Sulle elezioni
Ho l'impressione che tante persone abbiano vissuto, fino al 4 Marzo, nella repubblica di cip e ciop.
D'un tratto si svegliano e scoprono che l'italia è piena di razzisti, fascisti e gente che si fa fatica a frequentare nel tempo libero (cosa non vera dato che una buona parte di voi il fascistello amico di casa non se lo fa mancare).
Nel 1994 la coalizione di centro destra raccolse alla camera quasi 17 milioni di voti (43% dei votanti). Di questi 3 milioni e 200 mila erano della lega, 5 milioni dei fascisti di Alleanza Nazionale (gente che andava ancora in giro con la celtica e che aveva nel simbolo la fiamma del MSI), 8 milioni del berlusca ed il resto di quei galantuomini dei radicali (compresa la Bonino che all'epoca stava là e che non disdegnava discorsi patriottici ed identitari pur di accalappiarsi una cadrega).
L'armata del sol dell'avvenire si fermò a circa 13 milioni e 300 mila, il resto al fu Mariotto Segni ( 6 milioni).
Votò l'86% degli elettori ,su una popolazione di aventi diritto di 45 milioni. Mancarono all'appello 7 milioni di voti (astenuti).
E' passato 1/4 di secolo, tante cose sono successe sotto questo cielo e di botto scopriamo che ci stanno ancora quei razzisti e fascisti.
Questa volta, su circa 46 milioni e 600 mila elettori, all'appello mancano quasi 14 milioni di voti (27% astenuti).
In compenso i fascio leghisti sommano 7 milioni e 500 mila (lega + fratelli d'italia), il berlusca 4 milioni e 500 mila e le frattaglie loro 400 mila. Totale fanno 12 milioni .
Io, fossi in voi, sommessamente ringrazierei quell'enorme popolo (tipo quelli come me) che ha scelto di non mischiarsi con questa gente, con i lordo liberisti del PD e con quelli che pensavano di stare nel pianeta dove cip e ciop zampettano spensierati (residuati di sinistra italiana), o di poter organizzare un enorme centro sociale in neanche tre mesi.
Ora, mentre voi vi fate le seghe mentali su quale linea il comitato centrale dovrà deliberare, per cogliere il futuro, noi ci dedicheremo ad una nuova forma di militanza: quella di tutti i giorni, e con pazienza.
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