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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Il denaro, lo sterco del diavolo

Quando l'uomo "invento'" il denaro penso' di aver trovato un modo comodo per evitare tutta quella rottuta di balle a cui lo costringeva il "barattare" le sue cose con quelle di qualcuno. Il pensare a cosa portare dietro da scambiare che fosse utile a un altro doveva essere una roba da mal di testa. E poi come determinare il "valore" del tuo prodotto in rapporto a quello fatto da qualcun altro? La fatica? Il tempo passato intorno all'attrezzo? L'ingegno? Quando quella robetta di metallo prezioso inizio' a riempire le tasche dei nostri eroi il mondo sembro' più facile da affrontare. La moneta assumeva una funzione terza rispetto a due "oggetti" e in qualche modo ne cristallizzava il valore nella prassi faticosa di una contrattazione che, in quel modo, non aveva il problema di misurare il valore a cui scambiare due "manufatti" quanto quella di determinare il valore di quell'oggetto di contrattazione, e solo

L'inquinamento del Lambro

mostra dettagli 10.20 (1 ora fa) L'inquinamento del Lambro e' un gravissimo atto di terrorismo ecologico strumento di una gigantesca speculazione immobiliare: quasi 200mila metri quadri di superfici, piste ciclabili ed edifici paradossalmente "ecosostenibili" erano previsti sui terreni della Lombarda Petroli, l´ex raffineria di Villasanta a Monza, da cui qualcuno, nella notte tra lunedì e martedì, ha fatto uscire gli ottomila metri cubi di petrolio che hanno avvelenato il Lambro per poi riversarsi nel Po. Su quell´impianto, e sui terreni che lo circondano, dovrebbero sorgere appartamenti, negozi, capannoni industriali, un grande centro direzionale ( http://www.addamiano.net/ita/ progetti/progetti_scheda.php? kp=3 ). A due passi dal Parco di Monza, dal golf Club di Monza, questa e' soprattutto un'area che si rivalutera' ulteriormente per la sua prossimita' alla costruenda Pedemontana Lombarda che si intersechera' con l'autostrada A51, o tangenz

La cultura d'impresa

Commento video ai fatti di Torino e ad un articolo della Stampa

Chi è il terrorista?

Radio Black Out, spegni la censura

Sovversivi in galera a Torino

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Ieri notte si sono dati un gran daffare i poliziotti. Hanno effettuato decine di perquisizioni nelle case di compagni che, secondo la questura, sono soggetti pericolosi ed appartenenti a quella fantomatica area ribattezzata "anarco-insurrezionalista". Il magistrato che più di altri si impegna in questa meritoria opera di repressione è il dottor Caselli, piddino. Lo stesso che cautelativamente mise in galera, per qualche giorno, una serie di "irriducibili contestatori" prima del G8 dell'Aquila. Come ai tempi del Duce. Accade che in questa città l'antagonismo da molto tempo fa sentire la sua voce. Ed è una voce che non piace. Una voce che è fuori da coro e che attua una serie di modalità di contestazione del sistema utilizzando azioni a dir poco "creative". Tra le cose che si contestano c'è l'irruzione al Cambio (ristorante per ricchi rampolli) con il versamento di qualche chilo di merda sul pavimento, ci sono le visite alle sezioni leghiste

La storia di Valerio raccontata da sua madre Carla

Nel febbraio del 2005 sono stati 25 anni che Valerio non c’è più, e sono cominciate le interviste. Si sono ricordati di ciò che avvenne il 22 febbraio 1980. Tutto cominciò con una telefonata dell’ANSA che mi chiese cosa ne pensavo della famiglia Mattei (avevano perso due figli nell’incendio della loro casa) che avrebbe voluto sapere la verità sull’uccisione dei loro figli; naturalmente risposi che erano nel loro pieno diritto e che anche io vorrei sapere chi uccise Valerio. Il giornalista dell’ansa mi disse: “Ma lei è di un altro colore politico”, ed io risposi che di fronte all’uccisione dei figli e di giovani non esiste nessun colore. Il giorno dopo i giornali riportarono ciò che dissi, e mi telefonò il dr. Bruno Vespa per invitarmi a Porta a Porta; gli risposi che non sarei andata in studio, se voleva poteva mandarmi i suoi operatori a casa. Credevo si rifiutasse, invece mandò tutta la squadra ad intervistarmi e poi trasmisero tutto a “Porta a Porta”. In seguito

