I direttori dei musei.

Quando hanno nominato il nuovo direttore del museo egizio (qui a Torino) ci fu un orgasmo generale. Echecazzo (tutto attaccato) hanno preso uno che ha otto master, sei diplomi, 20 lauree, conosce 9 lingue e 25 dialetti, è giovane (sotto i tre anni), ed ha lavorato all'estero dove ha fatto una cazzo di esperienza che non ti dico. E poi è uno di quei cervelli in fuga che, insomma, il paese rivuole. Se fai il pizzaioolo o il muratore all'estero vafanculoooooo, e basta. Ignorante.
Sorema, che ama il martirio, è tornata al museo egizio. Due coglioni a mongolfiera tra cadaveri conservati (però sono egizi, e questo fa una certa differenza per i necrofili), pezzi di scodelle di coccio da cui si deduce che usavano pure le posate, papiri lunghi otto metri appesi alle pareti (che tutti ignorano bellamente) e secoli di storia che sta lì maestra ad insegnarci...un cazzo visto com'è l'andazzo e mo invece che per le piramidi gli schiavi li facciamno per costruire scatolette di metallo (però la morale è sempre quella,non ti devi sentire un pezzente schiavo che fa ricco qualcun altro, NO! sei parte di un'opera complessa che rimarrà nella storia. L'opera, di te manco la polvere ) Dicevo di sorema, il suo giudizio lapidario è stato:
Bah, tutto 'sto casino perché hanno ingrandito una sala, per il resto hanno solo cambiato la disposizione. Un po' come fate voi quando traslocate o vi siete rotti il cazzo di vedere quel mobile sempre lì.
Dicevo pure del "manager" ultra intelligente che non ti dico.
Bene, questo ha avuto un'idea geniale:

Il Museo Egizio taglia i custodi 
"Orario più breve per la visita alle mummie
Un'ora e mezzo in meno "Così potremo avere più tempo per la pulizia ". (La Stampa)

Il che certifica quello che penso: servono ragionieri che sappiano fare addizioni e sottrazioni (più queste che altro), solo che noi li vogliamo che facciano scena.

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