Saviano e la camorra

Ho seguito la polemica su Saviano, e mi è venuto in mente che 'sto tizio ha reso un servizio encomiabile alla camorra spostando il dibattito su cosa è diventato lui, così che ci si è dimenticati di cosa è la camorra.
Saviano è diventato una specie di tuttologo, che interviene su (quasi) tutto. L'importante è che su quel tutto lui possa dare il suo giudizio di guru della morale della legalità e dell'ordine dei buoni padri di famiglia.
Quindi finisce per sparare cazzate. 
Nella sua difesa, sul metodo che usa per scrivere libri, mi ha colpito una sua giustificazione sull'uso di quelle notizie, prese da quotidiani locali, per i quali fa uso a piene mani nei suoi libri. Lui dice che quelli sono fatti, quindi non è necessario citare le fonti. Fossero analisi il discorso sarebbe diverso.
Un giornalista del corriere, che si deve essere rotto il cazzo pure lui di saviano, gli ha fatto notare che per raccogliere quei fatti un po' di suoi colleghi precari rischiano la pelle, senza scorta. Quindi sarebbe una cosa carina citarli, specie se si copiano interi periodi scritti da quei poveracci ultimi nella catena dell'informazione.
Ma niente, quello continua imperterrito e preso ormai da delirio di onnipotenza va avanti per la sua strada. 
Ci sta pure la questione che i soldi li ha fatti grazie alla casa editrice di quello che aveva come amico uno come Dellutri, che aveva per amico uno come Mangano, che di secondo lavoro faceva lo stalliere e come primo il mafioso.
Detto questo diciamoci pure che la camorra (e tutti i club per gentiluomini assimilabili) non è una organizzazione di marxisti leninisti o di anrcoinsurrezionalisti che come obiettivo ha l'abbattimento dello stato borghese. Sono criminali che gestiscono il potere attraverso un sistema piramidale in cui qualcuno ha deciso, attraverso l'uso della forza, di sfruttare bassa manovalanza per spacciare droga, o chiedere il pizzo a gente che si fa il culo alzando tutti i giorni una saracinesca per portare a casa quattro soldi. Non sono amici del popolo. Controllano il territorio, e se gli rompi il cazzo ti sparano int' a capa.
Ogni tanto nelle analisi sociologiche ricordatevelo.
Chiudo con un omaggio ad uno che il reporter di frontiera tra le baldillas salvadoregne lo ha fatto veramente, e da quelli è stato ammazzato a pistolettate. Si chiamava Proveda.Prima di morire fece in tempo a lasciare questo documentario: la vida loca. Ci sono vari protagonisti, tra questi una ragazza con figlio che lui segue nelle sue peripezie per tirare avanti e con il problema di un occhio di vetro che deve coprirle il buco dentro cui ci sta un proiettile. Se ci riuscite arrivate alla fine, ci stanno i sottotitoli che, più o meno, traducono i dialoghi.

"Oye!! Esto va pa los malos dale!!
Por las calles muy despacio pasa un carro, es policía
Las pandillas de mi barrio van corriendo en las esquinas
Conviviendo con la muerte sin saber cuando te toca
Basta cuando por tu historia viviendo la vida loca"


Commenti

Post popolari in questo blog

Meglio di così si muore

I poveri e l'economia delle brave persone.