Il cancro ed il lavoro.
E' un po' come essere in galera. Guardo il mondo attraverso le notizie che scorrono nei vari notiziari, Torino dalla finestra di casa o di quella dell'auto di Carla quando mi porta in giro tra ambulatori e cose di questo genere. In questo momento tutto questo mi basta, il massimo è stato raggiungere il bar sotto i portici in prossimità di porta palazzo. Mi sono seduto perché camminare è dura, ho bevuto un succo di frutta e mi sono beato dei colori della frutta sui banchetti dei venditori ambulanti. Dicevo del mondo, sempre più incasinato.