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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

Nietzsche, guerre umanitarie e schiavitù

In occasione dell'uscita del suo nuovo libro "Nietzsche, il ribelle aristocratico", Bollati Boringhieri, Domenico Losurdo chiarisce i tanti perché dell'insufficienza di un'interpretazione politicamente innocentista di Nietzsche. Quando l'ermeneutica dell'innocenza diventa esegesi colpevole di rimozioni e mistificazioni rispetto a un grande pensatore. Il 14 aprile 1999, mentre infuriava la guerra contro la Jugoslavia, su "la Stampa" appariva una breve lettera firmata da Gianni Vattimo che così suonava o tuonava: "Ma Domenico Losurdo, Luciano Canfora, Costanzo Preve, Livio Sichirollo e gli altri firmatari della lettera di solidarietà al popolo serbo, che invitano Milosevic a "ristabilire la convivenza tra i diversi gruppi etnici" nonostante l'aggressione imperialista (colpevole di averla turbata?), hanno sentito parlare della Bosnia, degli stupri etnici, dei campi di concentramento, della pulizia razziale cominciata da Milosevic

Nietzsche, il reazionario ed aristocratico ribelle

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Chi conosce in profondità si sforza d'essere chiaro; chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine si sforza d'essere oscuro. Il Secolo XIX-11 Febbraio 2003 Intervista a Domenico Losurdo, autore di una monumentale monografia dedicata al pensiero del filosofo più discusso nel Novecento. Un reazionario contro le guerre umanitarie. Un mastodontico volume di oltre mille pagine per ricostruire il complesso e problematico pensiero del filosofo più discusso nel Novecento. Nietzsche, il ribelle aristocratico (Bollati Boringhieri, pag. 1167, Euro 68) è l’ultima fatica di Domenico Losurdo, ordinario di storia della filosofia all’Università di Urbino. di Paolo Battifora Professore, perché la scelta di Nietzsche? «Nietzsche è un autore decisivo della seconda metà dell’Ottocento senza il quale non si può comprendere nulla di quel che è avvenuto in seguito e che ha ancora molto da dire all’uomo contemporaneo. Detto questo va però sottolineato come egli rimanga fortemente legato al suo temp

Veltroni e la morte del socialismo

Con una intervista rilasciata al giornale degli industriali italiani Walter Veltroni ribadisce il suo definitivo rifiuto del socialismo dichiarandolo morto assieme al novecento che abbiamo alle spalle e reclamando l'uscita del PD dalla internazionale socialista che, proprio per togliere dall'imbarazzo gli excomunisti italiani e i loro amici della Margherita, ha recentemente cambiato denominazione diventando Asde e cioè alleanza tra socialisti e democratici europei. Il socialismo sarebbe morto -secondo Veltroni- perchè incapace di uscire dal Novecento, di rinunziare alla rappresentanza degli interessi dei sindacati, di capire "la modernità" etc.. Veltroni fa un riassunto della caduta elettorale dei partiti socialisti in Europa e ne trae la conclusione che a stare con loro si perde e quindi si muore. Vorrei osservare come la perdita di peso e di capacità attrattiva dei socialisti europei sia legato non al loro essere "novecenteschi" cioè rappresentanti degli

Incontri virtuali con un fascio

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Quando ho iniziato il dialogo con Mirko ho pensato a Cris. A. Qui potete leggere come è andata http://pensareinprofondo.b logspot.com/2009/10/ed-il- duce-fini-nella-monnezza.h tml . Devo dire subito che mi sono rotto le palle di proseguire oltre anche perché non abbiamo più un cazzo da dirci sulla questione trattata, lui comprenderà. Mirko è di forza nuova , sono quindi andato oltre le frequentazioni di Cristiana con Casa Pound. Lei va a trovare quelli, io mi becco con uno che in modo evidente professa la sua "religione" e la sua "ideologia". Si dirà, ma Casa Pound non è la stessa cosa di Forza Nuova. Sottili distinzioni. Riconosco però al camerata Mirko la forza della coerenza ma, allo stesso tempo, mi domando voi con Mirko ci passereste una serata per cercare di "redimerlo"? Poi, qual'è la differenza "ideologica" tra Mirko ed i suoi camerati di casa pound? Secondo me una differenza grossa c'è. Mirko non è un ipocrita e non si nasconde d

I moderati, egemonia culturale 8

Trasmissione sul moderatismo

Ed il duce finì nella monnezza

Al carruba che gli ha chiesto "perché lo ha fatto?" Ferrero che è un Valdese pacifista e non violento ha risposto "perché non lo ha fatto lei?" E così l'effige del duce è finita nella monnezza.

