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Storie di irriducibili-3

Partiamo da l fondo e per farlo uso una considerazione amara di Alessia guidi su provocation.net: L'altra verità di questo sciagurato paese sono i campi petroliferi. Nel nord, a Cabinda, ci sono alcuni tra i più ricchi giacimenti off-shore del mondo. Negli anni Ottanta il presidente americano Reagan aveva proibito alle multinazionali petrolifere di operare in Angola, perché i proventi di quei contratti miliardari finivano nelle casse di un regime comunista. Le multinazionali ignoravano il divieto e Reagan non insisteva. Il problema però era la guerra: i giacimenti andavano presidiati manu militari, tanto più che Cabinda era una zona molto esposta. La difesa era assicurata dai compañeros internacionalistas . E così le piattaforme, i magazzini, il personale della Gulf, della Texaco e di altri mostri dell'imperialismo yankee erano presidiati da batterie missilistiche cubane. Oggi tutto è cambiato. I rapporti tra l'amministrazione americana e il regime angolano (nel frattempo p...

Storie di irriducibili- 2

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Di Maurizio Ferrari, uno dei Brigatisti storici, si occupò l'Espresso con un articolo nel 2004. Dopo di allora è uscito dal carcere nel maggio del 2005. Di lui raccontano l'infanzia passata in orfanotrofio ed il fatto che si fece catturare per rivedere la fidanzata. I Il brigatista del nucleo storico detenuto dal 27 maggio 1974 Nessuno va a visitarlo, non è mai uscito dal carcere Ferrari, l'ultimo degli irriducibili 30 anni in cella senza permessi Condannato per il sequestro Sossi, non per fatti di sangue Mario Sossi durante il sequestro ---------------- ...

Storie di irriducibili-1

Dopo il post dedicato Sante Notarnicola iniziamo un viaggio nelle storie di gente che non si è arresa mai.Irriducibili e resistenti nella vita.Accompagnati da Fabrizio De Andrè perché anche a noi "Di respirare la stessa aria dei secondini non ci va" e di perdere la memoria neanche. Muzio Tosi Assunto il quattro agosto del '17, in qualità di operaio, negli altiforni piombinesi, Muzio vi lavora fino al ventisette ottobre del '19, poi, nel '24, si sposta a Torino e, nel '30, aderisce al gruppo anarchico clandestino della Barriera di Milano, insieme al fratello Vindice, a Dante Armanetti (3), a Arduilio D'Angina, ai fratelli Cornelio e Nuzio Giacomelli di Cascina (4) e al piombinese Settimio Guerrieri ("individuo molto attivo", che "si occupa di fare emigrare clandestinamente [i] compagni di fede"). Nella città opera un altro gruppo libertario, quello della Barriera di Nizza, di cui fanno parte il muratore torinese Cesare Sobrito, collabo...

Sante

Sante, bandito e proletario.Protagonista nel 67 insieme a Cavallero (pentito nel 1988) di una feroce rapina a Milano. Quattro morti e sedici feriti al termine di una sparatoria che coinvolse mezza città. Sante era un "terrone" che quando arrivò si trovo immerso in una realtà della quale la prima cosa che colse era la netta separazione tra chi i soldi li faceva e chi li faceva fare. Sante è stato un militante del PCI. Iscritto alla FGCI, colpito dalle storie che i partigiani si raccontavano in sezione. In attesa, come molti, di una rivoluzione che doveva venire. Crepaldi, partigiano, gli insegnò ad usare il mitra. Con quello iniziò la sua avventura di "bandito". E' stato uno dei primi, in quegli anni, a dare alle rapine una connotazione di esproprio per una giusta causa. Pensava che i soldi che prendeva servissero a finanziare armi e rivoluzioni in america latina. Solo poco prima di essere catturato Cavallero gli raccontò che quei soldi eranoo stati sperperati. E...

Il pentimento e l'uso dei pentiti

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Dopo 24 ore di permanenza nelle patrie galere il sig. Marco Barbone decise di vuotare il sacco.Lui, l'assassino di Walter Tobagi, denunciò quelli che fino a due giorni prima erano state le persone con cui aveva condiviso tutto. Marco Barbone è figlio benestante di una famiglia tranquilla e borghese.Gli anni a ridosso del 77 gli hanno bruciato l'anima, creato (forse) disagio per quella sua condizione di privilegiato in mezzo a tanta gente incazzata e, come tanti figli della borghesia del tempo, ha pensato di rimettere un po' di quella "colpa" di classe imbracciando il fucile. Di lui parla un recente libro di Fabrizio Calvi, "ragazzi di buona famiglia". Quello che qui voglio ricordare, è il diverso destino di chi in un modo o nell'altro ritornò pentito tra le braccia di quella classe che, per un momento di follia, aveva abbandonato. Quello che queste persone non smettono di fare è dare lezioni e consigli agli altri. Nella sua nuova attività il Ba...

Ma che post è quello di stratex su Kilombo?

Ieri mattina ho letto questo su Kilombo : Misteri della redazione Scritto da stratex mercoledì 04 giugno 2008 Vorrei capire i motivi di certi ostracismi. Probabilmente abbandonare kilombo sarebbe la strategia più produttiva... almeno per il fegato... Dopo di che mi sono collegato ed il sito della home page di Kilombo mi rimanda a questo post: http://www.ilcircolo.net/lia/1538.php. Quello che viene denunciato è sicuramente molto grave, e siamo sollevati che ci sia gente che si preoccupa di tutelare noi, inconsapevoli beoni, dalle malefatte di "gente così socialmente riprovevole".Anche se la data dell'inganno e la data della denuncia ci lasciano perplessi . Su quest'ultima questione, per capire, ho chiesto delucidazioni ad Haramlik sul suo blog e lei mi ha spiegato il motivo di così tanto tempo tra la causa e l'effetto. Il dubbio che avevo,riguardo al post, è se qu...

Il Richistan, come si vive nel paese dei ricchi

Robert Frank è senior special writer (non chiedetemi cosa significhi) del Wall street journal, ha scritto un libro il cui titolo è Richistan. Io sono stato uno dei 3 che lo hanno acquistato in Italia. In questo suo scritto Robert ci parla del mondo dei ricchi negli USA, della sua imporanza, di ciò che significa per l'economia americana, dei loro stili di vita e delle loro paure. Lo "stato" del Richistan ha una sua consistenza di massa negli USA.Le statistiche che vengono citate indicano in circa 9 milioni le famiglie che fanno parte di questo paese. Di queste circa 7,5 milioni hanno un patrimonio tra 1 e 10 milioni di dollari, 2 milioni tra 10 e 100 milioni di dollari e alcune migliaia superano i 100 milioni. Questa specie di nazione, così dice Robert, si è lasciata alle spalle gran parte dell'America tanto che se, nel 2005, i redditi medi delle famiglie americane erano sprofondate per il 5° anno consecutivo (3000 dollari in meno rispetto al 2000-cifra adattata...