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Visualizzazione dei post da ottobre, 2006

ACCIAIO PURO

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Vi regalo un breve scritto di Henry Miller da Primavera nera. " E ora prendo commiato da voi e dalla vostra sacra cittadella. Me ne vado a sedermi sulla cima di montagna, ad aspettare altri 10.000 anni che vi facciate largo verso la luce. Vorrei solo che per questa sera attenuaste la luce, abbassaste gli altoparlanti. Stasera vorrei meditare un pò in pace e tranquillità.Per un pò vorrei dimenticare che v'accalcate intorno al vostro favo da quattro soldi. Domani potrete completare la distruzzione del vostro mondo. Domani potrete cantare in paradiso sopra le rovine fumanti delle vostre città terrene. Stasera però vorrei pensare a un uomo, a un individuo solo, a un uomo senza nè paese nè nome, un uomo che io rispetto e che non ha asoolutamente niente in comune con voi: ME STESSO. Stasera vorrò meditare su ciò che io sono"

Incazzati e basta

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Mi alzo al mattino e mi viene voglia di urlare, incazzato con tutti e con tutto quello che mi circonda (riprendo fiato) ma cosa mi rappresenta quella faccia bollita di prodi e quel nano straricco del berlusca se non lo stato di uno scontro tra micro titani che così bene ci rappresentano? ma cosa immaginavate voi teste di cazzo disperse nel nulla con il vostro votuncolo fetido, cambiare forse qualcosa nella vostra vita noiosa ed insulsa.Giriamo come tanti panda castrati attratti da vetrine che ci fanno vedere oggetti fatti tutti dalla stessa fabbrica e con logo diverso, diciamo:oh che bello! quando ci sono i saldi me lo compero. e continuiamo a girare come tanti topi da laboratorio lobotomizzati, infastiditi dallo zingaro o dal tossico di turno che tirano vanti chiedendo l'elemosina e pensando :speriamo non mi capiti mai.che palle che siete, che siamo nani del vivere. elemosinieri di nessuna speranza. grigio, tutto grigio con cravatta regimental per dare un pò di colore.stiamo co

Volare

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Ho ricevuto una mail che vi metto qui, in questo spazio dell'universo virtuale, che mi ha dato qualche brivido. Leggetela. cara carletta sono contenta di avere tue notizie non ho cambiato idea riguardo alla mia missione qui a kabul anch se ci sono giorni in cui mi sento sfinita e sfiduciata: qunado sono arrivata l'anestesista che c'era prima di me mi ha dato in mano la rianimazione di sei letti dicendomi poche cose e lasciandomi per un mese una specializzanda di monza che ovviamente ha fatto di tutto per mettermi in difficoltà ora sono sola da tre settimane ed incomincio a carburare ma purtroppo sono sempre in call con questa maledetta radio e il venerdì per me non è mai festa! qui siamo in undici tra medici e infermieri internazionali il personale è locale ci sono anche medici afgani l'ospedale è molto ben organizzato : è un vecchio asili dove sono morti i bambini colpiti da un rocket è formato da piccoli edifici attraversati da vialetti in mezzo a giardini è molto cur

ma che cazzo....

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ma che cazzo di finanziaria.....è?????

Il passato ed il presente

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Quando si diventa vecchi si può scegliere di essere saggi o stronzi. Io penso che quel signore che risponde al nome di Pansa (un nome un programma) ha scelto la seconda opzione. Rimestola nella memoria storica di un'epoca della quale ci vuole raccontare gli orrori di quelli che si sono messi sul piedistallo (dice lui). Che scoperta! Mio padre mi racconta di quando, da ragazzino, i fascisti gli dettero i libri di scuola per "miseria accertata".Mi dice del giorno che ha visto partire suo padre per l'Africa e di quando lo ha visto ritornare nel 47 dopo 10 anni. Mi narra della miseria e della fame, di come si dividevano il pane e la polenta tra 6 fratelli. Mi porta ogni volta al cimitero di Sulmona, su un muro ci sono ancora i segni delle pallottole dei fascisti ed i nomi dei fucilati, cita i loro nomi uno ad uno e di ognuno ricorda un particolare . Scuote la testa e mi legge la data di nascista e quella della morte.Mi scimmiotta la camminata del federale, ricorda i suoi