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Visualizzazione dei post da dicembre, 2005

Attesa

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La luce del sole è riflessa sul palazzo di fronte. Crea giochi con le ombre. Oggi la giornata è nitida e fredda. Il cielo è azzurro. Tra poco inizierò a vagare con gli altri. Le mani coperte dai guanti, il mio cappotto grigio e forse il cappello in testa. E' freddo. Lucas è a scuola, è partito presto con Carla. Li ho visti andare via ed il mio cuore si è stretto un pò. Ho acceso la televisione alle 8.00. C'era un politico che parlava di barche. La gente fuori attende il bus per andare al lavoro. O chi lo sà dove. I soldi. Quanta gioia ci si potrebbe comperare con i soldi? Ho fatto colazione con il solito panino ed il solito caffè. La gente. Qualcuno seduto, la faccia gonfia dalla vecchiaia, gli occhi dietro a chi sa cosa. I soliti discorsi. Tutti filosofi, tutti poeti. Tutti incazzati. C'è attesa nell'aria. Tutto è più caotico. Poi arriverà natale. Per due giorni non sapremo che cazzo fare. Vedremo parenti. Mangeremo. Andremo al cesso come al solito. Io partirò con mio

Rilassati, considerazioni sulla merda

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Ogni tanto penso a tutta la merda che scorre. Provate a pensare a 6 miliardi di individui ed a quello che espellono. Questa cosa in fondo ci unisce. E' trasversale nella forma, nel contenuto e nell'odore. Non ti fa capire da cosa è stata prodotta e quanto è costata produrla. la merda è l'unico prodotto interclassista, interraziale ed egualitario. Non divide gli uomini e le donne ma li unisce. Non distingue tra ricchi e poveri e costringe tutti a farla nello stesso modo. Non fa del male a nessuno e sparisce in breve tempo. E' pacifista ed ecologista nello stesso tempo. Ti costringe ad essere umile, perchè per espellerla devi chinarti. Toglie gente dal piedistallo,basta pensare a D'Alema e Berlusconi sul cesso. Ti fa vedere gli altri con meno problemi. E' l'unico momento in cui, per produrla, valorizzi te stesso. Perchè pensi. La merda ti fa stare bene.
Se penso a quello che ho fatto in questi anni mi viene il vomito. Ho passato momenti stupendi (mio figlio, vederlo crescere e stare insieme a lui) e molto altro tempo sospeso nel nulla. Quando dico il nulla penso a quello stato d'animo che mi pervade tutte le volte che mi guardo attorno. Andiamo con ordine. 1- sono diventato un precario che da 10 anni si arrabata senza concludere un cazzo ma strapagato e con titoli altisonanti. Quelli che vanno di moda nelle business scool e che eccitano gli arrampicatori sociali. 2-vado saltuariamente a messa, in chiese senza fedeli, per riempire un vuoto fatto di autocommiserazione e riflessioni degne di un depresso 3-pago delle cose che non valgono nulla 4-ritorno alle mie cose lasciandomi dietro volti che diventano nebbia 5-vivo tutti i i giorni(questi cazzo di giorni) allo stesso modo (tormentandomi sul senso del nulla) 6-sono meschinamente un pò invidioso di quelli che si danno tanto da fare 7-sono terribilmente incazzato senza sapere in fond