita costante (+4,2% tra il 2012 e il 2013). È quanto emerge dal Rapporto «Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali» di Censis e Unipol."
Il 2015 vedrà ulteriori tagli, così come gli anni a venire. Quindi il nuovo debito ad infermieri, pazienti e dottori non è servito a niente.Anzi.

Vediamo cosa ci dicono quelli che hanno riclassificato la spesa sociale per macro voci:


e cosa significa la spesa sociale in valore assoluto , come è cresciuta nel tempo compreso l'onere degli interessi(qui il grafico parte dal 1980)

vediamo cosa è cosa al netto degli interessi sul debito pubblico


Se uno ha voglia e si mette lì a fare un semplice rapporto tra le varie voci della spesa sociale (percentuale) e il valore assoluto della spesa al netto degli interessi, considerato che questa cala, rimane la domanda :
ma che fine hanno fatto quei 500 miliardi di maggiore debito? A che sono serviti?

Mancano un po' di altre considerazioni, tipo di quanto è aumentata l'evasione fiscale, di quanto sono diminuiti in valore reale i salari, di quanto invecchiamo e robette di questo tipo. Ma non ho voglia di andare oltre. Tanto non serve ad un cazzo, continueranno a dire che si spende troppo ad un paese di gente che sta invecchiando, gente incarognita e che avrebbe bisogno di risorse fresche (uomini e donne) come il pane. E invece a quelli che ci potrebbero pagare 'sto cazzo di welfare, visto che di socialismo non è aria, bruciamo le tende ed ergiamo muri di becero razzismo.Tra un po' ci rimarranno i pitali da tirarci l'uno contro l'altro. sai che soddisfazione.

Commenti

Attilio Folliero ha detto…
Conclusione: l'Italia non ha futuro... Invito a leggere PIl e debito pubblico dal 1861 ad oggi http://umbvrei.blogspot.com/2015/06/italia-pil-e-debito-pubblico-dal-1861.html

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