La strana sinergia tra i fascisti di Forza nuova ed i piloti terrorizzanti

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Su OK notizie è comparso, tra le tante schifezze, il commento qui sopra a firma di un tizio che gioca a fare il guerrigliero nella cucina di casa sua e si fa fotografare con un fazzoletto sul viso. La foto la ritroviamo, la stessa, sul blog di tale terrorpilot. Anche qui le immagini bucoliche rimandano in modo suggestivo ad una tizia che, con un mitra tra le cosce (!!!), ti guarda languidamente dallo schermo.Il tutto condito, chiaramente, da antifascismo (sic), antiberlusconismo, anticlericalismo ed anticalcare. Saranno la stessa persona? Questo tale Swa-pentito 82 è già diverse volte che scrive che lui ha nome e cognome di una serie di compagni e lo scrive con l'approccio tipico di quei mafiosetti che vengono a cercarti per mandarti i messaggi buoni affinché tu o paghi il pizzo o smetti di rompere i coglioni. Insomma un Totò Riina de noartri. La cosa inquietante è che un deficiente che partecipa ad un forum di Forza Nuova (si, proprio quelli. Le merde che sognano di essere ancor

Come si viveva con 30 dollari al mese in Romania

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Spiegavo nel novembre 2008 ad alcuni svedesi come io, ingegnere, vivevo nel 1988 con 30 dollari al mese. Li pareva incredibile, eppure era così e basta guardare ai sondaggi per constatare che oltre il 65% della popolazione della Romania viveva meglio nel 1989. Vi spiego come si viveva con 30 dollari al mese nella Romania Socialista? I 3500 lei che guadagnavo col mio lavoro, se li cambiavo in dollari nella casa dello studente ottenevo 35 dollari perché per 100 lei ottenevi un dollaro, a nero, dato che il cambio ufficiale del dollaro era di 15 lei e quel cambio ufficiale leu / dollaro lo facevi solo se effettuavi un'escursione. Quindi vediamo cosa facevo col mio salario mensile che era di 35 dollari nella Romania Socialista. Con 0,89 dollari prendevo il treno per Filiaşi dove lavoravo, con 0,54 dollari avevo un abbonamento all’autobus in Craiova, con 1,5 dollari pagavo l’affitto di un appartamento di tre camere, 1 dollaro era il costo del mantenimento medio per quell’appartamento, pe

Confesso, non sono webmaster ma ho boicottato Kilombo

In mezzo a post nobili che si occupano di questioni importanti ci tocca leggere e commentare anche il post del compagno con il fazzoletto sul visino in cui "con vivo stupore" veniamo a sapere le seguenti cose: 1- cazzo, avevo vinto in modo plebiscitario le elezioni ma hanno sgamato il trucco 2- aricazzo, per fortuna ci ho una certa esperienza perché sono webmaster e posso rivelare come hanno ciulato nel manico 3- stracazzi, peccato che quelli che hanno ammorbato l'aria sono: - gli stessi che hanno fatto la stessa roba contro Dario Ballini quando si scontro' con quel titano della Democrazia amico mio del Valerio il portaborse di Rutelli, - gli stessi che hanno taroccato i voti contro le proposte della carta fatte da quei sovversivi capitanati sempre da 'sto cazzo di Dario - gli stessi che hanno truccato un referendum che di fatto bocciava le loro proposte e senza le quali mai avrebbero potuto sgovernare 'sto Kilombo delle palle 4- cazziuniversali, ma chi

Franceschini il rivoluzionario

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Questo è il pensiero de sinistra di sor Franceschini. Mi chiedo come pensa con la parte destra del suo cervello. O non esiste questa distinzione? Le minchiate sul dinamismo vengono "tempestivamente" fuori in un momento in cui la società è così dinamica che il problema è trovare un salvagente che ti fornisca la possibilità di non affogare da solo. Che c'entra la meritocrazia con una società che ha la tendenza a massificare e standardizzare tutto? Che ci troverà di dinamico in una vita passata in un call center, in fabbrica, su un furgone, con la bicicletta a fare il postino, davanti alla cassa di un supermercato? In che modo pensa che possa venire fuori il talento? Ma poi, a chi parla? A quattro ricercatori o alla massa di quelli che si sbattono tutti i giorni? Franceschini e quelli come lui parlano ad una società che non esiste, parlano ad una nicchia di futuri conservatori. Franceschini parla solo per rassicurare i padroni fonte: il sole 24 ore Franceschini: «Il posto fi

