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In attesa del santo Natale

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AUGURI UNA MINCHIA ANARCOCOMUNISTI DI 'STA CIPPA In attesa che gli uomini diventino più buoni per un giorno vi consiglio di ascoltare la voce di chi le feste le passerà dentro un lager. Per ora si limitano al reato di clandestinità, per quello di povertà si stanno attrezzando. I soldi disponibili non gli permettono di costruire nuove galere, aspettano che passi la crisi. Fonte: macerie Senza pietà Diario «È una persecuzione, fanno come ha fatto Hitler con gli ebrei. Sono senza pietà con noi». Questa è la conclusione del breve racconto che ci ha fatto al telefono un giovane ospite del Cie di Ponte Galeria questa sera. Ieri un suo compagno di gabbia ha provato a darsi fuoco per protesta nell’infermeria del Centro. Sbarcato da poco in Italia, una mano paralizzata a causa di una operazione malriuscita fatta nel suo paese, stava chiedendo al responsabile sanitario del Centro se era possibile farsi curare in Italia, ricevendone in cambio, più o meno, questa ...

State Agitati

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Torino ieri durante lo shopping!!

Anarchici

E così siamo arrivati alla bomba. Non è esplosa (per fortuna) durante un'ora affollata di gente. Ha fatto, però, quel minimo di rumore da far sobbalzare sulle sedie lor signori. C'è già una marea di persone che in queste ore si esercita sulle ipotesi più varie. C'è chi associa la cosa al "clima d'odio" di cui il Duomo in faccia a Berlusconi è stato un prologo. C'è chi si accorge, ora, che forse quel segnale è associato ai CIE ed alle lotte che da mesi si portano avanti contro quella specie di lager. Su queste strutture abbiamo visto un servizio su Rai news che descriveva le condizioni di vita all'interno di uno di questi. Se vi capiterà di osservare quelle immagini troverete, forse, un po' di pietà per quella gente; poi tornerete ad occuparvi di altro. Fino al momento in cui scoppierà un altra bomba e voi ricomincerete con il giochino del " a chi serve?". E se quei segnali fossero semplicemente in linea con quello che si accumula come ene...

Offerta.Il souvenir del Duomo te lo tirano dietro

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Mi è arrivata una mail da parte di una persona spiritosa che dice: " offerta!!!! qualcuno vuole comprare un souvenir del duomo di milano? quest'anno te li tirano dietro!!!!! Mi chiedo se questo messaggio sovversivo potrà mai, un domani, essere oggetto delle attenzioni da parte della Digos. Di sponda a questa preoccupazione ho ascoltato quello che si sono detti questa mattina un pò di giornalisti, magistrati e politici sulla questione Berlusconi. Una comica? Magari, ci sarebbe almeno da seppellirli con una risata. C'era la Concia con il suo argomentare inutile ed equidistante modello "basta con la demonizzazione dell'avversario e con chi dice che Berlusconi è un mafioso", c'era Facci che ricordava a Storace (fascista tropo grasso per rifarsi un'altra passeggiata a Roma a piedi) quando spegneva una sigaretta sul braccio di un socialista all'epoca di tangentopoli, con quello che diceva una roba tipo "Io???? ma che stai a dì, ti querelo"...

Quando la violenza si esercita su chi non è un Berlusconi

Ieri ho commentato l'aggressione a Berlusconi ed oggi per caso ho letto una notizia vecchia di qualche giorno: "Nelle scorse settimane il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria aveva avviato un’ inchiesta interna per accertare eventuali responsabilità di guardie carcerarie o militari nella morte di Stefano Cucchi . È di ieri sera la notizia che scagiona tutte le persone indagate per il presunto pestaggio che avrebbe causato lividi e ferite al ragazzo, morto all' ospedale Pertini di Roma lo scorso Ottobre. L’avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, ha commentato incredulo la decisione del Dap:” Questa tragedia ha preso dei toni grotteschi. Mica Stefano Cucchi sarà morto in sei giorni di vecchiaia? ”. Il Sindacato autonomo della polizia penitenziaria, dal canto suo, canta vittoria per la notizia “ importante e confortante ”, mentre l’organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria si mostra fiduciosa che “l ’inchiesta si c...

L'aria che tira mentre si parla di Berlusconi

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Quella che vedete è una delle immagini che testimoniano cosa è successo dopo lo sgombero di un centro sociale qui a Torino; la trovate nel sito di Macerie insieme ad una serie di articoli che parlano di uno dei tanti segmenti della vita di tutti i giorni in cui, in questo momento, si manifesta un conflitto duro e con pochi riflettori da parte dei media: la lotta contro i CIE. L'ultimo post parla dell'aria che tira su questo fronte e riporta le parole di Franco Maccari (segretario generale del sindacato di polizia Coisp): «[…] aspettando di vedere se la prossima volta saranno ancora i pochi colleghi schiacciati sotto il peso di un servizio disumano ad avere la meglio, o se magari resteranno vittime della violenza che ingiustamente si scatena contro di loro, o saranno costretti a gesti estremi.» in poche parole si preannuncia il morto. Da sottofondo a questo scenario avanza nella società civile un impercettibile disagio rispetto a situazioni che stanno assumendo il profilo della...

Colombia, lotta all'università e sbirri nostrani

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Un compagno colombiano mi ha inviato questa foto. Anche lì ricorrono slogan identici a quelli dell'onda qui da noi. Tanto per mantenesi in forma Venerdì i poliziotti hanno fatto vedere quanto sono forti, bardati da robocop, contro quindicenni che facevano un sit in in centro a Torino. Roba da Sudamerica. Ci provano anche contro gli operai, ogni tanto. Solo che lì incontrano gente con le mani callose ed incazzata e non è proprio come manganellare degli adolescenti. Leccatevi il sangue, ragazzi. Assaggiatene il sapore, fa crescere . A guardare certe scene mi chiedo se Pasolini scriverebbe ancora lo stesso su quei poliziotti. Quelli non sono figli del popolo. Ammesso che lo siano mai stati per qualche tenerone.