Ricordiamo Valerio Verbano

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Leggendo i giornali di oggi abbiamo capito che il sindaco Alemanno ha le idee un po’ confuse. Ieri sera, in un impeto (non richiesto) di “pacificazione”, ha proposto l’intitolazione di una via a Valerio Verbano. Peccato che la strada già esiste, si trova nel parco delle Valli, inaugurata qualche anno fa da Veltroni. Carla Verbano, la mamma di Valerio, sorvolando sulla gaffe imbarazzante, ha chiesto invece al sindaco di utilizzare il suo ruolo istituzionale e la sua storia politica per riaprire il processo e individuare i responsabili dell’omicidio. A distanza di poche ore, nella notte, i soliti coraggiosi con la muffa in testa e il coltello in tasca hanno imbrattato i murales, nel quartiere Tufello, accanto alla Palestra popolare dedicata proprio a Valerio. La cosa interessante è che, pochi metri dalle scritte, sono stati attacchinati i manifesti di Casa Italia Colle Verde, una delle sedi dei fascisti di Casa Pound, formazione che sostiene ufficialmente la candidatura alle elezioni r

Oggi sulla 1a pagina della Stampa c'è questo titolo

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Strage di civili in Afghanistan Almeno 27 vittime in un attacco aereo, McChrystal si scusa "Siamo qui per voi" Cosa dobbiamo dire? Pessima comunicazione? Credo, al contrario, che l'arte dell'inganno con questa gente è veramente sopraffina. Una volta si limitavano a dire "banditi" uccisi durante un rastrellamento, ora fanno i dispiaciuti e comunicano in modo trasparente il nuovo macello in attesa del prossimo. D'altra parte il nostro è un sistema "democratico" in cui le notizie sono talmente tante e buttate lì a centinaia che è meglio mostrare candidamente quello che si è fatto piuttosto che nasconderlo e rischiare di sollevare un inferno che ti può costare paginate di giornali per settimane. In questo modo la notizia sarà ruminata insieme alle altre e tutto continuerà come prima. E' uno strano mondo di "civilizzati" il nostro. Ci battiamo laicamente contro il Burka delle donne afghane, per la parità dei diritti e tutto ciò che pu

Ricerca sugli OGM e dubbi

Passiamo adesso ad un po' di dubbi che girano sulla questione "ricerche OGM e comunità scientifica" premettendo che, ad oggi, gran parte degli scienziati italiani si dice a favore di questa modalità di "manipolazione". Certo, ci fosse la possibilità di dire scientificamente che su certe questioni siamo in grado di mettere un punto fermo, su questa materia staremmo a scrivere di niente. Propongo tre post. Nel 1° il risultato di una ricerca sulla relazione tra uso dei pesticidi ed OGM Nel 2° i dubbi che una ricerca della Monsanto fatta per la comunità europea pongono ad un blogger che si dichiara non anti ogm Nel 3° i risultati di uno studio che dimostrerebbero la nocività di tre mais OGM prodotti dalla Monsanto. 1- Rapporto pubblicato negli Stati Uniti stila un bilancio conclusivo: nei primi tredici anni di impiego le colture biotech hanno incrementato in modo massiccio l’uso dei pesticidi Disattese, dopo le promesse di mag

I finti tonti del PD

Facciamom una veloce incursione nel mondo degli affaccendati ex PD e (a pieno titolo) riformatori del centro-sinistra (??). Partiamo da questa dichiarazione: Paolo Gentiloni, che ai tempi della giunta Rutelli era il braccio destro del sindaco, ammette che «dal 2002 la Protezione civile operò senza gare e con appalti diretti, con il governo Berlusconi e dopo anche con il governo Prodi, che gli attribuì anche alcuni grandi eventi». (La Stampa) Seguita da quel che dice il buon Salvi: «I giudici facciano presto chiarezza su questi episodi, perché se gli interventi ci sono stati sono fatti gravi, ma se sono solo chiacchiere di imprenditori delusi allora perché metterle nel fascicolo? Detto questo, mi permetto di dare un consiglio a Bersani: si assuma la responsabilità di dire che nei due anni in cui eravamo al governo abbiamo usufruito di questa normativa che apre la porta a rischi di arbitrii e oggi chiediamo di modificare. Poi bisogna essere molto rigorosi in casa propria se si

Bioteconologie naturali,OGM e pesticidi

Una delle affermazioni di Petrini (tra le tante) che più sembrano una "cazzata" a Luca è questa :" "le piante infatti mal sopportano le modificazioni genetiche". Ora, io non so se le piante mal sopportano modificazioni di tipo genetico. Immagino che qualsiasi tipo di "manipolazione" che impatta sul DNA (come ci spiega Altieri più avanti) di una pianta (inserendo "elementi di DNA estranei" alla stessa ) credo scombinino una serie di equilibri che sono sintesi di un processo "naturale". Credo, anche, che si abbia una qualche differenza rilevante se la manipolazione è condotta secondo logiche ingegneristiche ,che sperimentano combinazioni di DNA estranei tra loro. Questo vale per qualsiasi organismo animale o vegetale che sia. Il punto però é capire cosa intendiamo per "mal sopportazione". In fondo, visto che sembriamo indifferenti alla "sofferenza" della pianta, in quanto ci sfugge un modo che la renda evidente a