Egemonia culturale- mass media, scuola e valori, parte 7

Mentre da un lato (quello sinistro) Tremonti fa una considerazione di per sé banale sul valore del posto fisso, dall'altro si esercita nell'esercizio dei tagli alla scuola pubblica. Come riescano tutte queste cose a stare nella testa di Tremonti è un bel mistero. Mi chiedo come possa vivere una condizione nella quale si esercita nel formulare opinioni e valori che uno si aspetterebbe da uno di "sinistra" (del 900) e, nello stesso tempo, operare concretamente in un contesto in cui si realizzano fatti di segno opposto. Al di là della questione precari, i tagli all'istruzione creano i presupposti per una generazione di individui a cui sempre di più mancheranno i mezzi e gli strumenti per farsi della società un'opinione diversa rispetto a quella che traspare da ciò che comunicano i media ogni giorno. Trattando di egemonia culturale e prima di passare a qualche altro teorico, che ha fatto riflessioni dirette ed indirette sulla questione, ci piace evidenziare il pe

E se facessi il kamikaze?

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Oggi volevo commentare quella intervista sul sole 24 ore in cui un tizio, imprenditore, ci fa capire perché (poveraccio) è stato costretto a portare un po' di soldi all'estero. La sintesi è che: 1- non si sente un evasore 2- vorrebbe un premio perché lui in fondo se li riporta indietro è per salvare l'azienda 3- è colpa di quegli anni conflittuali (i 70) se era costretto a mettere fuori dall'Italia un po' di quella ricchezza che qualcun altro gli produceva 4- quelli che gli permettevano l'occultamento in fondo sono degli stronzi taglieggiatori perché si tenevano una parte di quello che lui nascondeva 5- è stato costretto ad internazionalizzare l'azienda perché non fidandosi di un sistema che gli permetteva di evadere, e che grazie a questo andava dal culo, voleva salvaguardare per sé stesso il frutto di tanto sudore della fronte degli altri. 6- in fondo ed alla fine mica è vero che paghiamo più tasse degli altri. E' la fotografia di una classe impre

Cosa è la legalità?

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Mi sono imbattuto in questo post tratto da :http://baruda.net/ Non ricordo molti commenti su questa vicenda accaduta il 5 ottobre a Roma, anzi non ricordo neanche una notizia sulla questione. E' evidente che anche per la sinistra "riformista" la questione dei diritti civili è limitata ad un perimetro in cui quello che c'è dentro è frutto o delle necessità di De Benedetti ,nello scontro con il suo sodale Berlusconi ,o della scrittura di qualche norma sul codice penale che sanzioni in modo più duro reati come la violenza sui Gay. Non che la questione sia un dettaglio, quello che mi chiedo pero' è se siamo già assuefatti all'idea che sia possibile rastrellare gente per strada mettendoli su bus con le grate solo per controllare i documenti, o se è normale entrare dentro le case delle persone sfondando porte e finestre buttando sulla strada intere famiglie. Il Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino invita i cittadini ad una manifestazione con assemblea pubbl

Le minacce a Berlusconi

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Il Riformista ha ricevuto una missiva che contiene minacce di morte per Berlusconi. La cronaca del corriere della sera ci racconta che: "La lettera è stata spedita da Milano l'8 ottobre, all'indomani della decisione della Corte costituzionale sul lodo Alfano, ed è stata aperta questa mattina (17 ottobre n.d.a.)." A questo punto contro questa intollerabile provocazione ci viene un solo commento: MINCHIA CHE POSTE DI MERDA, LA PROSSIMA VOLTA USATE RACCOMANDATA 1

Lo scambio di opinioni su come si stava bene nella DDR

Il post dedicato all'indagine che ha messo in evidenza la nostalgia prevalente per la ex Germania comunista ha innescato una discussione su facebook interessante. La ripropongo qui. Maria-Cristina Serban Tiefensee immagino consideri la nostalgia dei tedeschi dell'Est un sentimento dubbio, da combattere, perché essa arriva a perturbare, a confondere l'ideologia attuale (del successo), il mito dell’efficienza, il culto del consumismo, la supremazia delle leggi del mercato eccetera. La nostalgia è un sentimento fondamentalmente di assenza, ed i tedeschi dell'Est che, come me rumena, avranno vissuto in un sistema in cui forse provavano a trarre il massimo vantaggio dalle situazioni possibili e forse riuscivano a cavarsela molto più spesso di quanto lo fanno adesso, probabilmente recuperano con la memoria, col ricordo l'attuale assenza del sentimento della comunità e del cameratismo, o l'attuale assenza della solidarietà, o del cibo... E dopo essersi arresi a nostalg