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Discorsi su scuola, classi sociali e ribelli

C'è una relazione tra quello che è il nostro "discutere" di politica, di valori, di mondi ed il "fare" la politica che cambia lo stato di cose? Io penso che la differenza tra le chiacchiere ed il fare è proprio nel livello di "repressione" a cui alla fine "costringi" lo stato. Quando poni domande e dai risposte in modo radicale il livello di scontro automaticamente si alza. Entrano in collisione visioni diverse e queste non possono che generare conflitto. Mettiamo in fila due esempi; chiacchiere tra ex rivoluzionari (che seguono sotto) e cose concrete che hanno prodotto conflitto. Parliamo di latitudini diverse la nostra e di un posto esotico come La Colombia dove un certo tipo di percorso portò a questo  alla fine del 2008. Punto di partenza sono le condizioni materiali delle persone, i loro cazzi concreti e come far evolvere in azioni e proposte le chiacchiere.Su quali soggetti poter contare. Sarà mica un caso che da noi ci occupiamo del...

Viaggiare per viaggiare

Viaggiare per viaggiare meglio andare qui Oppure qua

Nuovi soggetti e luoghi di politica

Il post che segue l'ho ripreso dal blog di Askatasuna il centro sociale che a Torino in c.so Regina Margherita rappresenta, insieme ad altri, una spina nel fianco per il riformista Chiamparino. Un modo per evidenziare come sia possibile costruire punti d'aggregazione in cui si fa politica e, nello stesso tempo, si costruiscono reti e relazioni che dimostrano come un altro modo di concepire la solidarietà, la lotta e la definizione di un orizzonte diverso sia possibile.

Il risultato di Pomigliano ovvero la lezione all'americano.

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Il voto a Pomigliano non è andato come sperava il padrone. Adesso la sua posizione è molto scomoda; per un verso dovrà spiegare qualcosa a quei polacchi che lavorano alle sue macchine e che lui, in modo disinvolto, ha usato come arma di ricatto nei confronti dei loro colleghi italiani, per l'altro verso dovrà fare i conti con una caduta d'immagine che è sotto gli occhi di tutti.

W l'Argentina, che vinca o no

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Un pò di storia sulla Fiat e un articolo di Robecchi

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Le malefatte della Fiat ai danni della classe operaia cominciano nel 1899, anno della sua fondazione. Ma il periodo più vergognoso della sua storia inizia alla fine della prima guerra mondiale. Il “bottino di guerra” e i “sovrapprofitti di guerra”: sono anch’essi capitoli della storia Fiat. Ci saranno scandali, clamori di stampa, denunce, il tentativo di una commissione di inchiesta: ma la Fiat se ne infischia (del resto, ci sarà una provvidenziale sanatoria…).. E’ ormai una potenza economica dagli alti connotati “patriottici”, per via «della micidiale efficacia dei suoi nuovi prodotti bellici, la mitragliatrice, in primo luogo, e l’aereo veloce da ricognizione, il “Dio motore che ci portò sopra Trento”», come elogiava D’Annunzio. Capitani d’industria, mercanti di cannoni. “Battere sul tempo i Consigli operai”, è la parola d’ordine di Agnelli a partire dal 1919. Ci riuscirà. Nel ‘20 ci saranno le guardie bianche a proteggere gli stabilimenti; gli operai e i sindacati escono sconfitti ...

Quei fannulloni di Pomigliano

Dei 1600 permessi fatti per fare i rappresentanti di lista a Pomigliano, 1200 erano del PD. Su questo Veltroni non dice un cazzo, in compenso per lui togliergli la mensa è segno di modernità. Ma vaffanculo faccia di merda.