Perché ci opponiamo alla TAV

Ieri durante il presidio in Val Susa c'è scappato il primo ferito grave. Come da tradizione la militarizzazione del territorio prima e la repressione dopo sono i puntelli con cui oggi un certo tipo di "opere pubbliche" devono essere sostenute. Per chi conosce le vicende di quella zona tornano alla memoria i tanti fatti che hanno determinato, in quella valle, una sorta di chiusura della popolazione nei confronti dello stato. Non c'è solo il riferimento alla resistenza, c'è l'idea che opporsi con i corpi e la forza delle proprie idee sia l'unico modo pratico che può indurre lor signori a cambiare idea. Non ci fosse stato questo radicalismo non avrebbero preso neanche in considerazione la necessità di cambiare i tracciati originari. In questo caso si assiste ad un movimento di resistenza evidente e sotterraneo nello stesso tempo. Ci si fa le ossa anche per il futuro e ci viene da pensare che se continua così siamo solo all'inizio di un confronto che sarà

Ragazzi la vita è dura

Questa mattina tal professore emerito, della università Luiss, Celli ci ha raccontato che una delle cose da dire ai giovani è che la vita è dura e che bisogna prepararsi ed essere competitivi. Queste sagge parole mi sono sembrate uno spiraglio di luce ed ho riflettuto sul fatto che in effetti è una di quelle robe che come messaggio non trasmetto mai a mio figlio. Di solito quando parliamo delle amenità della vita evito di dirgli robe tipo " guarda che qui, visto che non possiamo contare su relazioni di amici di amici tali da poterti garantire un calcio nel culo, è meglio che ti dai una mossa perché sono cazzi acidi" Sì la vita è proprio dura ed a questi bamboccioni bisogna che qualcuno la verità la racconti. Poi, mi sono fermato un attimo ed ho pensato che forse a mio figlio bastano i discorsi "casalinghi" che sente tutte le sere, che forse i giramenti di coglioni sono un messaggio neanche tanto paludato e che le condizioni materiali di gran parte dei genitori dei

Emanuele si è suicidato, noi lo piangiamo con tutti i compagni

Siamo in lutto. Piangiamo EMANUELE, morto perché gli hanno tolto il lavoro. I suicidi di chi si trova licenziato, messo a margine della società dopo essere stato spremuto e sfruttato perché al padrone fa più comodo speculare che non produrre, aumentano ogni giorno. La disperazione di chi viene schiacciato dai pescecani dell’economia spesso non lascia alternative, ci sprofonda in buchi neri da cui non sappiamo più uscire. Eppure abbiamo lavorato e prodotto fino a quando a lor signori faceva comodo. Non possiamo accettare la cultura della disperazione, della vita precaria. Una società civile significa dignità di tutti, a partire da chi lavora. Il lavoro, la vita devono essere tutelati e non esposti ad un’economia sempre più vorace, sempre più assassina. Invitiamo tutti i lavoratori delle aziende in crisi, tutti precari, tutti i licenziati ad uirsi, ad organizzarsi per non subire nella solitudine in cui vorrebbero gettarci ma lottare per il diritto al lavoro. s

OGM, quando ti dicono "gli studi scientifici seri sono i nostri"

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Premessa : sull'argomento OGM non ho una preparazione di tipo scientifico che mi possa autorizzare ad esprimere un'opinione di merito che in qualche modo possa avere il conforto di dati empirici e testati comprensibili. Mi devo fidare delle opinioni espresse cercando di farmene una. Dal punto di vista generale credo che molte espressioni di ambienttalismo alla slow food soffrano di un tipo di elitismo che di fatto rende accessibile (dal punto di vista economico) solo ad una nicchia di privilegiati un certo tipo di produzione. Ho venduto nei mercatini rossi prima ed in quelli di Rifondazione poi il pane ad 1€ al kg. e la pasta a 75 centesini al kg. Ho frequentato, quindi, gente che in virtù di quel prezzo rinunciava alla pasta di Gragnano (magari a lenta essiccazione) che mai si sarebbe potuta permettere (4 € al kg,) ma che aveva in ogni caso bisogno di mangiare. Quelle persone rappresentano la "moltidudine" per chi vuole dare giudizi od opinioni (sull'argomento)