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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

Una casta di mafiosi, il voto ed il comunismo cinese

Domenico Crea ha questo curriculum: "Una vita politica che ondeggia tra centrodestra e centrosinistra quella di Domenico 'Mimmo' Crea, il consigliere regionale arrestato la scorsa notte dai carabinieri di Reggio Calabria. ''Ma al di la' dei suoi cambi di casacca -a sentire il pm della Dda di Reggio Calabria, Mario Andrigo, che ha condotto l'operazione Onorata sanita' ed e' uno dei due pm del processo per il delitto Fortugno- Domenico Crea era sempre punto di riferimento di almeno tre cosche della ionica reggina, gli Zavettieri di Roghudi, i Morabito di Africo e i Cordi' di Locri''. Una figura ''paradigmatica'', per il Pm, di un certo modo di fare politica. Consigliere regionale fin dalla sesta legislatura (ha ricoperto l'incarico di assessore all'Urbanistica ed all'Ambiente e poi assessore all'Agricoltura, in seguito e' stato capogruppo del Ccd ), Crea e' rieletto nella settima legislatura, sempre

Craxi

Ma abbiamo bisogno di celebrare uno così? Probabilmente si, visto che quella che prevale è la logica mastelliana del così fanno tutti. E sappiamo che lui rivendicò, all'epoca, in parlamento il diritto a rubare perchè costume italico e così facevano tutti. Al contrario di dire "signori, abbiamo fallito come classe dirigente e quello che corriamo il rischio di lasciare (oltre al debito pubblico) è immondizia morale di cui si ciberanno le nuove classi dirigenti, quindi togliamoci di torno e scontiamo le nostre colpe dedicandoci al volontariato e andando a raccontare come non si dovrebbe gestire la cosa pubblica" lui prima e loro adesso dicono " Non potete processarci solo perchè si intascava qualche tangente e concepiamo il potere come un club chiuso in cui spartirsi poltrone e soldi pubblici ed in cui entri solo se sei fidato, fai favori, porti voti e sei parente. Che tu non sia una cima non conta un cazzo" Sarà mica un caso se, oggi, gli italiani non si fidano p

Il discorso di San Mastella e video di commento

Signor Presidente, le considerazioni analitiche che avrei svolto in tutta la loro compiutezza le allego alla sua attenzione e all’attenzione dei colleghi di quest’aula. Notizie di poche ore fa, di quelle che tramano e sconvolgono la vita delle persone, annunciate al solito con battage pubblicitario della stampa e finanche da qualche pamphlet editoriale che nelle ultime pagine di un brillante giornalista aveva raccontato e profetizzato queste cose. Mi fanno fare, ve ne chiedo scusa, un discorso forse molto diverso e certamente diverso rispetto a quello che avevo maturato per le mie convinzioni e per il tratto di funzionalità istituzionale che mi ha accompagnato in questa mia esperienza come ministro Guardasigilli. Vi parlo però Onorevoli Colleghi, col dolore nel cuore di chi sa che, a causa del suo impegno pubblico, delle sue profonde convinzioni e delle sue idealità, si trova ad essere colpito negli affetti più profondi, incredulo ed impotente. Ho provato, ho creduto, ho sperato che la

Rieducare un adolescente

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Questo articolo è comparso questa mattina sulla stampa, l'autore è Massimo Gramellini: "Il Sessantotto è finito. Almeno in Germania, dove i servizi sociali hanno condannato un adolescente intrattabile a trascorrere nove mesi in un campo di rieducazione. Nessun lager. Semmai un gulag, visto che il piccolo bullo è finito in trasferta a Sedelnikovo, caratteristico villaggio siberiano a 55 gradi sotto zero e senza acqua calda, dove potrà sfogare i suoi bollenti spiriti spaccando la legna necessaria a non morire congelato. Vogliamo dirlo? Finalmente una misura di sicurezza che mira davvero al recupero del condannato. Da un carcere, nove volte su dieci, sarebbe uscito con il diploma di delinquente professionista. E anche le misure alternative non avrebbero scalfito più di tanto la sua balordaggine. Mentre un’esperienza estrema di disagio fisico è come l’aratura del campo: incide in profondità. Solo dentro i nuovi solchi si potranno gettare i semi della compassione e del dialogo che

Storia di un comunista senza giustizia

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Assistiamo, per nulla coinvolti, al teatrino che coinvolge il dott. Mastella e consorte.A lui non va la nostra solidarietà, sappiamo che è parte di un gioco in cui cordate di potere si azzannano e regolano conti in sospeso.Preferiamo ricordare un episodio in là nel tempo. Un fatto dimenticato e sospeso.Così, provocatoriamente in alternativa a questa soap opera di stato.La storia dell'uccisione di un compagno.Il suo nome era Pedro. Rimangono i ricordi ed i semi lasciati andare. E' loro destino germogliare. fonte:http://utenti.lycos.it/mumiaa/pedro/ 9 MARZO 1985: OMICIDIO DI STATO Nei primi giorni di marzo la Digos di Trieste riceve una segnalazione dal Sisde (il Servizio Segreto del Ministero degli Interni) della presenza di Pedro a Trieste in via Giulia 39. Il questore di Trieste è Antonino Allegra, capo della squadra politica di Milano quando fu "suicidato" l'anarchico Pinelli. Sabato 9 marzo ore 11. Pedro esce di casa, dall'appartamento al

