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NON VOTATELI

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C'è un signore che si presenta alle prossime elezioni e chiede il voto. E' in politica da sempre. Suo padre è un ex uomo di potere, sin da piccolo ha frequentato i salotti "buoni".A 21 anni era seduto su uno scranno del comune di Roma. Da allora il suo destino è stato segnato. Niente di particolare la sua vita. Tra miti americani e genuflessioni ai nuovi poteri ha visto sfocare all'orizzonte quelle interminabili masse di persone che per decenni hanno creduto alla favola del sol dell'avvenire.Non ha idea che cosa sia la fatica.Cosa voglia dire andare avanti contando solo su se stessi. Senza favori e telefonate che aprono le porte. I tempi cambiano ma il potere ha sempre il solito odore.Lui lo sa bene e per questo è un abile bugiardo. Adesso lo hanno scelto per essere lui il predestinato. E lui chiederà a Voi di votarlo. Dall'altra parte un signore di settantanni gli contende lo scranno. Ha ville sparse per il mondo, tratta la gente come se fosse in un meet...

La compagnia che vuole il voto.

Mastella andrà con Casini, Dini con Berlusconi, Fini da solo e senza l'impresentabile Storace ma con La Russa,Il senatur prima di morire berrà acqua del Po con quel trippone di Borgehezio. Che bella squadra.Completata da Lele Mora, una carrettata di camorristi, di razzisti e di bottegai impegnati a contare quanto hanno incassato oggi. Forse i mafiosi formeranno una lista di autonomisti con tale Cuffaro come capolista. Dall'altra parte il prode Walter, la Binetti e baffettino D'Alema al ritorno dal suo giro in barca. Bassolino forse ce lo risparmiano per questo tenzone che dovrà rinnovare il paese. Puzza di vecchio!! Che futuro triste, o forse no.

NON ANDATE A VOTARE

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Non andate a votare. Se volete, per una volta nella vostra vita, dare un senso alle incazzature che vi accompagnano nella vostra giornata da precario, da sepolto nella immondizia, da operaio invisibile e da fannullone seguite per una volta l'istinto primordiale : NON ANDATE A VOTARE. Non date più carburante e consenso a questo marchingegno che vi rende complici ed omertosi. Iniziamo da qui. Da un non gesto. Da un modo semplice che sintetizzi la disobbedienza di chi non ha più voglia di delegare e chinare la testa. Ci sarà tempo e modo per costruire un fronte di opposizione e di lotta, le occasioni non mancheranno. Intanto però NON ANDATE A VOTARE ALLE PROSSIME SQUALLIDE ELEZIONI POLITICHE. Fate in modo che, tra le tante catene che girano su internet, questa produca i suoi effetti. Fate politica sottolineando che non avete voglia di farvi coinvolgere e prendere per il culo. Non potranno rispettare nessuna delle promesse e degli impegni che prenderanno. Non ci sarà più spazio per chi...

Una casta di mafiosi, il voto ed il comunismo cinese

Domenico Crea ha questo curriculum: "Una vita politica che ondeggia tra centrodestra e centrosinistra quella di Domenico 'Mimmo' Crea, il consigliere regionale arrestato la scorsa notte dai carabinieri di Reggio Calabria. ''Ma al di la' dei suoi cambi di casacca -a sentire il pm della Dda di Reggio Calabria, Mario Andrigo, che ha condotto l'operazione Onorata sanita' ed e' uno dei due pm del processo per il delitto Fortugno- Domenico Crea era sempre punto di riferimento di almeno tre cosche della ionica reggina, gli Zavettieri di Roghudi, i Morabito di Africo e i Cordi' di Locri''. Una figura ''paradigmatica'', per il Pm, di un certo modo di fare politica. Consigliere regionale fin dalla sesta legislatura (ha ricoperto l'incarico di assessore all'Urbanistica ed all'Ambiente e poi assessore all'Agricoltura, in seguito e' stato capogruppo del Ccd ), Crea e' rieletto nella settima legislatura, sempre ...

Craxi

Ma abbiamo bisogno di celebrare uno così? Probabilmente si, visto che quella che prevale è la logica mastelliana del così fanno tutti. E sappiamo che lui rivendicò, all'epoca, in parlamento il diritto a rubare perchè costume italico e così facevano tutti. Al contrario di dire "signori, abbiamo fallito come classe dirigente e quello che corriamo il rischio di lasciare (oltre al debito pubblico) è immondizia morale di cui si ciberanno le nuove classi dirigenti, quindi togliamoci di torno e scontiamo le nostre colpe dedicandoci al volontariato e andando a raccontare come non si dovrebbe gestire la cosa pubblica" lui prima e loro adesso dicono " Non potete processarci solo perchè si intascava qualche tangente e concepiamo il potere come un club chiuso in cui spartirsi poltrone e soldi pubblici ed in cui entri solo se sei fidato, fai favori, porti voti e sei parente. Che tu non sia una cima non conta un cazzo" Sarà mica un caso se, oggi, gli italiani non si fidano p...

Il discorso di San Mastella e video di commento

Signor Presidente, le considerazioni analitiche che avrei svolto in tutta la loro compiutezza le allego alla sua attenzione e all’attenzione dei colleghi di quest’aula. Notizie di poche ore fa, di quelle che tramano e sconvolgono la vita delle persone, annunciate al solito con battage pubblicitario della stampa e finanche da qualche pamphlet editoriale che nelle ultime pagine di un brillante giornalista aveva raccontato e profetizzato queste cose. Mi fanno fare, ve ne chiedo scusa, un discorso forse molto diverso e certamente diverso rispetto a quello che avevo maturato per le mie convinzioni e per il tratto di funzionalità istituzionale che mi ha accompagnato in questa mia esperienza come ministro Guardasigilli. Vi parlo però Onorevoli Colleghi, col dolore nel cuore di chi sa che, a causa del suo impegno pubblico, delle sue profonde convinzioni e delle sue idealità, si trova ad essere colpito negli affetti più profondi, incredulo ed impotente. Ho provato, ho creduto, ho sperato che la...

Rieducare un adolescente

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Questo articolo è comparso questa mattina sulla stampa, l'autore è Massimo Gramellini: "Il Sessantotto è finito. Almeno in Germania, dove i servizi sociali hanno condannato un adolescente intrattabile a trascorrere nove mesi in un campo di rieducazione. Nessun lager. Semmai un gulag, visto che il piccolo bullo è finito in trasferta a Sedelnikovo, caratteristico villaggio siberiano a 55 gradi sotto zero e senza acqua calda, dove potrà sfogare i suoi bollenti spiriti spaccando la legna necessaria a non morire congelato. Vogliamo dirlo? Finalmente una misura di sicurezza che mira davvero al recupero del condannato. Da un carcere, nove volte su dieci, sarebbe uscito con il diploma di delinquente professionista. E anche le misure alternative non avrebbero scalfito più di tanto la sua balordaggine. Mentre un’esperienza estrema di disagio fisico è come l’aratura del campo: incide in profondità. Solo dentro i nuovi solchi si potranno gettare i semi della compassione e del dialogo che...