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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

La resistenza non muore mai

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In basso potete leggere l'intervista ad un partigiano di 97 anni. Va in giro per le scuole di Torino a raccontare cosa è stata la resistenza. Ci voglio tornare su questa cosa perché la memoria e quegli ideali sono importanti, specie di questi tempi. La resistenza è stata sangue, morte, sudore e sofferenza. La resistenza è stata ferocia contro uomini  e feccia che hanno trasformato questo paese in un cimitero a cielo aperto. La resistenza è stato il minimo per uscire da anni di oblio e cervello buttato nel cesso. La resistenza è quello che insegno a mio figlio, perché di partigiani ne avremo sempre bisogno. fonte: la repubblica di Torino NELLA banca dati del partigianato piemontese, realizzata dall'Istituto per la storia della Resistenza di Torino, compare come appartenente a una divisione di Giustizia e Libertà, con i nomi di  battaglia di "Olivia, Buby, Ottolini" e con il grado conseguito di "patriota". E patriota della libertà, sopr

La liberazione prossima

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Quattro fascistelli di merda hanno contestato un partigiano durante un'assemblea in un liceo romano. I nipotini di quei tizi che produssero solo in questo paese una roba come 600.000 morti ammazzati durante la seconda guerra mondiale vorrebbero sentirsi raccontare quella storia nella quale viene fuori che anche i partigiani in fondo sono stati brutti, sporchi e cattivi. Hanno ragione. I partigiani sono stati brutti, sporchi e cattivi. Purtroppo non abbastanza dico io. Lasciamoli ai loro crani rasati e festeggiamo con anticipo il prossimo 25 Aprile con una bella immagine e con una ola. Forza compagni, rifatelo!!!!!!

La depressione che gira intorno.

Qualche giorno fa ho esternato il mio pensiero sia sulla questione "cervelli in fuga" che su quella dei suicidi. Una robetta da niente scritta su faisebuk che sono ritornato a frequentare perché la "coerenza", per gli psicopatici, non è di questo mondo.  Questo per i cultori il Mario pensiero su una protesta di stronzi, sui cervelli in fuga e sui suicidi: " Gli specializzandi protestano perché devono pagare le tasse oltre gli 11.550 euro, presi come borse di studio, perché oltre alle tasse devono: "Per soli 5,6 euro l'ora lo specializzando segue ambulatori", garantisce "60 ore di lavoro alle settimana, 250 lettere di dimissioni all'anno, 75 turni di guardia all'anno, fa ricerca (nel tempo libero), assistenza sanitaria continua, partecipa ai congressi (a spese sue), risponde al telefono. Non ci stiamo!". Ne deduco che per loro il problema non è tanto il sistema da schiavetti a cui sono sottoposti in virtù di una agognata

Autorità

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AUTORITA' di Horst Fantazzini Avevano iniziato prestissimo a rompergli i coglioni.   Praticamente subito dopo la sua nascita, obbligandolo a poppare a orari prestabiliti, a cercare di farlo dormire quando aveva voglia di comunicare e viceve rsa, a frequentare solo oggetti DOC, a sopportare assurde moine per strappargli un sorriso da esibire allo zoo dall'altra parte dello steccato ed un'infinità di altri ricatti piccoli e grandi.