Operai

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Oggi Repubblica ci informa di questa cosa: Come fa a costare così poco - l'equivalente di 1700 euro - la Tata Nano? Forse bisognerebbe andarlo a chiedere agli operai che la dovrebbero fabbricare che da stamattina sono in piazza per protestare contro il loro sfruttamento. "La costruiamo col nostro sangue, senza nessuna garanzia di sicurezza e con salari da fame - spiegano i protestanti - la macchina costa poco non perché i progettisti sono dei geni ma perché non pagano gli operai". Operai che hanno semi bloccato gli ingressi della fabbrica di Singur, a 30 chilometri di Kolkata e che - in modo davvero spettacolare hanno incendiato sagome di carta della Nano. La rivolta è pa rtita dopo la presentazione internazionale della macchina al Salone di New Dheli dove Ratan Tata è stato celebrato come un benefattore dell'umanità e la macchina è stata considerata una specie di svolta epocale per l'India. Altro che svolta: a quelle immagini e a quelle dichiarazioni gli op

Monnezza

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Per chi è interessato a questa vicenda, copio ed incollo (;-)) , tre diversi articoli che ho trovato su internet. Il 1°, tratto da wikipedia, tratta dell'argomento termovalorizzatori ed offre una sintesi dei costi e degli interessi che ci sono dietro. Il 2° parla di regole Il 3° di salute ed offre qualche informazione sulla situazione in Campania. Buona lettura Conclusioni, costi e ruoli nel sistema integrato [ modifica ] Gestione dei rifiuti in Europa – 2001 [4] [8] Nazione Riciclo Incenerimento Discarica Altro Austria 60% 10% 30% 1% Belgio 35% 34% 27% 4% Francia 25% 32% 43% 0% Germania 42% 22% 25% 11% Italia 17% 9% 67% 8% Paesi Bassi 45% 33% 8% 14% Regno Unito 12% 7% 80% 0% La combustione dei rifiuti non è di per sé contrapposta o alternativa alla pratica della raccolta differenziata finalizzata al riciclo , ma dovrebbe essere solo un eventuale anello finale della catena di smaltimento. Inoltre è ovvio che, se u

Se uno ti scrive così

Ho ricevuto, in sogno, una missiva in cui mi venivano scritte queste cose Senti mangiapolenta col cervello di un topaccio ebreo, vi parlate così su lago di como? Continua a ingozzarti di polenta, i ghetti ci vogliono... Addà torna Norimberga... Mein Kampf! Mein Kampf! Non ho commenti particolari, tranne uno: ti vedrei bene appeso a testa in giù, così queste belle parole non le scrivi più (in rima). Ho una domanda, se mi scrivessero queste cose (declinandole sulla mia sfera sessuale, di razza e colore della pelle) cosa farei? P.S. A proposito, non è un gioco ma è un nuovo modello di comunicazione che dovrebbe rimanere segreto.Dopo la categoria delle donne e quella degli omosessuali tocca agli ebrei.Non male compagni.

Loro ci vogliono così

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"Varrebbe la pena ricordare la lezione di Beowulf, l'eroe epico che strappa le braccia all'Orco che appestava la Danimarca: "il nemico più scaltro non è colui che ti porta via tutto, ma colui che lentamente ti abitua a non avere più nulla". Proprio così, abituarsi a non avere il diritto di vivere nella propria terra, di capire quello che sta accadendo, di decidere di se stessi. Abituarsi a non avere più nulla. " Roberto Saviano Loro ci vogliono esattamente così, gente che cerca sui giornali il simbolo di una ricchezza che non avrà mai nella vita.Disposta a lasciarsi alle spalle solidarietà e diritti. Per cosa? Per il vuoto di un'esistenza passata a mendicare favori. In quel loro c'è una schiera di signorotti dell'oggi che hanno la faccia tonda del Berlusconi di turno e del Veltroni prossimo venturo.Gente senza spigoli.Ruminanti. Quello che possiamo promettergli è un futuro che non sarà

La stringente logica di Ferrara e quella di Pamparana

I due citati hanno una cosa che li accomuna, sono due ex comunisti.ortodosso il primo(ex P.C.I.), gruppettaro il secondo (ex L.C.). Tutti e due moralisti e dispensatori di buon senso. Il primo promuove la moratoria sull'aborto sostenendo che bisogna riflettere sulla deriva eugenetica, figlia del peggiore nazismo, che la 194 rappresenta. Nel dire queste cosine non si dimentica di accennare a quegli stati in cui si sacrificano le bambine , con l'aborto, a favore dei maschietti (da spiegare : a- come pensano di procreare, ammesso che sia vero, b-cosa c'entra la 194 con la Cina?).In tutto questo tace sui risultati che vedono una diminuzione degli aborti, nell'ordine del 65% ,dal momento in cui la 194 è diventata legge. Evidentemente gli piaceva di più quando di queste cose si occupavano i "privati" con i ferri da calza. Il nostro garantirebbe questo diritto, solo alle donne in "difficoltà accertata". Il che nella sua logica vuol dire, dopo uno stupro ch

Quelli che non si arrendono

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