Post

Padoa Schioppa ed i liberisti

Ieri, sulla Stampa, c'era un articolo che parlava del nostro eroe. Descrive il modo in cui, Lui, cerca di gestire i rapporti con gli altri ministri e di come porta avanti, con metafore, la sua politica di ministro dell'economia. Padoa Schioppa è uno che, molto efficacemente, ha detto che "non bisogna prendere lucciole per lanterne, neppure il contrario.La finanziaria è una lanterna" Quella lanterna ha fatto incazzare quasi tutti i sindaci d'Italia e, una volta verificato l'effetto sui redditi delle famiglie, quasi il 90% degli Italiani. La cosa geniale è che è riuscito a mandare di traverso il caffè alla maggioranza di quelli che, il governo, voleva difendere perché deboli. Si dà il caso che questo è un paese in cui le politiche economiche, nella maggior parte dei casi, sonno state appannaggio, nelle linee guida, della borghesia e di quelli che contano "veramente". Non è un caso se i lavoratori italiani hanno salari tra i più bassi d'Europa (font...

Padoa Schioppa? mandiamolo a casa

Il nostro ministro del tesoro, con grinta ed autorevolezze, ha affermato che per fare quadrare i conti delle Ferrovie dello Stato bisogna fare nell'ordine le seguenti cose: 1- licenziare un pò di gente perchè costano troppo 2- aumentare le tariffe che sono le più basse d'Europa 3- tagliare i rami secchi.In sostanza limitarsi a fornire servizi di trasporto solo nelle tratte dove si guadagnano soldi. 4- liberalizzare 5- eliminare il doppio macchinista Questa amara medicina è necessaria se vogliamo un sistema efficiente e che dia un buon servizio. Ironia della sorta ( e sfiga per il ministro)su quel versante sono accadute le due seguenti cose: 1- un treno si è schiantato a Porta Nuova (Torino) contro la banchina della stazione.Sembra che non abbiano funzionato i freni 2- e' uscita una statistica sul livello di servizio (Piemonte) che dimostra come, in fatto di puntualità, sulle tratte dei pendolari le cose vadano sempre peggio.A leggere i dati ci sono tratti in cui il treno m...

Radicalismo, uso della violenza e pacifismo

In questo periodo mi diletto nel leggere un discreto mattone (peso e sostanza) di tal W.Vollmann, intitolato Come un'onda che sale e che scende-pensieri su violenza,libertà e misure d'emergenza. La questione che la lettura mi ha sollecitato è quella dell'uso della violenza come strumento per la soluzione di interessi contrapposti ed antagonisti. Da un punto di vista "morale" la tendenza è quella di trattare l'argomento dell'uso della violenza con una negazione della sua legittimità, salvo rendere relativo questo giudizio in funzione di una serie di se e di ma che rimandano a quelle che vengono considerate le condizioni oggettive ed il contesto di riferimento. Una analisi interessante è quella che fornisce l'autore del libro. Cala la "filosofia" della non violenza di Gandhi in due contesti storici precisi: 1- il nazismo e lo sterminio degli ebrei 2- la lotta contro il colonialismo inglese Una delle conclusioni, a cui giunge il ragionamento, è...

Antipolitica,estremismo,moderati e pensiero unico

Qualche tempo fa, l'on. Tabacci,ha affermato che l'attuale sistema è da riformare perchè costringe i partiti ad allearsi in coalizioni non omogenee. Nel sostenere questa tesi ha anche affermato, riferendosi alla sinistra radicale, che non tutti hanno una cultura di governo e che non si può costringere Caruso a stare con Treu. Ieri sera, durante una vomitevole puntata di ballarò, Rutelli e Casini pomiciavano e filosofeggiavano sempre sul concetto di cultura di governo, responsabilità istituzionale e amenità varie. Sul secondo canale l'on. Rizzo affiancava l'on. La Russa (minchia!) gigioneggiando sull'argomento Afghanistan con affermazioni tipo: Rizzo: La Russa:"Saremmo a favore, anche se un cicinino più armati, ma questi ci stanno sulle balle e quindi ci asteniamo" (che vale come votare no!) Da rimanere impressionati. Nel novero di quelli istituzionalmente corretti, siede da tempo l'on.Bertinotti. Anche Lui è diventato più realista del re e quindi liqu...

Bertinotti ed i vaffanculo

Basta cambiare abito per pensare di passare indenni per una tormenta? E' toccato anche al Fausto prendersi qualche pernacchione e penso che, la cosa, gli faccia solo bene. Ammesso che abbia voglia di riflettere sull'episodio. La politica non è un pranzo di gala. Una volta lo si diceva della rivoluzione per giustificare le scelte più dure. Ma quelle erano rivoluzioni, questa è politichetta. Questa mattina la Stampa ci spiega che le famose regole d'ingaggio non dipendono dal voto del parlamento, queste sono a discrezione dei comandi militari Nato e prevedono una risposta proporzionale all'offesa ricevuta e sono state stabilite in modo uniforme per tutti i contingenti, con voto unanime dei rappresentanti NATO, nel 2003. Quello che è il reale motivo del contendere sta nella possibilità di allargare il raggio d'azione delle nostre forze militari (caveat in gergo). In sostanza da una missione che si dovrebbe occupare della sicurezza e del controllo delle iniziative umanit...

I parolai di destra e qualcuno di sinistra

A seguire il dibattito, sulla votazione del rifinanziamento della "missione" in Afghanistan e sui commenti della liberazione di Mastrogiacomo, viene da pensare che tanti di quelli che occupano le pagine dei giornali parlano per comunicare al mondo che loro esistono. Questo indipendentemente dalle cazzate che sparano e dalla retorica che usano. Usano argomenti tipo" non si tratta con i taglia gole" come se, sotto la loro gestione, i soldi dati e le trattative fatte per liberare quelli che hanno preceduto il giornalista di repubblica con il titolo di ostaggio siano nell'ordine: 1- soldi che sono stati usati per fare opere di bene e non per comperare armi da parte della guerriglia locale 2- gli interlocutori erano membri della locale sezione dei Lions e non rappresentanti di quei gruppi che si oppongono alla presenza (armata) occidentale da quelle parti. Forse gli rompe le balle che il buon Gino Strada, senza perdere tanto tempo in convenevoli e senza sfoggiare mu...

Craxi, Fazio e quelli da riabilitare

Questa mattina il dott. Panella, emerito giornalista ed ex militante di Lotta Continua, si è infervorato di molto nel sostenere che dobbiamo fare qualcosa contro la gogna mediatica, a cui sono sottoposti i VIP, e limitare il potere di quei magistrati forcaioli che girano l'Italia alla ricerca d'imputati. La questione del contendere, in soldoni, è un'inchiesta in cui si sono messe le mani su una serie di "Tamarri", ex sottoproletari diventati ricchi e famosi,che per sport scattano foto "compromettenti" e poi le rivendono ai soggetti immmortalati negli scatti. La questione è: siamo o non siamo di fronte ad un ricatto? ed in quanto tale questo è un reato?. A mio modesto avviso la risposta è si! Se uno ti chiede dei soldi facendoti vedere il lato oscuro della tua vita privata, in formato A4 ed in digitale, perchè al contrario ti sputtana, merita di vedersela con il maresciallo della locale stazione dei C.C. E' giusto che i giornali sputtanino il lato osc...