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Questi giorni tra i forconi

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Io me la sono vissuta tutta la storia dei forconi qui a Torino nelle strade. Mi sembra che questa città sia stata l'unica in cui questo "fenomeno" ha avuto una consistenza di una certa rilevanza. Qui , tra appunti sparsi, le mie considerazioni.

Sollevazione, notav e senso del ridicolo.

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Tra un po' la tizia che bacia il pulotto la vedremo in TV.

Lezione numero uno per la Ligresti : lavami le mutande.

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Questo è un estratto dalla perizia fatta alla Ligresti. Giulia Ligresti soffriva “di un disturbo dell’adattamento, che è un evento stressante in modo più evidente per chi sia alla prima detenzione e in particolar modo per chi sia abituato a  una vita particolarmente agiata, nella quale abbia avuto poche possibilità di formarsi in situazioni che possano, anche lontanamente, preparare alla condizione di restrizione della libertà e promiscuità correlate alla carcerazione».

Mio figlio e la fabbrica

Lucas è uscito alle 14,10 dalla fabbrica. la mansione è "addetto al carico e scarico forno". quando si è seduto vicino a me ho sentito l'odore del ferro. Il viso sudato e sporco. Prima di lui è uscito un ragazzo sui 30 anni, si è seduto nella sua macchina, ha tirato fuori una bottiglia d'acqua ed ha bevuto ad occhi chiusi senza interruzioni.

La sollevazione ha conquistato la prima ridotta, quella di santoro

Non ci voleva un genio per capire che per qualche liderino alla Lele Rizzo la gente che lotta non è altro che un trampolino nello show business.

La rivolta avanza, ora tocca ai talk show.

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La velocità con cui il sistema sta fagocitando quelli della sollevazione è impressionante. La serie di articoli, con foto, degli accampati "disperati" scritti retoricamente è sconcertante. Bruciata la rivolta in una puzzetta mediatica ora viene la cosa più subdula, mostrare per quello che è questa cosa.

La sollevazione che non c'è e un nazista (porco)

Allora, si può vivere intensamente anche passando un pomeriggio a seguire un corteo che rincorre la lega ed è rincorso dalla polizia e poi, dopo qualche giorno (Mercoledì), andare in un ospedale per farsi operare di nuovo e tornare a casa oggi. Nel mezzo, e dopo il risveglio dall'anestesia, seguire senza tante forze il dibattito su un nazista a cui una popolazione civile e determinata ha negato non tanto la sepoltura ma che quel luogo diventasse un punto di riferimento per nazisti e fascio cattolici di ogni landa. Dopo questo seguire la manifestazione di Roma. Uno dice: e allora? Io dico: allora un cazzo, ho solo voglia di sfogare un tot di cose che mi sono girate nel cervello a seguire gli sconfortanti dibattiti che giravano in rete con l'unico collegamento dato da un cellulare ed abbonamento TIM da 10 euro al mese.