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La fiducia nello sterco del diavolo (la moneta) e nei suoi guardiani

Fabrizio Galimberti ha scritto un libro che si intitola "L'economia spiegata a un figlio". In un capitolo intitolato "le quattro rivoluzioni" affronta e descrive la prima di queste: la rivoluzione finanziaria. In particolare e dopo avere esplorato e spiegato il concetto di "circolante" in rapporto alle transazioni economiche, fa un breve excursus storico sui fatti che lentamente portarono la finanza dentro l'economia facendone uno degli elementi di sviluppo. Il primo riferimento a cui si rifà è quello della creazione della banca "Palmstruck" : Nella Svezia del XVII secolo la valuta, ricca di rame ma povera d’oro era anche rappresentata da lastre di rame pesanti fino a 15 chili. Johan Palmstruck ricevette dal Re di Svezia l’assenso a fondare una banca per alleviare la circolazione monetaria, stampando banconote che potessero essere rappresentative anche della moneta metallica sottostante. All’inizio le cose andarono bene ma successivament...

Il denaro, lo sterco del diavolo

Quando l'uomo "invento'" il denaro penso' di aver trovato un modo comodo per evitare tutta quella rottuta di balle a cui lo costringeva il "barattare" le sue cose con quelle di qualcuno. Il pensare a cosa portare dietro da scambiare che fosse utile a un altro doveva essere una roba da mal di testa. E poi come determinare il "valore" del tuo prodotto in rapporto a quello fatto da qualcun altro? La fatica? Il tempo passato intorno all'attrezzo? L'ingegno? Quando quella robetta di metallo prezioso inizio' a riempire le tasche dei nostri eroi il mondo sembro' più facile da affrontare. La moneta assumeva una funzione terza rispetto a due "oggetti" e in qualche modo ne cristallizzava il valore nella prassi faticosa di una contrattazione che, in quel modo, non aveva il problema di misurare il valore a cui scambiare due "manufatti" quanto quella di determinare il valore di quell'oggetto di contrattazione, e solo...

L'inquinamento del Lambro

mostra dettagli 10.20 (1 ora fa) L'inquinamento del Lambro e' un gravissimo atto di terrorismo ecologico strumento di una gigantesca speculazione immobiliare: quasi 200mila metri quadri di superfici, piste ciclabili ed edifici paradossalmente "ecosostenibili" erano previsti sui terreni della Lombarda Petroli, l´ex raffineria di Villasanta a Monza, da cui qualcuno, nella notte tra lunedì e martedì, ha fatto uscire gli ottomila metri cubi di petrolio che hanno avvelenato il Lambro per poi riversarsi nel Po. Su quell´impianto, e sui terreni che lo circondano, dovrebbero sorgere appartamenti, negozi, capannoni industriali, un grande centro direzionale ( http://www.addamiano.net/ita/ progetti/progetti_scheda.php? kp=3 ). A due passi dal Parco di Monza, dal golf Club di Monza, questa e' soprattutto un'area che si rivalutera' ulteriormente per la sua prossimita' alla costruenda Pedemontana Lombarda che si intersechera' con l'autostrada A51, o tangenz...

La cultura d'impresa

Commento video ai fatti di Torino e ad un articolo della Stampa

Chi è il terrorista?

Radio Black Out, spegni la censura